Zoltán Fábián
Assistenza Tecnica, Mapei Kft. (Ungheria)
Conoscere le regole base in questi contesti assicura risultati durevoli e di qualità
Molti posatori di ceramica hanno “timore” di lavorare nelle piscine. Tuttavia, conoscere le regole base della posa in questi contesti permette di assicurare un risultato di qualità e far crescere il proprio business. Vediamo quali sono gli accorgimenti da tenere presente, per i grandi lavori ma anche per una piccola piscina familiare.

Caratteristiche del sottofondo

L’area di lavoro, cioè il corpo stesso della piscina, è fondamentale. Le piastrelle vanno posate esclusivamente su vasche realizzate in calcestruzzo rinforzato a tenuta stagna. Una vasca realizzata mediante l’utilizzo di casseforme, invece, può in molti casi essere ricoperta con una membrana impermeabilizzante in PVC specifica per piscine. 
È molto importante che il bacino della piscina sia testato per verificarne la tenuta dell’acqua. L’intervento di posa, infatti, può iniziare soltanto se la struttura è impermeabile e il sottofondo risulta sufficientemente solido, compatto e privo di fessurazioni e se sopra le barre di rinforzo c’è uno strato di calcestruzzo di spessore adeguato. Queste prove di tenuta all’acqua e di solidità del sottofondo fanno parte di diversi standard nazionali e internazionali e non sono semplici raccomandazioni o interventi opzionali.

Planarità del fondo e delle pareti laterali

Le superfici del bacino in calcestruzzo rinforzato di solito non sono adatte per ricevere la posa delle piastrelle. Vanno pertanto trattate con un opportuno livellante come PLANITOP FAST 330, una malta cementizia fribrorinforzata per interni ed esterni, da utilizzarsi sia a parete che a pavimento.
Sul fondo della piscina, insieme a questo prodotto, può essere usato anche TOPCEM PRONTO, malta premiscelata pronta all’uso, a presa normale e ritiro controllato, che permette di realizzare massetti a veloce asciugamento (4 giorni). TOPCEM PRONTO può essere utilizzato con una boiacca di adesione realizzata con il legante idraulico TOPCEM e il lattice in gomma sintetica PLANICRETE.

Soluzioni per impermeabilizzare

Quando la superficie è stata livellata, deve essere impermeabilizzata. La malta cementizia bicomponente elastica MAPELASTIC è una buona scelta, come pure le altre soluzioni della gamma (MAPELASTIC SMART, MAPELASTIC TURBO). Queste membrane vanno applicate in due strati, per uno spessore totale di almeno 2 mm.
Tra i due strati di MAPELASTIC, soprattutto se la piscina può essere soggetta carichi elevato o a deformazioni, è consigliabile inserire la rete in fibra di vetro MAPENET 150 o il tessuto in propilene MAPETEX SEL.
Per assicurare una corretta impermeabilizzazione degli angoli e dei punti di ingresso delle tubature, può essere usato il nastro in gomma per raccordi elastici MAPEBAND EASY, insieme ad altri accessori.

Quale adesivo scegliere?

L’adesivo scelto per la posa di piastrelle all’interno di una piscina dipende dal tipo di piastrella e dall’ubicazione della piscina. Un mosaico vetroso può essere posato con una miscela adeguata dell’adesivo cementizio KERABOND T e del lattice elasticizzande ISOLASTIC. Se le piastrelle sono in ceramica una buona scelta può essere costituita dall’adesivo cementizio KERAFLEX S1, anche per una posa all’aperto, mentre ADESILEX P9 è più adatto per una piscina indoor, sottoposta a meno sollecitazioni.

Fughe e giunti

Per la stuccatura dei giunti è possibile scegliere tra malte cementizie, come ULTRACOLOR PLUS, o epossidiche, come quelle della gamma KERAPOXY, che assicurano una elevata resistenza chimica.
I giunti di espansione, sulle pareti e sul fondo, possono essere sigillati con il sigillante siliconico acetico MAPESIL AC, previa applicazione del primer monocomponente PRIMER FD.

Zoltán Fábián
Assistenza Tecnica, Mapei Kft. (Ungheria)
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