Il Sassuolo è un apripista perfetto e vuole contribuire all’evoluzione del calcio anche dal punto di vista educativo e sociale, non solo con i risultati. La società neroverde è stata la prima ad aderire al progetto “La Giovane Italia in campo”. Nei suoi primi 12 mesi di vita il progetto sportivo e sociale ha avuto successo: anche Juventus e Roma hanno aderito. “La Giovane Italia in campo-Un anno dopo” è stata presentata allo Stadio Ricci di Sassuolo dal suo ideatore Paolo Ghisoni, giornalista di Sky. Al tavolo dei relatori il Sassuolo era rappresentato dall’A.D. Giovanni Carnevali e da Francesco Palmieri (responsabile del settore giovanile). Con loro c’erano MassimoTarantino, responsabile Settore Giovanile A.S. Roma, e Stefano Braghin, Direttore Settore Giovanile Juventus. È altresì intervenuto Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo, con i giocatori Luca Mazzitelli, Claud Adjapong e Nicholas Pierini.

Il Sassuolo è un apripista perfetto e vuole contribuire all’evoluzione del calcio anche dal punto di vista educativo e sociale, non solo con i risultati. La società neroverde è stata la prima ad aderire al progetto “La Giovane Italia in campo”. Nei suoi primi 12 mesi di vita il progetto sportivo e sociale ha avuto successo: anche Juventus e Roma hanno aderito. “La Giovane Italia in campo-Un anno dopo” è stata presentata allo Stadio Ricci di Sassuolo dal suo ideatore Paolo Ghisoni, giornalista di Sky. Al tavolo dei relatori il Sassuolo era rappresentato dall’A.D. Giovanni Carnevali e da Francesco Palmieri (responsabile del settore giovanile). Con loro c’erano MassimoTarantino, responsabile Settore Giovanile A.S. Roma, e Stefano Braghin, Direttore Settore Giovanile Juventus. È altresì intervenuto Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo, con i giocatori Luca Mazzitelli, Claud Adjapong e Nicholas Pierini. “Per noi del Sassuolo – ha dichiarato Carnevali – è una grande soddisfazione vedere anche Juve e Roma coinvolte nel progetto. L’obiettivo nostro come società è cercare di fare sempre qualcosa di diverso e innovativo. In questo mondo è necessario fare cose che magari altre società calcistiche non fanno in quanto incontrano maggiori difficoltà. Il fatto che grandi club come Roma e Juve abbiano sposato il progetto “La Giovane Italia in campo” fa capire che il calcio sta prendendo una strada diversa. È un progetto che sposa ciò che noi del Sassuolo vogliamo fare: puntiamo sempre sui giovani, soprattutto italiani”.

 

 

SENZA MISTER

Uno dei leit motiv de “La Giovane Italia in campo” è costituito dai ragazzini che in determinate occasioni giocano partite senza l’allenatore in panchina. Il mister va in tribuna e a farne le veci sono due “capitani” scelti dai ragazzi. Il bambino in campo può così sfogare la sua fantasia e acquisire responsabilità, oltre a divertirsi. Gli allenatori “veri” si sentiranno delegittimati? Vengono sminuiti? Ghisoni la pensa così: “Non è una situazione di “diminutio” poiché noi parliamo con le società prima di rivolgerci agli allenatori. Se la società accetta il nostro progetto automaticamente l’allenatore si allinea. L’obiettivo è anche far giocare il maggior numero di ragazzi”. Nel varo de “La Giovane Italia in campo”, Ghisoni ha avuto come ispiratore l’allenatore Enzo Glerean. “Chi era scettico sul nostro progetto – prosegue Ghisoni - dopo i primi 12 mesi riconosce che abbiamo vinto la sfida”. E Palmieri non ha dubbi: “I nostri istruttori non si sentono assolutamente delegittimati - dice “Checco”, ex attaccante tra l’altro di Lecce e Sampdoria - bensì partecipi e collaborativi affinché il progetto La Giovane Italia in campo abbia successo. Chiaramente questi progetti si possono sviluppare nelle categorie giovanili dove non conta il risultato e la priorità è far divertirei bambini”. Al “Ricci” Paolo Ghisoni ha altresì presentato l’edizione 2016-17dell’almanacco “La Giovane Italia” da lui creato unitamente a Stefano Nava. Dal punto di vista agonistico il principale banco di prova de “La Giovane Italia in campo ”è il Trofeo Caroli Hotels a Gallipoli. Recentemente il Sassuolo ha partecipato a quello riservato alle categorie under 13.Nel girone iniziale i sassolesi hanno vinto 1-0 col Capo Leuca e perso con Roma(1-2) e Real Casarea (1-4). Nella finalina per il quindicesimo posto i neroverdi hanno battuto la Juve 6-3 dopo calci di rigore (2-2 il risultato dei regolamentari). Il torneo l’ha vinto il club Tor Tre teste.
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