Interviste
/
19/11/2019
Cadel Evans: quell’abbraccio ai Mondiali di Giorgio Squinzi che mi commuove ancora oggi
Cadel Evans, ex ciclista Team Mapei, ricorda Giorgio Squinzi.
Cadel Evans, ex ciclista Team Mapei, ricorda Giorgio Squinzi.
Il “Dottore”: sin dal nostro primo incontro alla presentazione della Mapei Professional Cycling Team nel 2002 ho riconosciuto un uomo capace di “guidare”, non perché capo, non per la sua autorità ma per il rispetto che si guadagnava.
Rispetto per le sue qualità, la sua generosità, la sua correttezza e la sua umiltà. Tutti i ciclisti della squadra e tutti i membri dello staff Mapei formavano più di una squadra. Entrando in Mapei sono entrato a far parte di una famiglia di colleghi tutti motivati e ispirati dal Dott. Squinzi. Grazie a lui eravamo un gruppo di persone alleate che voleva fare del proprio meglio insieme, “vincere insieme”, e questo portava Mapei al successo.
Per quanto riguarda il ciclismo, il suo contributo non sarà mai pienamente compreso.
Dalla sponsorizzazione delle squadre giovanili, a quelle nazionali, fino alla prima squadra ciclistica, ormai chiamata con affetto “Mapei”, al Centro Mapei Sport, un centro sportivo che ha cambiato in meglio il nostro sport grazie all’enfasi posta da Squinzi sulla ricerca e sull’impegno a migliorarsi. Tutto questo, insieme alla guida del nostro caro Aldo Sassi, ha fatto progredire il ciclismo di decenni.
Nonostante la mentalità non lungimirante di colleghi, dirigenti e associazioni sportive, il Dott. Squinzi ha continuato nella sua opera di miglioramento dello sport, sostenendo i campionati del mondo di ciclismo anche in un periodo di cattiva gestione.
Uno dei titoli di questi campionati è andato a me, uno dei “discepoli” del Centro Mapei Sport. Il ricordo dell’abbraccio di Giorgio dopo aver tagliato il traguardo mi fa ancora salire le lacrime agli occhi.
Tutti speriamo di fare la differenza all’intero della nostra vita terrena, ma pochi possono sognare di fare, per il mondo, quella differenza che ha fatto il Dottor Squinzi.
Dottore, ti ringrazio per il contributo che hai dato alla mia pratica sportiva, per le opportunità che mi hai offerto ma soprattutto ti ringrazio per tutti coloro che hai ispirato attraverso lo sport, attraverso l’azienda, attraverso la politica, e attraverso il tuo essere persona umile e degna di rispetto.
Sei stato, e sempre sarai, di ispirazione per tutti noi.
Riposa in pace.
Dalla sponsorizzazione delle squadre giovanili, a quelle nazionali, fino alla prima squadra ciclistica, ormai chiamata con affetto “Mapei”, al Centro Mapei Sport, un centro sportivo che ha cambiato in meglio il nostro sport grazie all’enfasi posta da Squinzi sulla ricerca e sull’impegno a migliorarsi. Tutto questo, insieme alla guida del nostro caro Aldo Sassi, ha fatto progredire il ciclismo di decenni.
Nonostante la mentalità non lungimirante di colleghi, dirigenti e associazioni sportive, il Dott. Squinzi ha continuato nella sua opera di miglioramento dello sport, sostenendo i campionati del mondo di ciclismo anche in un periodo di cattiva gestione.
Uno dei titoli di questi campionati è andato a me, uno dei “discepoli” del Centro Mapei Sport. Il ricordo dell’abbraccio di Giorgio dopo aver tagliato il traguardo mi fa ancora salire le lacrime agli occhi.
Tutti speriamo di fare la differenza all’intero della nostra vita terrena, ma pochi possono sognare di fare, per il mondo, quella differenza che ha fatto il Dottor Squinzi.
Dottore, ti ringrazio per il contributo che hai dato alla mia pratica sportiva, per le opportunità che mi hai offerto ma soprattutto ti ringrazio per tutti coloro che hai ispirato attraverso lo sport, attraverso l’azienda, attraverso la politica, e attraverso il tuo essere persona umile e degna di rispetto.
Sei stato, e sempre sarai, di ispirazione per tutti noi.
Riposa in pace.