Cover-Articolo-5
Un libro di Nicolò Marchetti, che ha guidato le campagne di scavi, dedicato a Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli.

Tanti sono stati i progetti e i campi archeologici seguiti dal prof. Nicolò Marchetti dell’Università di Bologna che hanno visto Mapei come sponsor tecnico già a partire dalla fine degli anni 90 con il consolidamento delle antiche mura di Gerico.

La collaborazione è proseguita con la spedizione archeologica turco-italiana nella regione turca di Gaziantep iniziata nel 2003. Da allora sono stati completati e aperti i parchi archeologici di Tilmen Höyük, Tasli Geçit Höyük e Karkemish, visitati ancora oggi, malgrado la vicinanza con la frontiera siriana, da migliaia di turisti all'anno.

Per questi interventi Mapei ha fornito, tra gli altri, i prodotti della linea MAPE-ANTIQUE e l’adesivo epossidico ADESILEX PG2.

 

GLI SCAVI DI TILMEN HÖYÜK

Nel 2003, a capo della missione italo-turca, Nicolò Marchetti ha condotto campagne di scavo nelle città di Tilmen Höyük e Tasli Geçit Höyük. In entrambe le campagne la spedizione archeologica ha scelto di adottare e sperimentare una serie di tecnologie all’avanguardia e di rispettare le strutture antiche effettuando, con la collaborazione dell’Assistenza Tecnica Mapei, interventi minimali ad alta tecnologia per quanto riguarda il consolidamento e il ripristino dei ritrovamenti (per saperne di più si veda Realtà Mapei n.92/2009).

Dal 2003 al 2008 a Tilmen Höyük sono stati portati alla luce importanti monumenti e reperti del 1700 a.C., tra cui templi, fortezze e palazzi reali. La campagna di scavo era parte di un progetto più articolato, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il territorio non solo dal punto di vista archeologico, ma anche ambientale. La missione congiunta italo-turca diretta da Marchetti e affiancata da alcune aziende italiane, tra le quali Mapei, ha dato il via a un progetto multidisciplinare di grande portatasfociato nella realizzazione di un parco archeologico per la valorizzazione e la gestione del sito, aperto al pubblico nel 2007.

GLI SCAVI DI TASLI GEÇIT

Nell’autunno del 2009, nel sito di Tasli Geçit Höyük fu necessario effettuare uno scavo d’emergenza che ha portato alla luce un'importante città, abitata fino al 1800 a.C., quando venne poi abbandonata in seguito alla maggiore importanza assunta dalla vicina Tilmen Höyük. Dopo la distruzione di quest’ultima verso il 1600 a.C., Tasli Geçit prese il posto di capitale della regione e su di essa vennero edificate mura e fortezze, una residenza e numerose abitazioni sino al 1400 a.C., quando un terremoto la distrusse. Nel 2010 è stato inaugurato il Parco archeologico di Tasli Geçit Höyük. Nel sito sono state sperimentate e messe a punto nuove tecniche di messa in sicurezza dall’erosione, anche grazie al sostegno di società italiane tra le quali ancora una volta c’era Mapei. L’Assistenza Tecnica Mapei ha nuovamente collaborato col prof. Marchetti e tutti gli interventi effettuati sono stati improntati al massimo rispetto delle strutture antiche, preferendo interventi minimali che non intaccassero i manufatti e ne garantissero la conservazione nel tempo (per saperne di più si veda Realtà Mapei n.119/2013).

 

GLI SCAVI DI KARKEMISH

Posto sulla frontiera turco-siriana e diventato un’installazione militare, il sito di Karkemish fino al 2011 è stato del tutto inaccessibile. Restituito alla ricerca archeologica da una decisione delle autorità turche, fu affidato al prof. Nicolò Marchetti che aveva appunto seguito gli scavi già di Tilmen Höyük e di Tasli Gecit. Già nominata nella Bibbia, Karkemish è un’antica città la cui ricchezza e importanza è testimoniata da monumenti in pietra decorati, muri scolpiti, bassorilievi, sculture, bastioni fortificati venuti alla luce durante gli scavi effettuati dal 2011 a oggi. Già a partire dal 1876 è stata oggetto di scavi da parte di due spedizioni inglesi tra i cui membri vi era Thomas E. Lawrence, noto come Lawrence d’Arabia, e i reperti sono conservati presso il British Museum, i musei di Istanbul e di Ankara, il Louvre e i Musei Vaticani.

Gli scavi e le ricerche svolte nel sito di Karkemish hanno visto anche la sperimentazione in loco di tecniche di messa in sicurezza dall’erosione anche grazie al rinnovato sostegno di Mapei. Nel caso di Karkemish l’Assistenza Tecnica Mapei ha consigliato prodotti e sistemi in grado di far fronte ai problemi del cantiere rispettando al tempo stesso gli antichi monumenti. Ancora una volta gli interventi effettuati all’interno dell’area di scavi di Karkemish hanno scelto interventi “minimali” che rispettassero i manufatti (per saperne di più si veda Realtà Mapei n.132/2015).

 

 

Tag
#cultura
Foto e Video Gallery
gallery
Linee di prodotto
Prodotti per il risanamento di edifici in muratura
Prodotti per l'edilizia
Ti potrebbe interessare anche
Quando la storia antica è più forte delle guerre
Interviste
20/10/2020
Quando la storia antica è più forte delle guerre

Nell'articolo abbiamo parlato di: