Estate 2017, dopo gli allenamenti in Alto Adige e su campi emiliani il Sassuolo ha iniziato il suo quinto Campionato in Serie A. Sulla panchina c’è Cristian Bucchi, neoallenatore, l’attaccante Gregoire Defrel e altri giocatori non sono più del Sassuolo, la rosa ha delle novità: è l’anno zero oppure si andrà avanti all’insegna della continuità?

Estate 2017, dopo gli allenamenti in Alto Adige e su campi emiliani il Sassuolo ha iniziato il suo quinto Campionato in Serie A.

Sulla panchina c’è Cristian Bucchi, neoallenatore, l’attaccante Gregoire Defrel e altri giocatori non sono più del Sassuolo, la rosa ha delle novità: è l’anno zero oppure si andrà avanti all’insegna della continuità?

“È la stagione della continuità - afferma sicuro Giovanni Carnevali, direttore generale e amministratore delegato del Sassuolo -. Il progetto appoggiato da Mapei e dalla direzione tecnico-sportiva del Sassuolo Calcio va avanti. Siamo convinti che Bucchi saprà valorizzare i giovani”.

Giovanni, da più parti si sostiene che i contatti tra Bucchi e il Sassuolo siano nati già a gennaio 2017. Significa che eravate convinti in netto anticipo che Eusebio Di Francesco a giugno avrebbe lasciato il Sassuolo?
“Stimiamo molto Di Francesco ed eravamo consapevoli che fin dalla stagione 2015-16 aveva ricevuto offerte da club importanti. E nel gennaio 2017 sapevamo che la Roma e altre squadre blasonate volevano ingaggiare Eusebio a giugno. E così, per non farci trovare impreparati, da svariati mesi abbiamo monitorato le partite del Perugia e il lavoro di Bucchi. Attente valutazioni hanno convinto me e gli altri dirigenti che Bucchi sarebbe stato l’uomo giusto per proseguire un programma basato su giovani, lavoro duro, entusiasmo e progettualità. Cristian è sempre stato la nostra prima scelta. Sì, con lui alla guida sarà l’anno della continuità”.

 

Il Calciomercato estivo quest’anno è stato difficile per il Sassuolo?
“Sicuramente. Negli anni scorsi abbiamo lavorato bene e molti volevano i nostri gioielli. Il dottor Squinzi è stato categorico: voleva la conferma dell’intera rosa o quasi e noi ci siamo sforzati per trattenere razionalmente i giocatori più quotati o per sostituire nel modo migliore i partenti. Non stato è facile”.

 

Il dottor Squinzi ha anche espresso il desiderio vedere il Sassuolo tra le protagoniste della Champions League. Lo accontenterete?     
“Il nostro patron fa bene a essere ambizioso chiedendoci di partecipare entro pochi anni alla Champions. Riuscirci non è facile, tuttavia noi siamo disposti a dare il massimo per raggiungere il maggior risultato possibile. Ribadisco che solo col lavoro intenso e continuo di tutti potremo arrivare in alto”.

 

Una delle mosse più felici dell’estate di Casa Sassuolo è l’allungamento del contratto di Francesco Acerbi, 29 anni, centrale difensivo. Francesco è al Sassuolo dall’estate 2013, ovvero da quando il club emiliano calca le scene della Serie A. Malgrado le offerte ricevute da club dello spessore di Inter, Zenit San Pietroburgo (il neoallenatore Mancini ha richiesto espressamente Acerbi) e Galatasaray, Francesco ha firmato un contratto col “Sasol” che scadrà nel giugno 2022. In particolare il Galatasaray di Instanbul ha insistito molto per assicurarsi Acerbi. “I dirigenti turchi – rivela Carnevali – sono anche venuti nella nostra sede di Sassuolo con delle proposte economiche alle quali è difficile rinunciare. Noi però ci siamo tenuti stretti Acerbi che adesso è contento di essere rimasto: ancora una volta ha preferito i progetti e metodi di lavoro targati Sassuolo-Mapei. Francesco ha deciso con noi, valutando attentamente ogni situazione”. Va sottolineato che i ct della storia recente della Nazionale italiana maggiore, ovvero Prandelli, Conte e Ventura, hanno già convocato Acerbi. La maglia azzurra della Nazionale maggiore l’ha già indossata due volte in partita. “La permanenza di Acerbi è importante - interviene il neomister Cristian Bucchi - poiché lui, oltre a essere la colonna portante del nostro reparto arretrato, è un uomo straordinario per lo spogliatoio: sa fare gruppo”.

