

Architettura e sostenibilità: cinque seminari promossi da Mapei e il Politecnico di Milano
Approfondire il rapporto tra architettura e sostenibilità. Questo è stato l’obiettivo dei cinque incontri organizzati dal DAStU e con il coinvolgimento di studi d’architettura internazionali.
“Architecture and Sustainability: Matter, Quality, Form”. Questo è stato il titolo del ciclo di incontri organizzati da Mapei in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano. L’obiettivo è stato costruire programmi di collaborazione tra università, amministrazioni e aziende, innovando la progettazione architettonica in una prospettiva di sostenibilità.
Architettura e sostenibilità

Circularity & Reuse
Progetti architettonici sempre più sostenibili
Appropriated techology
Lunedì 22 aprile si è svolto il secondo incontro dal titolo "Appropriated Technology" . Grazie agli interventi di Anupama Kundoo, architetto indiano che ha basato il suo lavoro per lo sviluppo di un'architettura incentrata sulle persone, basata sulla ricerca di materiali per un basso impatto ambientale e per un beneficio socioeconomico, e Raul Pantaleo, cofondatore di TAMassociati, studio specializzato in Impact Design che lavora sull'architettura sostenibile e socialmente equa, si sono esplorati i fattori che definiscono letecnologie appropriate. Architettura, sostenibilità, capacità di risposta al clima, rilevanza culturale, efficienza delle risorse e adattabilità: sono tutti parametri che gli architetti devono accertare per valutare l'idoneità delle tecnologie per un determinato contesto e garantire la sostenibilità dei loro progetti. I relatori hanno condiviso le conoscenze acquisite grazie alla loro vasta esperienza nell'affrontare queste complessità. Dai progetti di ispirazione vernacolare alle soluzioni sostenibili all'avanguardia, il loro lavoro esemplifica un approccio olistico all'architettura che abbraccia sia la tradizione che l'innovazione.
Successivamente c'è stato lo speech di Elisa Portigliatti, Sport Line Corporate Product Manager di Mapei, che ha parlato ai presenti in aula del progetto di un ospedale di Emergency in Uganda dedicato ai bambini, in una zona ad elevata umidità insieme a piogge frequenti e abbondanti. Il laboratori di Ricerca e Sviluppo dell'azienda italiana hanno introdotto un sistema rivoluzionario per costruire una struttura ospedaliera utilizzando il metodo del pisè. Questa tecnica di costruzione con terra cruda, diffusa globalmente, si fonda su una pratica molto antica che consiste nella compressione di strati successivi di terra umida locale all'interno di forme simili a casseri. Grazie allo sviluppo di nuovi leganti, creati specificamente dalla divisione ricerca di Mapei, è possibile migliorare la versatilità e la durabilità di un metodo costruttivo storico, rendendolo adatto ai grandi progetti moderni attraverso l'innovazione nella chimica delle costruzioni. Grazie all'intervento dell'azienda italiana, l'ospedale è stato costruito utilizzando materiali maggiormente resistenti all'erosione da pioggia. Questa iniziativa si inserisce nella strategia dell'azienda di promuovere progetti di solidarietà e responsabilità sociale, mettendo a disposizione le proprie tecnologie avanzate e i tecnici sia per la ricerca in laboratorio sia per il supporto tecnico in cantiere durante l'esecuzione dei lavori.
Materials, Techniques, Local Care
Alpine Ways
Nel quarto incontro intitolato “Alpine Ways”, si è discusso dello scenario alpino contemporaneo visto come un contesto fertile per la sperimentazione architettonica recente. Anche territori lontani dalle grandi città hanno dimostrato la capacità di generare architettura straordinaria, grazie a professionisti in grado di affrontare le sfide del nostro tempo con sensibilità e originalità. La sostenibilità, in particolare, ha trovato nelle Alpi espressioni sorprendenti, andando oltre un approccio puramente tecnologico per abbracciare vari aspetti della pratica architettonica.
Gli ospiti internazionali dell'evento sono stati Markus Innauer dello studio Innauer Matt di Bregenzerwald (Austria) e Rina Rolli dello studio Studioser di Zurigo e Lugano. Hanno condiviso le loro esperienze con gli universitari in sala, illustrando come questi luoghi abbiano influenzato il loro lavoro e presentando la loro interpretazione della sostenibilità nei contesti alpini, anche tenendo conto dell’impatto del loro lavoro sulle comunità che li abitano. Inoltre, Anna Bravo, Group Leader del Dipartimento di Analisi dei Laboratori di Mapei a Milano, ha evidenziato l’importanza della fase di studio e analisi dei materiali in laboratorio per la realizzazione di progetti in contesti climatici sfidanti. In particolare si è soffermata sulle soluzioni capaci di garantire elevate e durevoli prestazioni degli edifici in calcestruzzo sottoposti ai rigidi climi rigidi e un isolamento termico adeguato alle strutture realizzate in questi ambienti.
L'ultimo appuntamento: Sustainable Social Housing
Nell'ultimo incontro del 27 maggio dal titolo Sustainable Social Housing, l'architetto spagnolo David Mayol ha approfondito il tema della sostenibilità nell'edilizia sociale, presentando l'esempio concreto del lavoro svolto dall'Istituto per l'edilizia sociale delle Baleari (IBAVI), un ente pubblico del Ministero della Mobilità e dell'Abitazione del Governo delle Isole Baleari. IBAVI rappresenta un modello virtuoso di istituzione impegnata a facilitare e migliorare l'accesso all'alloggio per i residenti della regione curando, allo stesso tempo, l’estetica e la sostenibilità dei progetti.