Francesco Doria
Responsabile Centro Studi Mapei
Crescita sostenuta per Far East, Oceania e Paesi del Golfo Persico.

Nel 2016 gli investimenti in costruzioni nel mondo hanno raggiunto  un valore pari a circa 8.000 miliardi di Euro registrando  un incremento di poco superiore al 2%. Lo scorso anno il mercato  globale dell’edilizia ha dunque evidenziato una crescita  più moderata rispetto a quella dell’economia mondiale, per la  quale il Fondo Monetario Internazionale valuta uno sviluppo del  3,1%. 

 

FAR EAST & OCEANIA 

Questa regione ospita il principale mercato delle costruzioni  mondiale con investimenti stimati in quasi 3.750 miliardi di Euro  e un’incidenza sul valore dell’edilizia globale stimata nel 47%.  Gli investimenti in costruzioni pro capite sono inferiori a 900  Euro, mentre in mercati maturi come il Nord America e l’Europa  occidentale essi sono ampiamente superiori a 3.000 Euro.  Questo indicatore evidenzia le potenzialità future del continente  asiatico; vi è infatti un grosso spazio di riallineamento tra la spesa  procapite nelle varie regioni, che si accompagnerà alla riduzione  del divario economico tra emerging e mature markets.  Nel corso degli ultimi anni, il continente asiatico ha fatto registrare  un parziale rallentamento dei tassi di crescita del settore  costruzioni, che nel 2016 sono comunque rimasti i più elevati a  livello mondiale. Si ritiene che lo scorso anno il mercato abbia  incrementato il proprio valore del 4,4%, realizzando uno sviluppo  in linea con quello complessivo dell’economia.

Per il 2017  si attende un tasso di sviluppo degli investimenti pari a circa il  4% e, anche in questo caso, la variazione del mercato edilizio  dovrebbe rispecchiare quella prevista per il PIL dell’area.  La crescita del mercato nella regione Far East & Oceania è garantita  non solo dal colosso cinese ma anche da altri paesi  compresi tra i principali mercati mondiali delle costruzioni. La  regione include infatti anche 5 dei top construction markets  mondiali: Giappone, India, Indonesia, Sud Corea e Australia.  India e Indonesia sono i mercati per i quali si attende la crescita  più elevata mentre in Cina essa risulta essere in linea con la media  della regione. Tra le advanced economies, Australia e Sud  Corea dovrebbero registrare il miglior trend del mercato mentre  in Giappone il settore edilizio dovrebbe essere caratterizzato  da uno sviluppo degli investimenti più moderato, proprio delle  economie mature. 

 

NORD AMERICA 

Il valore del mercato nord americano è stimato in quasi 1.600  miliardi di Euro con un’incidenza sulla global construction industry  pari al 20%. Canada e Messico sono stabilmente compresi  nella lista dei primi 15 paesi per valore degli investimenti  in costruzioni.  Nel 2016 si stima che gli investimenti in costruzioni in Nord  America siano cresciuti di appena lo 0,5% registrando uno  sviluppo inferiore rispetto a quello del PIL, che è valutato in  incremento dell’1,5%. La crescita modesta dell’edilizia nord  americana è interamente dovuta al comparto non residenziale  e delle infrastrutture. L’edilizia abitativa ha infatti registrato un  incremento superiore al 4%.
Lo scorso anno si è registrata una  crescita contenuta negli USA e in Messico, mentre in Canada  gli investimenti in costruzioni hanno patito una contrazione superiore  al 2%. 

Le stime relative al 2017 riportano un netto miglioramento della  congiuntura dell’edilizia nord americana. Gli investimenti in  costruzioni dovrebbero infatti incrementare di oltre il 3%, realizzando  una performance migliore rispetto a quella attesa per il  PIL dell’area, previsto in crescita del 2%. L’outlook positivo per  il settore edilizio è motivato dall’attesa ripresa del mercato non  residenziale e delle infrastrutture. La crescita del comparto abitativo  è stimata superiore al 3%. Nell’anno in corso lo sviluppo  degli investimenti è stimato in circa il 4% negli Stati Uniti, mentre  potrebbe attestarsi intorno al 2% in Messico e in Canada. 

