A Blaj, piccola città romena nella regione della Transilvania, il Blaj Cultural Palace è tornato a una nuova vita. L’architetto rumeno Vlad Rusu ha resuscitato questo “palazzo della cultura”, costruito nel 1930 e caduto in rovina per vent’anni, dopo essere stato devastato da un grande incendio nel 1995.

A Blaj, piccola città romena nella regione della Transilvania, il Blaj Cultural Palace è tornato a una nuova vita.   

L’architetto rumeno Vlad Rusu ha resuscitato questo “palazzo della cultura”, costruito nel 1930 e caduto in rovina per vent’anni, dopo essere stato devastato da un grande incendio nel 1995.   

L’edificio fu originariamente progettato dall’architetto di Bucarest Victor Smigelschi come sede di un’associazione culturale transilvana. Nel 1960 fu rinnovato per dotare la città di un cinema, di una biblioteca, di spazi museali per la storia e l’etnografia della regione e di un centro di filodiffusione. 

L’architetto ha recuperato alcune immagini degli esterni che gli hanno consentito di riportare l’edificio alla struttura originale. Non è stata però trovata alcuna immagine originale degli interni: Resu ha quindi avuto una maggior libertà creativa e ha scelto di realizzare interni semplici e spaziosi che fossero facilmente adattati a diverse attività.   


La sala principale dispone ora di un palco e offre posti a sedere per 250 persone. Qui le pareti sono state spogliate del loro intonaco per svelare una muratura robusta che incorpora grandi archi, colonne sfaccettate e dettagli sporgenti.   


Il rifacimento del tetto è servito dare una nuova dimensione spaziale, con ampi lucernari studiati creare una zona cuscinetto tra gli elementi vecchi e nuovi e far entrare la luce naturale in tutta la muratura, mettendo in evidenza le sue diverse trame. Le aree destinate ai magazzini e gli spazi di servizio sono stati spostati in cantina, liberando così il piano terra che ora accoglie un grande foyer e le strutture per il backstage.   Il primo piano ospita impianti di stoccaggio supplementari e gli uffici dell’Accademia di Romania, l’organizzazione culturale che promuove l’arte, la scienza e la letteratura nazionali. L'intervento ha comportato anche la realizzazione degli impianti elettrici, di riscaldamento, sanitari e di ventilazione e il recupero di un cortile a sud est dell’edificio. 


PAVIMENTI IN RESINA PER L’AUDITORIUM   

Per la riqualificazione di quest’edificio è stato scelto un efficace sistema Mapei per la realizzazione delle pavimentazioni in resina.   

In via preliminare il sottofondo è stato realizzato con TOPCEM, legante idraulico speciale per massetti a presa normale, asciugamento veloce (4 giorni) e ritiro controllato.   

Su questo nuovo massetto è stata applicata una mano di primer epossidico PRIMER SN e, immediatamente dopo, è stata effettuata, sulla superficie fresca del primer, una semina di Quarzo 0,5 per consentire la perfetta adesione del successivo rivestimento in resina.   

A indurimento avvenuto del primer è stato steso MAPEFLOOR I 300 SL - formulato epossidico bicomponente, ad alto contenuto solido - che è stato utilizzato come rivestimento autolivellante di spessore 2 mm e che è stato addizionato con il colorante in pasta MAPECOLOR PASTE.   

Per la sigillatura dei giunti di dilatazione ci si è avvalsi di MAPEFLEX PU 45, sigillante e adesivo poliuretanico monocomponente tissotropico verniciabile, ad alto modulo elastico e a rapido indurimento.   

Per il corretto dimensionamento dello spessore dei giunti è stato utilizzato il cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse MAPEFOAM, che non assorbe acqua e conserva inalterate nel tempo le sue caratteristiche.   

Partiti nel 2013, i lavori per la riqualificazione del Palazzo della Cultura di Blaj sono terminati nella primavera 2016. Oggi il Blaj Cultural Palace è tornato a essere uno dei più importanti siti culturali della Transilvania, tanto da essere incluso tra i monumenti d’interesse storico, protetti a livello nazionale.   



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