Qualità dell’aria interna: un driver per Mapei
Cresce la richiesta per prodotti a basso odore.
Oggi trascorriamo dall’80 al 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, respirando fino a 20 metri cubi di aria al giorno: un buon motivo per preoccuparci della qualità dell’aria, che può influenzare il nostro benessere abitativo e la nostra salute.
Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza delle tematiche di eco-sostenibilità e salute e il tema della qualità dell’aria è diventato sempre più rilevante. E non a torto: odori spiacevoli possono causare disturbi o diventare motivo di conflitti tra le persone che interagiscono all’interno di uno stesso ambiente, mentre in edilizia è aumentata la richiesta di prodotti che non siano nocivi per la salute di utilizzatori e utenti finali.
Anche a livello governativo il tema ha assunto sempre maggiore importanza: ne sono un esempio i Criteri Ambientali Minimi (CAM) - emanati dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare - che si inseriscono nella strategia degli “acquisti verdi” (GPP: Green Public Procurement) all’interno della gestione degli appalti per la progettazione e realizzazione di nuove costruzioni e la ristrutturazione di quelle esistenti. Sono questi i motivi che spiegano l’importanza crescente dello sviluppo di prodotti per la posa di pavimentazioni a bassa emissione di sostanze organiche volatili (VOC) e a basso odore. In questo ambito i prodotti Mapei a basse emissioni possono dare un grande contributo: dal primer alla lisciatura fino all’adesivo, è possibile avere una posa che sia al tempo stesso sicura, con un basso livello di emissioni e con basso odore.
ARIA INTERNA DI QUALITÀ PER IL NOSTRO BENESSERE
La qualità dell’aria negli ambienti interni (in Inglese Indoor Air Quality – IAQ) è un importante fattore per la valutazione del benessere: circa il 20% della popolazione europea soffre di asma e altre malattie allergiche, causate da sostanze normalmente presenti negli ambienti interni.
Numerosi fattori possono determinare la qualità dell’aria all’interno delle nostre abitazioni: le combustioni (sigarette, candele, incensi), la ventilazione, i prodotti utilizzati come detergenti e profumi, mobili e prodotti per edilizia emettono composti organici volatili (VOC) che influenzano l’aria in ambiente confinato. Alcuni composti organici sono innocui per la nostra salute, ma altri possono essere tossici o cancerogeni, come il benzene dei carburanti, o la formaldeide presente in alcuni mobili. È indispensabile quindi preservare la qualità dell’aria interna: è buona norma quindi impiegare nella progettazione e nella ristrutturazione solo materiali che contengono sostanze non nocive o quantomeno con un basso livello di sostanze dannose.
IL BENESSERE PARTE DAGLI ODORI
La percezione degli odori costituisce uno dei sensi principali e più elementari dell’uomo. L’effetto che hanno gli odori su di noi viene registrato in maniera molto diversa e soggettiva ed è collegato alle nostre emozioni. Il significato che si ripone nella percezione sensoriale della qualità dell’aria è cresciuto ancora di più negli ultimi anni: gli odori negli ambienti interni sembrano essere percepiti in maniera più intensa e persistono più a lungo nelle nuove costruzioni a risparmio energetico. Poiché utilizzatori finali e applicatori sono sempre meno inclini ad accettare odori e sorgenti di odori sconosciuti o spiacevoli, la valutazione di questi acquista sempre più importanza. E ciò a ragione: odori spiacevoli possono portare a disturbi che possono essere percepiti come fattori di stress e sono spesso motivo di contrasto o disagio. Proprio perché le persone trascorrono sempre più tempo all’interno di ambienti chiusi, ci si interroga sulla qualità e sulla quantità di emissioni che i materiali costruttivi rilasciano nell’aria interna degli ambienti interni.
LE FONTI DI ODORI DI VOC ALL’INTERNO DI AMBIENTI INTERNI
I composti organici volatili (VOC) emessi negli ambienti interni possono essere percepiti dal nostro olfatto solo a partire da una certa concentrazione. I prodotti certificati a basse emissioni presentano odori pressoché impercettibili già durante la lavorazione, e una volta induriti sono praticamente inodore.
Tali prodotti contribuiscono al raggiungimento delle certificazioni internazionali LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) o BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), in ambito di qualità ambientale interna.
Un orientamento sicuro e affidabile sui prodotti per edilizia a bassa emissione di composti organici volatili è quello che offre da 20 anni il GEV attraverso l’EMICODE®, che si propone come marchio per l’ambiente protetto e neutrale e non concorrenziale e che classifica materiali per la posa di pavimenti e prodotti per l’edilizia in base alle emissioni dei composti organici volatili dai materiali stessi (vedi articolo nelle pagine precedenti). Il certificato offre un importante contributo per l’ambiente, per il comfort abitativo e per l’igiene dell’aria negli ambienti interni.
Mapei ha da anni sviluppato prodotti a bassissime emissioni di VOC, privi di solvente e in grado di garantire una buona qualità dell’aria negli edifici dove sono stati utilizzati, per il benessere degli applicatori e degli utenti finali.
Dal 2005 questi prodotti possono fregiarsi del marchio EC1 (a bassissima emissione di composti organici volatili) e, dal 2010, del marchio EMICODE EC1PLUS (a bassissima emissione di composti organici volatili-PLUS).
Questo articolo è tratto da Realtà Mapein.20, rivista edita dalla consociata tedesca Mapei GmbH, che ringraziamo.
(Crediti delle foto: MAPEI GmbH, Fotolia)
