Giorgio Squinzi riconfermato nel CDA della storica istituzione ambrosiana, nata per preservare la bellezza del simbolo più noto di Milano e presieduta ora da Fedele Confalonieri

Nascere, crescere e vivere in un determinato luogo non sono cose che possiamo trascurare quando vogliamo capire meglio chi siamo e cosa veramente ci caratterizza. Mettere ogni tanto l’accento sulla milanesità di Mapei vuole dire percorrere a ritroso la storia di un’Azienda e di una famiglia che hanno sempre avuto con Milano un legame fortissimo che va di anno in anno rinforzandosi.

Da sempre Mapei è, infatti, legata al tessuto economico e culturale della città, alla cui crescita ha dato sviluppo grazie ai propri prodotti che sono stati utilizzati per il restauro di importanti edifici e continuano a essere usati nei progetti più significativi della Milano moderna.

Un rapporto diretto con Milano che vede Mapei partecipare spesso a iniziative volte a sostenere il Duomo, l’edificio simbolo della città dove i suoi prodotti e le sue tecnologie sono stati impiegati in passato per il recupero e l’impermeabilizzazione delle terrazze e il trattamento protettivo delle decorazioni in facciata.

Altro recentissimo esempio è la riconferma del patron di Mapei, Giorgio Squinzi, nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Veneranda Fabbrica del Duomo, l’istituzione milanese sicuramente più antica e più amata.

 

La Fabbrica, ente di natura pubblica, è stata istituita nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, allora signore della città, per costruire e gestire la complessa “macchina” della cattedrale di Milano, un monumento visitato oggi da 5 milioni di turisti ogni anno con presenze quotidiane che oscillano tra le settemila e le diecimila persone al giorno.

Il Consiglio d’Amministrazione della Fabbrica si compone di sette membri che restano in carica per un triennio, due di nomina dell’Ordinario diocesano e cinque di nomina del Ministero dell’Interno, sentito l’Arcivescovo, tra i quali viene eletto il Presidente.

Il Ministro degli Interni in carica On. Dott. Marco Minniti, con decreto D.C.A.C. n. 48/2017, ha rinnovato per un triennio le nomine del Consiglio di Amministrazione che attualmente è così composto: Simona Beretta, monsignor Gianantonio Borgonovo, Fedele Confalonieri, Ferruccio Resta, Luigi Roth, Claudio Sala e Giorgio Squinzi.

Il 18 luglio scorso, dopo il saluto del Presidente uscente Mons. Gianantonio Borgonovo, il Consiglio di Amministrazione ha eletto il nuovo Presidente nella persona di Fedele Confalonieri.

“Sono onorato di assumere la presidenza del Consiglio di Amministrazione della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Farò di tutto per essere me stesso e per rappresentare in questa presidenza tutti i milanesi, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Amministrazione”: sono state queste le prime parole del Presidente Confalonieri.

Nel fare gli auguri di buon lavoro al nuovo Presidente e al riconfermato consigliere Giorgio Squinzi, entrambi milanesi e …milanisti doc, merita di essere ricordata una bella definizione di “milanesità” coniata da uno che Milano la conosceva molto bene.  Ecco cosa disse Alessandro Manzoni: “Milanesità, è l’attitudine innata o acquisita di distinguere l’utile dall’inutile. Essere ambrosiano è quasi una filosofia che si identifica nel culto dell’efficienza e del decoro”.

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