Sopra di noi camminano 15.000 persone al giorno. Tutti i giorni. Diciamo che non ci annoiamo. Riconosciamo i passi di quasi tutti. Se sono uomini o donne, giovani o vecchi.

I più bravi di noi riconoscono anche la nazionalità di quei passi: “questa è giapponese, si capisce perché è in gruppo”.
“Questo invece viene dagli USA ma è di origine indiana. Senti com’è felpato”. Dei professionisti, non c’è che dire. I nostri migliori amici sono i clavigeri, dal latino “colui che ha in consegna le chiavi”. Quando al mattino e alla sera aprono e chiudono le porte, i clavigeri si fermano a chiacchierare qualche minuto tra loro. Il loro suono è inconfondibile: è tutto uno sferragliare. È in quei momenti che veniamo a conoscenza di curiosità e di qualche indiscrezione. Il Vaticano si sa è un luogo magnifico ma sempre un po’ misterioso.

Una delle curiosità che abbiamo imparato è il numero di chiavi totali che aprono e chiudono le porte del Vaticano: 2.797! San Pietro ci perdonerà, ma in confronto ci pare un dilettante… Ci presentiamo. Siamo i pavimenti dei corridoi della Biblioteca Apostolica Vaticana. Quelli che portano alla straordinaria raccolta dei “Libri dei Papi”. 1.700 metri quadrati. Atmosfera artistica e religiosa? Pie no ‘500. Che tempi! In questo contesto il linoleum che ci ricopriva e che risaliva agli anni ’50 del secolo scorso, oltre a non essere francamente all’altezza del luogo, nel tempo si era rovinato. Occorreva un intervento. Efficace, sicuro, veloce. È in questo modo che siamo diventati amici dei prodotti Mapei. Mapecem, Granirapid, Ultracolor, Mapeflex PU21. Un bel quartetto.

Tra di noi li chiamavamo i Moschettieri. E tra di loro li sentivamo discutere animatamente di chi fosse D’Artagnan. Ma quando sbucava una guardia svizzera, scattava il silenzio. Non volevano farsi scoprire.

Il risultato del lavoro dei prodotti Mapei, della ceramica e dei maestri posatori è stato fantastico

In 40 giorni è stato rifatto tutto. “Troppo veloce” ha detto qualcuno. “Che fretta!” hanno detto altri. Sono le parole di quei mobili fermi li’ da 500 anni. Quelli non sono abituati ai cambiamenti repentini.

E quando hanno riaperto le porte per il passaggio del pubblico è stata una grande soddisfazione. Migliaia di persone che guardano in basso verso il pavimento e non in alto verso il soffitto a cassettoni.

Eravamo noi l’attrazione: i nuovi pavimenti. Gli affreschi? Hanno un po’ mugugnato ma se ne sono fatti una ragione.

* Per questo lavoro Mapei ha ottenuto nel 1977 il prestigioso Premio Coverings per il progetto di posa di ceramica.
Il Vaticano ha visto Mapei protagonista in questi decenni an-che di altri lavori: nella Cappella Redemptoris Mater nel 1996, nella Fontana della Zecca nel 2000 e nel 2010 nella Fontana dei Giardini Vaticani. Per Mapei Roma è diventata nel tempo un importante centro di interesse, soprattutto per i rapporti con le Istituzioni e le grandi imprese. Nella sede distaccata di Mapei a Roma, oltre agli uffici, è stato realizzato uno Specification Centre per progettisti, imprese e applicatori.

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