 

EUROPA OCCIDENTALE 

L’Europa Occidentale è il terzo principale mercato edilizio a livello  mondiale, in virtù di un valore stimato in 1.375 miliardi  di Euro e di una quota degli investimenti globali pari al 17%.  Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia sono tra i top construction  markets mondiali.  Nel 2016 si stima per l’industria delle costruzioni nell’area una  crescita degli investimenti di poco superiore al 2%. L’edilizia ha  quindi evidenziato una performance superiore a quella dell’economia,  che lo scorso anno è cresciuta dell’1,6%. Tra i comparti  del mercato, l’edilizia abitativa ha conseguito l’andamento  più positivo, con una crescita complessiva stimata tra il 3% e il  4%. Al contrario il settore non residenziale ha avuto lo sviluppo  più contenuto risentendo della crescita modesta del PIL.

Tutti  i principali mercati hanno registrato uno incremento moderato  dell’output edilizio, con la sola eccezione della Gran Bretagna,  per la quale si stima una stagnazione del settore costruzioni.  Le previsioni relative al 2017 indicano una crescita moderata  degli investimenti in costruzioni, stimata nel 2%, che dovrebbe  essere lievemente più intensa nel settore residenziale. Tra i principali  mercati, in Germania, Francia e Italia si attendono crescite  in linea con la media continentale mentre in Gran Bretagna  nell’anno in corso si prevede una contrazione degli investimenti  pari a circa l’1%.

L’attività edilizia dovrebbe registrare la migliore  performance in Spagna, dove per il mercato si attende una  crescita compresa tra il 3% e il 4%. Alla base della congiuntura  positiva dell’edilizia spagnola vi è il comparto residenziale, che  era stato il più colpito dalla grave crisi dell’industria delle costruzioni  iberica. 

 

AMERICA LATINA 

Il valore del mercato delle costruzioni nella regione è stimato in  quasi 400 miliardi di Euro, con un peso sul construction output  mondiale pari al 5%. Poco meno della metà degli investimenti  sono realizzati in Brasile, che è l’unico paese dell’area incluso  tra i top construction markets mondiali.  Nel 2016 l’economia e il settore costruzioni hanno registrato in  quest’area la peggiore performance a livello mondiale. Il PIL è  infatti valutato in contrazione di circa il 2%, mentre la flessione  stimata per il settore edilizio si valuta in quasi il 4%.

Si ritiene  che nel triennio 2014-2016 l’edilizia latino americana abbia  perso quasi il 10% del proprio valore. Alla base del risultato  negativo del PIL vi è la grave recessione accusata in Brasile,  Venezuela e Argentina. Il buon andamento del mercato in alcuni  paesi della regione, tra i quali Colombia e Perù, ha potuto  solo mitigare la recessione complessiva accusata dall’edilizia  latino americana. 

Nell’anno in corso si attende un miglioramento della congiuntura  economica nella regione e l’uscita dalla recessione di tut  ti i mercati, ad eccezione del Venezuela. L’incremento complessivo  del PIL latino americano è stimato in circa l’1%. Per  il mercato delle costruzioni si prevede uno sviluppo più sostenuto,  valutato nel 2,5%. La stima è motivata dai timidi segnali  di ripresa dell’attività edilizia nel mercato brasiliano, dal rilancio  degli investimenti in Argentina e dal proseguimento della fase  espansiva negli altri mercati minori della regione. 

 

EUROPA ORIENTALE 

Nel 2016 lo sviluppo complessivo dell’economia in questa regione  è stato di poco superiore all’1%, essendo frenato dalla  recessione del PIL in Russia (-0,8%), principale mercato dell’area.  Le altre due principali economie della regione, Polonia e  Turchia, hanno registrato crescite dell’economia superiori al  3% e anche nei paesi dell’Europa centro-orientale la congiuntura  economica è stata positiva. 

Lo scorso anno l’industria delle costruzioni nella regione ha patito  una recessione: -1,7%. La flessione è motivata, oltre che  dalla crisi dell’edilizia russa, anche dalla riduzione degli investimenti  pubblici in infrastrutture, dovuta a un minore accesso ai  fondi UE. In seguito alla recessione patita nel 2016, il mercato  delle costruzioni nella regione ha ridotto la propria quota sul valore  dell’edilizia globale; essa è oggi stimata nel 4,5%, a fronte  di un valore degli investimenti valutato in circa 360 miliardi di  Euro. 

