Autore
Fabio Psoroulas
Corporate External Communication Specialist
"Architecture and Sustainability: Matter, Quality, Form". E' questo il titolo dei ciclo di incontri organizzati da Mapei in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano. L'obiettivo è costruire programmi di collaborazione tra università, amministrazioni e aziende, innovando la progettazione architettonica in una prospettiva di sostenibilità.

Architettura e sostenibilità

Da sempre vicina alla cultura e attenta alla formazione, Mapei, leader prodotti chimici per l’edilizia, promuove un programma seminariale incentrato sul rapporto tra architettura e sostenibilità ideato dal DAStU, il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. “Architecture and Sustainability: Matter, Quality, Form” è il titolo del ciclo di cinque incontri, creati con l'obiettivo di esplorare vari aspetti del rapporto tra architettura e sostenibilità. Ogni giornata è dedicata a un diverso aspetto di questo binomio fondamentale, permettendo agli intervenuti di approfondire le proprie conoscenze e di condividere idee innovative per affrontare la crisi ecologica e ambientale che il nostro pianeta sta affrontando, promuovendo un dibattito costruttivo tra architetti, esperti del settore, professori universitari, ricercatori e studenti.

Circularity & Reuse

Lunedì 25 marzo si è svolto il primo incontro presso l’Aula Rogers del Politecnico di Milano dal titolo “Circularity & Reuse”.  Dopo un’introduzione di Massimo Bricocoli, direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Simona Giorgetta, membro del consiglio d’amministrazione Mapei e architetto, ha spiegato l'importanza della sostenibilità per l'azienda milanese e di come sia corretto pensare in modo sostenibile prima ancora di progettare, insegnandolo alle future generazioni. Successivamente gli architetti Michaël Ghyoot dello studio ROTOR e Dieter Leyssen dello studio 51N4E, entrambi con sede a Bruxelles, hanno illustrato i risultati di un approccio che vede il progetto non come un processo lineare ma come uno sviluppo circolare, in cui il valore della materia, dei luoghi e delle relazioni sociali viene rivalutato, incidendo sulla sostenibilità complessiva dell’architettura.
video_Ghyoot e Leyssen: è importante valorizzare la materia, i luoghi e le relazioni sociali per migliorare la sostenibilità
Ghyoot e Leyssen: è importante valorizzare la materia, i luoghi e le relazioni sociali per migliorare la sostenibilità

Progetti architettonici sempre più sostenibili

Dopo lo speach dei due architetti belgi, ha contribuito alla discussione anche Mikaela Decio, Corporate Environmental Sustainability Manager Mapei, che ha raccontato alla platea di studenti presenti l'impegno dell'azienda italiana per contribuire ad un'edilizia sostenibile. Per ultimo, abbiamo avuto il piacere di intervistare sia il professore del DAStU Lorenzo Pagliano, che il direttore del dipartimento Massimo Bricocoli, il quale ha sottolineato l'importanza di adottare una prospettiva di sostenibilità nell'ambito della progettazione architettonica, non solo per garantire la qualità degli interventi, ma anche per contribuire al futuro delle nostre città e della vita urbana. Bricocoli ha enfatizzato l'importanza della collaborazione tra università, amministrazioni e aziende al fine di innovare la progettazione architettonica in modo sostenibile, tenendo conto delle risorse naturali, culturali e sociali.
video_Massimo Bricocoli (DAStU): serve collaborazione tra università e amministrazioni per innovare la progettazione architettonica in una prospettiva di sostenibilità
Massimo Bricocoli (DAStU): serve collaborazione tra università e amministrazioni per innovare la progettazione architettonica in una prospettiva di sostenibilità

