Il sistema a cappotto: un driver per la sostenibilità

Gli Stati europei hanno definito gli accordi sul clima e gli obiettivi finalizzati a sviluppare un sistema di gestione dell’energia che risulti più competitivo, sicuro e sostenibile. Gli obiettivi da raggiungere, fissati dal pacchetto “Fit for 55”, sono decisamente ambiziosi (si veda schema semplificato); ogni stato membro della UE potrà deliberare autonomamente per raggiungere tali risultati, ma sarà un obbligo giuridico al quale non potrà sottrarsi. L’efficienza energetica è, inconfutabilmente, al primo posto nella graduatoria delle politiche europee. In Italia, oggi, solo il 22% degli edifici rispetta i requisiti previsti: gli interventi di efficientamento dovranno pertanto riguardare un cospicuo numero di immobili. In questo contesto, il sistema a cappotto rimarrà una tecnologia trainante per il mondo dell’edilizia.

Nel contesto europeo appena descritto, Mapei promuove la cultura del sistema a cappotto come veicolo fondamentale per ottenere gli obiettivi prefissati. Organizza infatti corsi di formazione per tecnici e applicatori in base alla norma UNI/TR 11715 e corsi per l’ottenimento del “patentino” per la qualifica di posatore specializzato di sistemi a cappotto, in base alla norma UNI 11716. Unitamente alla qualità dei materiali, una corretta posa è, infatti, alla base della garanzia di prestazione e durata di un sistema a cappotto.

L’attenzione di Mapei in termini di sostenibilità si esplica nelle accezioni più globali del termine:

• garanzia di durata nel tempo dei sistemi a cappotto attraverso kit certificati ETA e dotati di marcature CE. Infatti, solo ciò che è durabile può definirsi realmente sostenibile.
• utilizzo di materie prime riciclate o a basso impatto ambientale;
• sviluppo di adesivi/rasanti a basso modulo elastico in grado di conferire adesione almeno quattro volte superiore ai minimi previsti dalle norme e di realizzare uno strato rasante al tempo stesso plastico e monolitico, per contrastare le sollecitazioni provenienti dal sottofondo e non fessurare;
• sviluppo di tecnologie che permettano di risanare i vecchi sistemi a cappotto mediante l’attenta analisi dell’esistente da parte dei suoi tecnici specializzati e all’utilizzo di prodotti pluri-performanti, come MAPETHERM FLEX RP;
• sviluppo di MAPETHERM X2 SYSTEM, il sistema Mapei in grado di raddoppiare i vecchi cappotti esistenti, che permette di eliminare le lavorazioni e i costi di smontaggio e smaltimento del vecchio sistema. Il nuovo cappotto, assicurabile con polizza decennale, ha inoltre spessori ridotti e utilizza moderni isolanti derivati da materie prime riciclate o certificati per bioedilizia, riducendo le emissioni di sostanze climalteranti;
• sviluppo di rivestimenti di finitura altamente idrorepellenti (classe W3 in base a EN 1062-3), plastici, resistenti al degrado della tinta ed efficaci contro il proliferare di muffe e alghe (efficacia testata in base alle norme europee EN 15457 e 15458). Il sottile strato esterno di un rivestimento a cappotto, applicato generalmente nell’esiguo spessore di 1,2-1,5 mm, deve infatti garantire una serie di prestazioni fondamentali per la durata dell’intero sistema. Un tecnico attento dovrebbe sempre riportare nei suoi capitolati le norme europee di riferimento per le prestazioni contro muffe e alghe e il basso grado di assorbimento d’acqua (W3). Lo stesso può dirsi per un posatore attento che voglia abbassare il proprio rischio d’impresa utilizzando materiali di qualità che garantiscano la durabilità della propria opera;
• sviluppo di sistemi a elevata e certificata resistenza meccanica, in grado di resistere alle sempre più frequenti grandinate o di realizzare singole porzioni particolarmente esposte agli urti (per esempio zoccolature di scuole, loggiati, lati esposti verso la strada).
• prodotti certificati con EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto di tipo III in conformità alla ISO 14025).

La ricerca Mapei sta, inoltre, sviluppando innovativi sistemi a cappotto che dovrebbero semplificare le procedure realizzative, incrementare le prestazioni in termini di resistenza meccanica e raddoppiare i vecchi cappotti esistenti anche in condizioni di oggettivo avanzato degrado dei componenti. Di prossima uscita sul mercato sono inoltre effetti decorativi accattivanti e di pregio estetico per la decorazione delle superfici esterne e anche dei cappotti.

La ricerca Mapei ha sviluppato sistemi integrati che permettono di eseguire interventi di rinforzo strutturale – con sistemi FRCM o CRM o FRP – e interventi di anti-disgregazione e antiribaltamento – con sistema EQ – associati ad interventi di efficientamento termico mediante cappotti realizzati con qualsiasi materiale isolante idoneo allo scopo.