Nell’anno in corso l’economia e l’edilizia russa dovrebbero  superare la fase recessiva, registrando crescite comprese tra  l’1% e il 2%. Nel complesso, in Europa Orientale il PIL è atteso  in crescita di circa il 2,5% e un simile andamento è atteso anche  per mercato delle costruzioni. 

 

PAESI DEL GOLFO PERSICO 

Il mercato edilizio in questa regione ha un valore stimato in circa  270 miliardi di Euro con un’incidenza del 3% sull’output dell’edilizia  globale. Si stima che lo scorso anno gli investimenti in  costruzioni siano incrementati del 2,4% rispetto al 2015, conseguendo  una crescita molto simile a quello evidenziata dal PIL  nella regione: +2,6%.

Lo sviluppo dell’attività edilizia ha risentito  negativamente del calo del prezzo del petrolio, che ha ridotto la  capacità di finanziamento di progetti di edilizia pubblica. Il paese  che ha risentito maggiormente dei bassi prezzi del greggio è  stato l’Arabia Saudita, mentre gli Emirati Arabi e l’Iran (grazie al  superamento delle sanzioni internazionali) hanno registrato una  dinamica del PIL e delle costruzioni più positiva. 

Nell’anno in corso si prevede un moderato rafforzamento del  tasso di crescita economica nell’area del Golfo, che dovrebbe  essere favorito anche da un atteso rialzo del prezzo del greggio.  Per il mercato edilizio si stima un netto miglioramento della  congiuntura, con una crescita degli investimenti prevista in  circa il 5%, il più alto tasso di sviluppo del settore costruzioni  a livello mondiale. Gli Emirati Arabi dovrebbero registrare il miglior  trend dell’attività edilizia nella regione, anche in virtù dei  progetti legati all’Expo 2020 di Dubai.

Lo sviluppo del settore  costruzioni si attende invece più modesto in Arabia Saudita,  a causa di una moderazione della spesa pubblica in edilizia.  La dinamica delle costruzioni dovrebbe essere positiva in Iran:  il paese potrebbe sfruttare le sue potenzialità di sviluppo nel  mercato residenziale e delle infrastrutture. 

 

AFRICA E ALTRI PAESI MEDIO ORIENTALI 

Lo scorso anno il tasso di crescita economica in questa regione  è stato eterogeneo: nel Nord Africa e nella regione medio  orientale lo sviluppo del PIL si è attestato sul 2,5% mentre  l’Africa Sub-Sahariana, penalizzata dalla recessione in Nigeria,  è cresciuta di appena l’1,6%. Il valore complessivo degli investimenti  in costruzioni in questa regione viene stimato in 253  miliardi di Euro, ai quali corrisponde una quota di circa il 3%  dell’edilizia globale. In quest’area il mercato è prevalentemente  legato al comparto delle infrastrutture.

Anche il comparto residenziale  è stato negli ultimi anni particolarmente dinamico,  beneficiando della spinta dei processi di urbanizzazione e dello  sviluppo di progetti di edilizia pubblica. Nel 2016 la crescita  complessiva del settore costruzioni si stima nel 2,3%. Egitto,  Israele, Marocco e Tunisia sono tra i paesi dove attività edilizia  è stata particolarmente dinamica.  Nel 2017 la congiuntura economica nella regione dovrebbe rafforzarsi.  Si attende infatti l’uscita dalla recessione della Nigeria,  che dovrebbe portare il PIL dell’Africa Sub-Sahariana a uno  sviluppo pari a quasi il 3%. In Nord Africa e Medio Oriente, la  crescita economica dovrebbe attestarsi sul 4,5%.

Il mercato  delle costruzioni dovrebbe beneficiare di una migliore congiuntura  macroeconomica nella regione e si stima che nel 2017  esso possa svilupparsi di oltre il 4%. Le previsioni sono ovviamente  subordinate al raggiungimento di una maggiore stabilità  sociale e politica nell’area, che favorisca l’afflusso degli investimenti  stranieri necessari per lo sviluppo dei grandi progetti  infrastrutturali dei quali il continente africano ha bisogno. 

Francesco Doria. Responsabile Centro Studi Mapei

Francesco Doria
Responsabile Centro Studi Mapei
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