Domenica 9 luglio si è tenuta a Bormio la XXXIII edizione della Re Stelvio, di cui Mapei è stata Main Sponsor. Con quasi 3.000 concorrenti iscritti, è stata grande l’adesione a questo classico appuntamento sportivo che ha visto la partecipazione di atleti provenienti anche da diverse nazioni europee.

Domenica 9 luglio si è tenuta a Bormio la XXXIII edizione della Re Stelvio, di cui Mapei è stata Main Sponsor.

Con quasi 3.000 concorrenti iscritti, è stata grande l’adesione a questo classico appuntamento sportivo che ha visto la partecipazione di atleti provenienti anche da diverse nazioni europee.

Questa gara, davvero unica nel suo genere, non è solo la Salita del Giro d’Italia: è la salita di tutti i ciclisti in pellegrinaggio sulla montagna sacra. E per Mapei è un appuntamento speciale con il mondo dello sport.

Anche quest’anno, insieme alla pura aria di montagna valtellinese, si è respirata ancora quella sana “aria Mapei” che invita a mettersi alla prova e a superarsi.

Una sfida pacifica, con la mente tranquilla e tanta serenità ispirate dalla natura di alta montagna: un verde pallido punteggiato dal blu della genziana, il grigio rossastro della roccia, ogni tanto il rumore scrosciante delle cascate e di qualche rapace e, in lontananza il ghiacciaio fermo e immobile. La sensazione è davvero quella di correre in uno spazio sconfinato e, all’arrivo sul Passo, cambia tutto. Il clima è più freddo, le correnti più forti, l’aria più rarefatta tanto che, spesso, le classifiche delle scalate alla vetta sono state stravolte negli ultimi chilometri, una volta superati i 2.500 metri di altitudine.

Non a caso, quest’anno la tappa clou dell’edizione centenaria del Giro d’Italia (vinta da Vincenzo Nibali), si è conclusa il 23 maggio a Bormio, dopo aver toccato i 2.758 metri del Passo dello Stelvio. Dal 1965, in memoria di Fausto Coppi, fu istituito il titolo di “Cima Coppi” per identificare il passo di maggior altitudine raggiunta dai corridori in ogni edizione del Giro d’Italia. E tuttora il valico sopra Bormio lo identifica per antonomasia: è, infatti, il luogo più alto che mai sia stato toccato dalla Corsa rosa in cento anni.

 

MILLE CLIENTI, MILLE AMICI DI MAPEI

Sono stati quasi mille i clienti e gli amici di Mapei, italiani e stranieri, che si sono iscritti alla Re Stelvio tramite il sito Mapei.

L’evento clou è stata la gara ciclistica agonistica Re Stelvio Mapei. Gli altri eventi sportivi sono stati il cicloraduno Mapei Memorial Aldo Sassi per ricordare lo scomparso co-fondatore del Centro Mapei Sport, la mezza maratona e la gara podistica aperta a tutti. 

Sulla “regina delle strade alpine” (21 chilometri di ascesa che si sviluppa lungo 40 leggendari tornanti, dall’andamento quasi ritmico, per un dislivello di ben 1.533 metri) la presenza di Mapei ha permeato l’atmosfera per un intero fine settimana anche nella città di Bormio.

La manifestazione - che ha visto comparire sulla maglia celebrativa di gara, come mascotte di questa edizione, l’immagine di un cervo nei colori dei “cubi Mapei” - è stata organizzata dall’Unione Sportiva Bormiese e con la collaborazione del Centro Mapei Sport. Sponsor dell’evento, anche Parco Nazionale dello Stelvio, Banca Popolare di Sondrio, Pirovano (l’Università dello Sci), Colnago e Santini.

Per Mapei è stata anche una grande occasione di comunicazione. La manifestazione è stata infatti ripresa e trasmessa sul canale Sky 214 Bike Channel e durante le 16 repliche è stata data ampia visibilità a Mapei attraverso dei billboard in apertura e chiusura del programma.

