Pavimentazioni bituminose: la ricerca è il nostro motore

La linea Mapei di prodotti per pavimentazioni bituminose è la diciottesima. Perché questa nuova linea? Quali sono i vostri ambiti di intervento?

Questa nuova linea di tecnologie e soluzioni per conglomerati bituminosi va a completare quella che in Mapei era una già ampia e strutturata gamma di soluzioni per l’edilizia e le infrastrutture. Disponendo delle competenze all’interno dell’azienda, si è voluto esprimerne il potenziale. Creiamo prodotti e soluzioni per il mondo dei conglomerati bituminosi, utilizzati in grandi opere come aeroporti e autostrade, ma anche per semplici piazzali, centri storici, strade comunali o provinciali, dando il nostro supporto dalla progettazione alla messa in opera.

La linea è presente anche presso le consociate estere di Mapei?

Attualmente forniamo le nostre tecnologie ad alcuni paesi esteri e stiamo formando il nostro personale presso diverse consociate, al fine di allargare quanto prima il mercato degli additivi della nostra linea, utilizzando gli stabilimenti produttivi locali per essere più competitivi e veloci di fronte alle richieste del mercato.

I prodotti per pavimentazioni bituminose sono nati nei laboratori di Ricerca&Sviluppo: quanto è importante la ricerca in questo settore?

La ricerca per noi è il punto centrale, il nostro motore: dalla ricerca nascono infatti i prodotti, le risposte ai problemi dei nostri clienti e nuove soluzioni per il settore. Le nostre tecnologie più avanzate ad oggi sono gli ACF termostabili ad alte percentuali di materie prime rinnovabili, come gli ACF-L3 e L5 che permettono alti recuperi di RAP (Reclaimed Asphalt Pavement) nei conglomerati, o gli additivi stabilizzanti per emulsioni bituminose, che ne evitano la separazione durante lo stoccaggio. Ma le tecnologie ancora più innovative sono quelle in via di realizzazione, che usciranno a breve: una che vi posso anticipare, in quanto di prossimo lancio sul mercato, è una famiglia di attivanti di adesione e ACF biodegradabili.

In tutto il mondo, lo stato delle pavimentazioni stradali è in forte deterioramento e la domanda di risanamento supera di gran lunga la necessità di nuove strutture. Quali sono le proposte Mapei per il risanamento e il ripristino di pavimentazioni degradate?

Il MAPEASPHALT REPAIR 0/8, è un asfalto igroindurente che già vendiamo e che permette la riparazione di buche permanente. Ma la risposta a questa domanda vorrei darvela tra pochi mesi, in quanto, anche in questo caso, stiamo lavorando a soluzioni ancora più avanzate tecnologicamente, con prezzi contenuti e con un occhio di riguardo all’ambiente.

Mapei è da sempre attenta alla Sostenibilità ambientale e alla Sicurezza degli operatori. Come si declina questa attenzione nel settore delle pavimentazioni bituminose?

Uno dei punti fermi che consideriamo nello sviluppo di ogni nostro nuovo prodotto è l’utilizzo di materie prime a basso impatto ambientale, come quelle di origine vegetale o l’impiego di materie prime seconde, cercando di ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze pericolose, per salvaguardare non solo l’ambiente ma anche la salute degli operatori.

Sempre parlando di sostenibilità, il tema del recupero è molto sentito anche in questo settore. Qual è la proposta di Mapei?

Stiamo sviluppando tecnologie che allunghino la vita utile delle pavimentazioni (ad es. basate su antiossidanti del bitume); altre che ne riducano il deterioramento (riparazioni impermeabilizzanti e permanenti), altre ancora che limitino gli interventi, come le membrane bituminose che tagliano la risalita delle fessurazioni dagli strati sottostanti. Per quanto riguarda le montagne di fresato d’asfalto da recuperare, i nostri ACF ne permettono il recupero a percentuali sempre maggiori all’interno dei nuovi strati di conglomerato bituminoso.

Altro tema di particolare importanza per Mapei è quello della durabilità: come la tecnologia Mapei può aiutare a realizzare pavimentazioni durevoli?

Per aumentare la vita utile di una pavimentazione, è sufficiente limitare l’ossidazione del legante, migliorarne l’adesione all’inerte e rendere la pavimentazione in grado di sopportare maggiori cicli di fatica. Mapei ha additivi e polimeri, come quelli di recente sviluppo in collaborazione con Iren,  che, utilizzati in maniera opportuna, possono fare tutto questo.

Quali ritenete essere i vostri maggiori punto di forza?

Uno dei nostri maggiori punti di forza è quello di poter contare non solo sull’esperienza di persone estremamente competenti in questo settore specifico, e parlo di colleghi italiani, stranieri e consulenti; ma anche su quelle derivanti da tutti gli altri gruppi di ricerca Mapei, che sono di continuo stimolo e integrazione per le nostre attività di Ricerca&Sviluppo. Esempi specifici sono le sinergie createsi tra il nostro gruppo equello di sintesi polimerica Vinavil, la linea di resine epossidiche e il dipartimento poliuretanico, per lo sviluppo di nuovi sistemi tecnologicamente avanzati. Un altro punto di forza, non meno importante, è il rapporto che si crea coi clienti nella fase di collaborazione sul campo, che spesso si trasforma in vere e proprie partnership.