Appropriated techology

Lunedì 22 aprile si è svolto il secondo incontro dal titolo "Appropriated Technology" .  Grazie agli interventi di Anupama Kundoo, architetto indiano che ha basato il suo lavoro per lo sviluppo di un'architettura incentrata sulle persone, basata sulla ricerca di materiali per un basso impatto ambientale e per un beneficio socioeconomico, e Raul Pantaleo, cofondatore di TAMassociati, studio specializzato in Impact Design che lavora sull'architettura sostenibile e socialmente equa, si sono esplorati i fattori che definiscono le tecnologie appropriate. Architettura, sostenibilità, capacità di risposta al clima, rilevanza culturale, efficienza delle risorse e adattabilità: sono tutti parametri che gli architetti devono accertare per valutare l'idoneità delle tecnologie per un determinato contesto e garantire la sostenibilità dei loro progetti. I relatori hanno condiviso le conoscenze acquisite grazie alla loro vasta esperienza nell'affrontare queste complessità. Dai progetti di ispirazione vernacolare alle soluzioni sostenibili all'avanguardia, il loro lavoro esemplifica un approccio olistico all'architettura che abbraccia sia la tradizione che l'innovazione.
video_Appropriated techology
Appropriated techology
Successivamente c'è stato lo speech di Elisa Portigliatti, Sport Line Corporate Product Manager di Mapei, che ha parlato ai presenti in aula del progetto di un ospedale di Emergency in Uganda dedicato ai bambini, in una zona ad elevata umidità insieme a piogge frequenti e abbondanti. Il laboratori di Ricerca e Sviluppo dell'azienda italiana hanno introdotto un sistema rivoluzionario per costruire una struttura ospedaliera utilizzando il metodo del pisè. Questa tecnica di costruzione con terra cruda, diffusa globalmente, si fonda su una pratica molto antica che consiste nella compressione di strati successivi di terra umida locale all'interno di forme simili a casseri. Grazie allo sviluppo di nuovi leganti, creati specificamente dalla divisione ricerca di Mapei, è possibile migliorare la versatilità e la durabilità di un metodo costruttivo storico, rendendolo adatto ai grandi progetti moderni attraverso l'innovazione nella chimica delle costruzioni. Grazie all'intervento dell'azienda italiana, l'ospedale è stato costruito utilizzando materiali maggiormente resistenti all'erosione da pioggia. Questa iniziativa si inserisce nella strategia dell'azienda di promuovere progetti di solidarietà e responsabilità sociale, mettendo a disposizione le proprie tecnologie avanzate e i tecnici sia per la ricerca in laboratorio sia per il supporto tecnico in cantiere durante l'esecuzione dei lavori.

Materials, Techniques, Local Care è il titolo del terzo appuntamento del ciclo, tenutosi lunedì 6 maggio. Josep Ricart dello studio di Barcellona Harquitectes e Giacomo Borella dello studio Albori di Milano sono stati gli ospiti dell'incontro. Il tema della discussione riguardava l'uso innovativo di materiali tradizionali e la capacità di costruire combinazioni sensibili tra il contesto esistente e le nuove addizioni. Attraverso  una selezione di progetti sono state illustrate posizioni significative rispetto al rapporto tra architettura e sostenibilità, in relazione ai materiali scelti e ai contesti di intervento.  Grazia Signori, Architectural Stone Paving Line Specialist di Mapei, ha chiuso i lavori ponendo l’attenzione su come il patrimonio lapideo sia l’elemento caratterizzante dell’identità di un luogo. Partendo dalle diverse pavimentazioni presenti nei centri storici, ha ricordato come questo patrimonio vada preservato e riqualificato con prodotti e tecnologie adeguati, in un circolo virtuoso di recupero dei materiali esistenti. 

video_Materials, Techniques, Local Care. Mapei intervista Josep Ricart e Giacomo Borella
Materials, Techniques, Local Care. Mapei intervista Josep Ricart e Giacomo Borella

Alpine Ways

Nel quarto incontro intitolato “Alpine Ways”, si è discusso dello scenario alpino contemporaneo visto come un contesto fertile per la sperimentazione architettonica recente. Anche territori lontani dalle grandi città hanno dimostrato la capacità di generare architettura straordinaria, grazie a professionisti in grado di affrontare le sfide del nostro tempo con sensibilità e originalità. La sostenibilità, in particolare, ha trovato nelle Alpi espressioni sorprendenti, andando oltre un approccio puramente tecnologico per abbracciare vari aspetti della pratica architettonica.

Gli ospiti internazionali dell'evento sono stati Markus Innauer dello studio Innauer Matt di Bregenzerwald (Austria) e Rina Rolli dello studio Studioser di Zurigo e Lugano. Hanno condiviso le loro esperienze con gli universitari in sala, illustrando come questi luoghi abbiano influenzato il loro lavoro e presentando la loro interpretazione della sostenibilità nei contesti alpini, anche tenendo conto dell’impatto del loro lavoro sulle comunità che li abitano. Inoltre, Anna Bravo, Group Leader del Dipartimento di Analisi dei Laboratori di Mapei SpA a Milano, ha evidenziato l’importanza della fase di studio e analisi dei materiali in laboratorio per la realizzazione di progetti in contesti climatici sfidanti. In particolare si è soffermata sulle soluzioni capaci di garantire elevate e durevoli prestazioni degli edifici in calcestruzzo sottoposti ai rigidi climi rigidi e un isolamento termico adeguato alle strutture realizzate in questi ambienti.

video_Mapei intervista Markus Innauer dello studio Innauer Matt e Rina Rolli dello studio Studioser
Mapei intervista Markus Innauer dello studio Innauer Matt e Rina Rolli dello studio Studioser

L'ultimo appuntamento

Sustainable Social Housing" è l'ultimo incontro in programma di questa serie di seminari che si terrà il 27 di maggio. Per ulteriori informazioni visitare il link https://www.polimi.it/corsi/master-universitari-e-corsi-post-laurea/406.
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Fabio Psoroulas
Corporate External Communication Specialist
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Pavimentazioni in calcestruzzo architettonico