Cover-Articolo-2020
Le architette irlandesi Shelley Mcnamara e Yvonne Farrell vincitrici del premio nel 2020
“Nell'ambito dell'ethos di un lavoro come il nostro spesso abbiamo lottato per trovare spazi in cui applicare valori come l'umanesimo, la capacità tecnica, la generosità e il legame culturale con ogni luogo e contesto in cui operiamo” così Shelley McNamara, che insieme a Yvonne Farrell ha vinto il premio Pritzker nel 2020, descrive i valori che animano la sua visione dell’architettura. La giuria del premio ha sottolineato il senso di un percorso teso nel tempo all’innovazione, sempre nel rispetto dei caratteri di ciascun contesto e ha motivato così la scelta di Farrell e McNamara: “Per la loro integrità nell’approccio così come per il modo con cui conducono la loro pratica professionale, per la loro fiducia nella collaborazione, per la generosità verso i loro colleghi, in particolare come dimostrato in eventi come la Biennale di Venezia 2018, per l’incessante impegno verso l’eccellenza in architettura, per l’atteggiamento responsabile nei confronti dell’ambiente, per la capacità di essere cosmopoliti mentre si abbraccia l’unicità di ogni luogo in cui si lavora”.
Un’architettura, la loro, caratterizzata da volumi imponenti non tanto a causa o grazie alle loro dimensioni, ma soprattutto per una gestione accurata delle proporzioni e dell’utilizzo dei materiali. Queste strutture architettoniche emanano immediatamente in chi le guarda una forza non solo visiva. È il caso, per esempio, dell’edificio allo stesso tempo raccolto come una fortezza e aperto all’esterno della milanese Università Bocconi.

Sobrietà e potenza visiva

Laureate entrambe nel 1974 alla School of Architecture di Dublino, quattro anni dopo decidono di fondare lo studio Grafton Architects. Nel 1991, consorziandosi con altri piccoli studi e con il nome di 91 Group, partecipano al bando internazionale per riqualificare il quartiere di Temple Bar nel centro storico di Dublino, che vincono con il masterplan “Temple Bar Lives!”. Il progetto ha dato un forte impulso alla rinascita culturale della capitale irlandese, consolidando i caratteri del sito e integrando i vuoti con nuovi interventi. Per molti anni preferiscono lavorare soprattutto in Irlanda e a Dublino, con l’obiettivo di mettere al centro dell’attenzione la loro città e il loro Paese. Di questo periodo è una serie di progetti accomunati dal dialogo e dall’integrazione tra gli spazi pubblici e privati e dal rapporto stretto tra gli edifici e il paesaggio che li circonda: l’Urban Institute of Ireland, l’University College Dublin, il Solstice Arts Centre a Navan, la Loreto Community School a Milford, gli Uffici per il Dipartimento delle finanze a Dublino e la Medical School della University of Limerick. Le strutture progettate si distinguono per le variazioni tra i piani e per la sobrietà e la potenza visiva delle linee, con spazi caratterizzati dall’alternarsi di luce naturale e di ombre e da superfici opache e trasparenti. 


Uno sguardo sugli spazi di apprendimento

Già dagli inizi del loro sodalizio, privilegiano il progetto di luoghi per l’apprendimento per tutte le fasce di età, dall’infanzia all’università. Anche se lo studio affronta interventi pensati per utenti di età ed esigenze diverse, gli edifici scolastici che progettano puntano all’inclusione del paesaggio, naturale o urbano, con spazi che invitano alla socialità e con “sguardi attivi sul paesaggio, occhi che saltano muri, giardini che trasformano il recinto in un insieme di esperienze”. 
Dal 2001 arriva la prima commessa internazionale con la vittoria del concorso per la nuova sede dell’Università Luigi Bocconi a Milano. La realizzazione verrà premiata nel 2008 con il World Building of the Year al World Architecture Festival di Barcellona. La giuria ne aveva apprezzato “il maturo trattamento degli spazi, della luce e dei materiali locali da parte di architetti che, pur non essendo di Milano, sono riusciti a distillare l’essenza di questa dura città in forme sicure e contemporanee”.
Dopo Milano sono seguiti altri importanti progetti internazionali, tra cui il Campus universitario UTEC a Lima, vincitore del Leone d’Argento alla Biennale Architettura 2012, e i progetti completati nel 2019 per l’Institut Mines Télécom a Parigi e per la Facoltà di economia all’Université Toulouse 1 Capitole. Attualmente sono in costruzione la School of Economics and Political Science a Londra e la Parnell Square Cultural Quarter City Library a Dublino. Nel 2018 Farrell e McNamara hanno curato la sedicesima edizione della Biennale d’Architettura di Venezia dedicandola al tema manifesto Freespace.

Sin dagli inizi della carriera l’amore per l’insegnamento è stato un’altra caratteristica dei due architetti. Già dal 1976, infatti, Farrell e McNamara hanno affiancato alla progettazione l’insegnamento tenendo dei corsi alla University College di Dublino, e poi, in qualità di visiting professor, a Losanna, Harvard e Yale, e oggi all'Accademia di architettura di Mendrisio.
 

I dati del progetto

Cantiere
Posa di marmo
Località
Milano, Italia
Sottocategoria
UNIVERSITA'
Costruito nel
2006
Inaugurato nel
2006
Intervento
Posa di marmo all'interno
Tipo di intervento
Posa di pavimenti
Credits
Gianni Dal Magro
Tag
#architettura
Foto e Video Gallery
gallery