Sorta dai ruderi di altre opere, è da sempre una delle mete preferite dai turisti che visitano Roma. Stiamo parlando di Piazza Venezia, considerata uno dei luoghi simbolo della città eterna.Ai piedi del Campidoglio, nel punto d’incontro di tre importanti strade del centro della città (via dei Fori Imperiali, via del Plebiscito, via del Corso), è una vera miniera dal punto di vista della storia dell’arte e dell’archeologia.L’attuale piazza Venezia è il risultato delle opere realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, a seguito della demolizione o della ristrutturazione di precedenti opere.Tra i palazzi rimasti intatti a piazza Venezia c’è Palazzo Venezia, che originariamente fu la sede del papato.L’elemento architettonico più importante di Piazza Venezia è il complesso del Vittoriano, che ospita periodicamente mostre artistiche e, in pianta stabile, il Sacrario delle bandiere. Di fronte al Palazzo di Piazza Venezia si trova il Palazzo delle Assicurazioni Generali, le cui linee essenziali riprendono quelle dello storico dirimpettaio; della prima impostazione della piazzasi è conservato il Palazzo Bonaparte, nel lato settentrionale, in cui abitò la madre di Napoleone.Attualmente la piazza è oggetto di importanti interventi di riqualificazione della pavimentazione, che dovrebbero renderla funzionale all’elevato traffico cittadino a cui è quotidianamente sottoposta.

Sorta dai ruderi di altre opere, è da sempre una delle mete preferite dai turisti che visitano Roma. Stiamo parlando di Piazza Venezia, considerata uno dei luoghi simbolo della città eterna.Ai piedi del Campidoglio, nel punto d’incontro di tre importanti strade del centro della città (via dei Fori Imperiali, via del Plebiscito, via del Corso), è una vera miniera dal punto di vista della storia dell’arte e dell’archeologia.L’attuale piazza Venezia è il risultato delle opere realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, a seguito della demolizione o della ristrutturazione di precedenti opere.Tra i palazzi rimasti intatti a piazza Venezia c’è Palazzo Venezia, che originariamente fu la sede del papato.L’elemento architettonico più importante di Piazza Venezia è il complesso del Vittoriano, che ospita periodicamente mostre artistiche e, in pianta stabile, il Sacrario delle bandiere. Di fronte al Palazzo di Piazza Venezia si trova il Palazzo delle Assicurazioni Generali, le cui linee essenziali riprendono quelle dello storico dirimpettaio; della prima impostazione della piazzasi è conservato il Palazzo Bonaparte, nel lato settentrionale, in cui abitò la madre di Napoleone.Attualmente la piazza è oggetto di importanti interventi di riqualificazione della pavimentazione, che dovrebbero renderla funzionale all’elevato traffico cittadino a cui è quotidianamente sottoposta.


UN INTERVENTO RADICALE E NECESSARIO

A fine marzo dello scorso anno è stato aperto il primo cantiere - adiacente a piazza Madonna di Loreto, dal lato della piazza dei Fori Imperiali, per il rifacimento integrale della pavimentazione stradale di piazza Venezia.Un intervento il cui obiettivo è eliminare alla radice l’annoso problema di avvallamenti e buchi, che crea non pochi disagi al transito dei pedoni e alla circolazione stradale.
Quest’opera, realizzata a cura del Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), costituisce la prima fase di un più generale piano di manutenzione straordinaria dell’intera piazza Venezia. Per individuare le lavorazioni più idonee è stata preventivamente eseguita un’accurata campagna di carotaggi che ha accertato la necessità d’interventi strutturali in profondità.Gli interventi hanno riguardato la demolizione della fondazione stradale esistente per un’estensione di circa 3.000 m2, il suo integrale rifacimento e il ripristino del selciato in sampietrini con il riallineamento delle lastre lapidee di delimitazione dei diversi settori della piazza. È stata così scongiurata dunque, almeno per ora, anche la rimozione dei blocchetti di pietra lavica che ricoprono i 170.000 m2 della piazza per sostituirli con asfalto, com’era stato ipotizzato nel 2014.



IL SISTEMA VINCENTE DI POSA CHE RESISTE NEL TEMPO.

