Ernesto Colnago, il costruttore di bici che il mondo ci invidia, ha festeggiato a Milano l’ottantacinquesimo compleanno. Il self-made-man è nato a Cambiago (Milano) il 9 febbraio 1932; speciali sono le sue bici e speciale è stata la festa di compleanno alla quale hanno partecipato il leader di Mapei, Giorgio Squinzi, e la moglie Adriana Spazzoli. Dal 1954 Ernesto Colnago è titolare dell’azienda produttrice di cicli da competizione con sede a Cambiago. Hanno onorato la festa “Colnago Ottanta5” anche Stefano Domenicali, presidente della Lamborghini, Luca Cordero di Montezemolo, manager di grandi Case automobilistiche, Fabio Capello, allenatore di prestigiose squadre calcistiche.

Ernesto Colnago, il costruttore di bici che il mondo ci invidia, ha festeggiato a Milano l’ottantacinquesimo compleanno. 

Il self-made-man è nato a Cambiago (Milano) il 9 febbraio 1932; speciali sono le sue bici e speciale è stata la festa di compleanno alla quale hanno partecipato il leader di Mapei, Giorgio Squinzi, e la moglie Adriana Spazzoli. Dal 1954 Ernesto Colnago è titolare dell’azienda produttrice di cicli da competizione con sede a Cambiago. 

Hanno onorato la festa “Colnago Ottanta5” anche Stefano Domenicali, presidente della Lamborghini, Luca Cordero di Montezemolo, manager di grandi Case automobilistiche, Fabio Capello, allenatore di prestigiose squadre calcistiche. 


Logicamente la festa in onore del costruttore di Cambiago ha rappresentato un grande happening di campioni del ciclismo. Nell’auditorium “Officine del Volo” infatti erano presenti Gianni Motta, Felice Gimondi, Michele Dancelli, Vittorio Adorni, Giuseppe Saronni, Francesco Moser, Davide Boifava, Paolo Bettini, Paolo Savoldelli, Stefano Allocchio, Gibi Baronchelli, Czeslaw Lang (Polonia) e imprenditori del settore bici tra i quali Valentino Campagnolo, Giuseppe Bigolin, Amedeo Colombo. Sono intervenuti anche Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Martin Gibbs, direttore dell’Unione Ciclistica Internazionale, oltre al pluricampione olimpico di canoa Antonio Rossi, Assessore allo Sport della Regione Lombardia. 

C’è stato un notevole afflusso di esponenti dei media; tra di essi il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. Erano numerosi i giornalisti che hanno commentato grandi imprese ottenute su bici Colnago anche da campioni della Mapei: Andrea De Luca, Auro Bulbarelli, Alessandra De Stefano, Pier Bergonzi, Alessandro Brambilla, Luca Gialanella, Pier Augusto Stagi, Beppe Conti, Cristiano Gatti, Angelo Costa, Giovanni Bruno, Marcello Piazzano, Paolo Colombo, Philippe Brunel.


GRANDI TRIONFI MAPEI

Adesso Mapei ha scelto di sponsorizzare il calcio, tuttavia ha ingigantito la sua fama grazie al ciclismo. Dal 1994 al 2002 la squadra Mapei ha corso e stravinto in sella alle Colnago. E nel ’94 per due volte pedalando sulle “bici in fiore” Toni Rominger ha stabilito il record dell’ora. 

Era uno dei tanti campioni che hanno consentito a Mapei di trionfare in 654 competizioni professionistiche, concludendo 8 stagioni su 10 al vertice della graduatoria dell’Unione Ciclistica Internazionale. Il pubblico alle Officine del Volo ha applaudito le immagini dei trionfi Mapei. 

“Devo tutto a Ernesto - ha sottolineato patron Squinzi al microfono di Marino Bartoletti, conduttore della festa -. Avevo debuttato come main sponsor di un team ciclistico nel maggio ‘93, rilevando una squadra in difficoltà economiche e che utilizzava altre bici. A fine stagione dopo un dialogo con Ernesto feci cadere ogni altra trattativa con potenziali fornitori di bici: dovevamo correre con le Colnago. Grazie a Ernesto all’inizio del ’94 si è creato l’abbinamento con la spagnola Clas. E con aggiunta di campioni del parco atleti Clas sono iniziate le grandi vittorie Mapei”.


BICI FORMULA UNO

Colnago è altresì soprannominato “Ferrari delle biciclette”. Il primo modello di Colnago-Ferrari è nato nel 1987. “Con Enzo Ferrari - ricorda Ernesto - ci parlavamo in milanese. All’età di 55 anni mi ritenevo già datato. Il grande Enzo mi rimproverò facendomi notare che lui a 55 anni aveva fondato la Ferrari, esortandomi a rischiare”. Da quell’azzardo è nata la prima bici con telaio di carbonio. 

Tra Colnago e la casa del cavallino rampante c’è stata spesso attività parallela. “Ora la Ferrari è cambiata - spiega Luca Cordero di Montezemolo, presidente Ferrari dal ’91 al 2014 - e guarda ai mercati, ai numeri delle auto. Ma la Ferrari prima era molto esclusiva, realizzava poche macchine condividendo la stessa cultura di Colnago. Lui è un artigiano che ha saputo rinnovare e guardare avanti”. 

Nel finale della festa Colnago ha presentato il nuovo gioiello celebrativo del compleanno: una bici denominata “Colnago Ottanta5”. Sicuramente un altro grande successo. Caro Ernesto, ancora auguri!

 
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