Il Centro di ricerca per lo Sport Mapei di Olgiate Olona ha proposto sul proprio sito a tutti coloro che avevano intenzione di partecipare alla manifestazione dei programmi di allenamento dedicati a ciclisti e podisti.


RE STELVIO MAPEI E CICLORADUNO “ALDO SASSI”

Sono sufficienti 2 tornanti per abbandonare il centro movimentato di Bormio e ritrovarsi in mezzo a una natura intatta, fresca, giovane, e respirare un’aria purissima.

Passare da strade larghe e ben asfaltate a infilarsi in gallerie strette e piccolissime ricavate dalla roccia. Risalire lungo le cascate del fiume che nasce dai ghiacciai, trovarsi al cospetto dell’Ortles, del Gran Zebrù, all’interno del Parco Nazionale. Rettilinei infiniti che corrono lungo il fianco della montagna alternati a un aggrovigliamento di tornanti, di strappi dove si fatica a mettere il nuovo passo.

C’è chi stringe i denti e tiene, chi cammina, chi si arrende. Per tutti conta solo una cosa, arrivare.

Oltre i semplici numeri lo Stelvio è tutto questo: sensazioni uniche che danno un sapore particolare alla salita, che fanno crescere l’emozione pedalando lungo i suoi 20 km abbondanti.

In campo maschile la palma è stata appannaggio di Riccardo Romani (Alta Valtellina Bike), che ha ripetuto il successo dello scorso anno in 1h:04’:50”.50, migliorando il suo record personale di 40”, davanti ad Andrea Acquistapace (Velo Sondriese) giunto a 54”70 e Federico Brevi (Team Paredi) con un +1’33”50 sul suo cronometro.

Successo nel femminile per Emily Collinge, portacolori del Postalesio, che è salita al passo in 1h:11’:23”.40, in prestito alla bicicletta dalla corsa in montagna.

Seconda arrivata Christina Rausch (vincitrice della passata edizione) a +14”90 e terza Marta Binda (Cellar Team Tredici).

Al Cicloraduno “Aldo Sassi” primo classificato tra gli uomini è stato Franciszek Rzasa in 01h:16’:57”.90, davanti a Adriano Berera e Jan Elantkowski. Tra le donne la prima arrivata è stata Arianna Manzoni col tempo di 1h:32’:53”.40.

 

PEDALATA ASSISTITA

In occasione della Re Stelvio Mapei si è svolta anche la tradizionale gara di golf sul campo “La Fornace” del Golf Club di Bormio, il 13° Trofeo Mapei - con formula stableford 4 plm.

Il 1° Lordo è andato ad Ambrogio Picozzi ed Edoardo Schiantarelli con 37 punti.

Il 1° netto è stato vinto da Mattia Moretti e Alessandro Tomasi con 43 punti. Al secondo posto, con 42 punti, si sono classificati Moreno Poggioli e Roberto Bono. 

Molti altri sono stati i premi assegnati: Laura Squinzi e Santino Luigi Bellotti (prima coppia Senior), Antonio Crippa e Giovanni Mussi (1° netto categoria Mapei), Luigi Locatelli e Marcello Zamboni (2° netto categoria Mapei).

 

LA MEZZA MARATONA FIDAL E LA CAMMINATA AMATORIALE

Nella mezza maratona Fidal, il vincitore è lo stesso dello scorso anno. Si tratta di Giuseppe Molteni (Daini Carate) che, col tempo di 1h:36’53”20, ha preceduto Massimiliano Zanaboni - 01h:39’:06’’.50 - e Loris Mandelli, 1h:39’:51”.7).

Anche lei vincitrice lo scorso anno, prima atleta nella mezza maratona femminile è stata Ivana Iozzia (1h:50’:46”:90), dodicesima assoluta in una prova che ogni anno la vede protagonista.

Nella gara amatoriale, primo posto per Mirco Quadrio in 2h: 08’:15”:70 che ha preceduto Ivan Caron e Tommaso Alberti; sesta posizione, prima femminile, per Lidia Greco.

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