Con la presenza in cantiere dell’Assistenza Tecnica Mapei, la posa della pavimentazione ha visto l’impiego del SISTEMA MAPESTONE, che rappresenta la soluzione “chiavi in mano”per ottenere opere durabili nel tempo, resistenti all’utilizzo dei sali disgelanti e ai cicli gelo-disgelo.Un sistema pensato anche per risolvere, come in questo caso,il problema delle sollecitazioni meccaniche. Il traffico stradale dovuto al passaggio continuo di auto e mezzi pesanti determina,infatti, sollecitazioni a compressione (peso) e trazione(sterzate) che causano il cedimento dei sottofondi non omogenei e poco resistenti su cui posano le pietre costituenti le pavimentazioni.Il nuovo sottofondo è stato costituito da solette in calcestruzzo gettato in opera, in classe Rck 350 N/mm2, armate con reti elettrosaldate, di medie campiture, aventi uno spessore di 20cm. La pavimentazione, invece, è composta in basoli, con lastre di formato 180x80x17 cm e un peso di circa 600 kg, e cubetti in diverse pezzature con lato da 12/15 cm.I lavori di allettamento delle lastre lapidee e di stuccatura delle fughe hanno visto l’impiego di MAPESTONE TFB 60 e MAPESTONE PFS 2, malte premiscelate cementizie in classe di esposizione XF4 (secondo UNI EN 206-1:2006) ad alta resistenza a compressione, resistente ai sali disgelanti e ai cicli gelo-disgelo.L’uso combinato dei prodotti crea una struttura monolitica scarsamente degradabile nel tempo.La stesura di MAPESTONE TFB 60, in spessore di circa 5 cm,è avvenuta direttamente sulla soletta in calcestruzzo.Prima di riposizionare le lastre, è stato effettuato un accurato idrolavaggio a pressione con idropulitrice, per rimuovere dal supporto le parti friabili o in fase di distacco, lattime di cemento,polveri e grasso. Su MAPESTONE TFB 60, appena steso e staggiato, è stata preliminarmente applicata una boiacca di adesione - confezionata con acqua, cemento e PLANICRETE - utilizzando la tecnica “fresco su fresco” e si è poi proceduto a un’idonea e corretta battitura delle lastre. Per la stuccatura delle fughe (di circa 1 cm, come da disegno originario della pavimentazione),ci si è avvalsi di MAPESTONE PFS 2, miscelato con sola acqua con betoniera verticale da cantiere. Elevata durabilità dell’opera finita, riduzione di manutenzione e/o ripristino, nessuno spreco di materiale e ridotte tempistiche di cantiere: sono questi i principali vantaggi economici del SISTEMA MAPESTONE apprezzati, anche in questo caso, da maestranze e committente.In attesa del completo rifacimento dell’intera piazza (sono partitia inizio anno i bandi per completare il rifacimento di tutto lo snodo stradale) il SISTEMA MAPESTONE ha davvero “messole basi” per la riqualificazione di questa piazza simbolo della Capitale.

I dati del progetto

Cantiere
Piazza ai piedi del Campidoglio
Località
Roma, Italia
Sottocategoria
STRADA
Costruito nel
1400
Inaugurato nel
1450
Intervento
fornitura prodotti per la posa di pavimentazioni architettoniche in pietra
Inizio e fine dei lavori
2016
Tipo di intervento
Posa di pavimenti
Committente
Comune di Roma
Impresa appaltatrice
ITALTECNOBETON SRL
Imprese esecutrici
DITTA MASI MAURIZIO SELCIATI
Progettisti
COMUNE DI ROMA
Specialisti coinvolti nei lavori
ing. Daria Giura
Distributore MAPEI
SDB per l’Edilizia Srl, Grottaferrata (Roma)
Credits
Ing. Fiore Maurizio (Assistenza tecnica Mapei) - Sig. Emiliano Ligios (Agente Mapei)
Direttore lavori
Ing. Fabrizio Liberati
Coordinatore MAPEI
Maurizio Fiore, Emiliano Ligios (Mapei SpA)
Tag
#pavimenti #restauro
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Linee di prodotto
Pavimentazioni in calcestruzzo architettonico