 

Carnevali, tra i confermati c’è lo spagnolo Pol Lirola, terzino fluidificante classe ’97. Pol è pronto a decollare?
“L’abbiamo preso la scorsa estate dalla Juve, squadra con la quale aveva giocato unicamente nella formazione Primavera. Con noi ha giocato un intero campionato di Serie A e in Europa League. È stata una “terapia d’urto”che ha dato buoni frutti. Comunque per compiere il salto di qualità deve migliorare ancora, anche riguardo fasi estetiche di gioco”. In tema di giovani, per diversi mesi il Sassuolo dovrà fare a meno di Cristiano Dell’Orco, classe ‘94: nel finale dell’ultimo Campionato ha riportato un grave infortunio al ginocchio. “Purtroppo – prosegue Carnevali – fino a gennaio non lo vedremo giocare. È un vero peccato: Dell’Orco si è anche meritato la convocazione nella Nazionale under 21. È un difensore che nello scorso Campionato è stato utilizzato da Di Francesco contro l’Inter e altre squadre importanti. Fortunatamente è rimasto con noi Claude Adjapong che pur avendo solo 19 anni ha tanti estimatori fra i dirigenti di grandi squadre. Adjapong è cresciuto nel nostro vivaio, con noi ha vinto anche il Torneo di Viareggio, è consapevole che può ottenere belle soddisfazioni in futuro col Sassuolo. Ha l’entusiasmo giusto e può essere elemento trascinante anche per altri giovani. I “babies” possono darci lo sprint in più”.  

Dall’Ascoli è arrivato Francesco Cassata, 20 anni, che vanta numerose presenze come centrocampista nelle Nazionali giovanili. Con la Nazionale under 23 il giocatore nato a La Spezia è arrivato terzo al Campionato del Mondo. “Cassata – assicura il direttore generale – a giudizio di molti superesperti è stato il miglior giocatore dell’ultimo Campionato di Serie B. Siamo convinti che il salto nella massima categoria lo esalterà”.

Cassata e gli altri giovani in campo possono contare su guide sicure: tra queste Davide Biondini, 34 anni, Francesco Magnanelli, 32, Simone Missiroli, 31, Paolo Cannavaro, 36. “Hanno la maglia del Sassuolo nel cuore più che sulla pelle –sottolinea Giovanni -. Biondini e Magnanelli nella primavera 2017 hanno dovuto lavorare per guarire da infortuni. In particolare Magnanelli. Però la loro voglia di ben figurare è intatta”.     

 

Il Campionato 2017-18 è iniziato il 20 agosto, quindi molto presto. Date le novità in squadra preferivate cominciarlo in settembre per dare a Bucchi e alla squadra qualche settimana in più di rodaggio?
“Se ci fossero state un paio di settimane in più da concedere ai giocatori come vacanza saremmo stati contenti. Lo siamo comunque per un altro motivo: iniziando presto possiamo dimostrare subito che la nostra competitività è elevata”. Il Sassuolo ha tanti progetti, tra i quali la realizzazione di un nuovo centro sportivo a Cà Marta. “I lavori – garantisce Carnevali - partiranno a breve. Il nuovo centro sportivo ospiterà gli allenamenti della prima squadra e del settore giovanile”. Si preannuncia un nuovo miracolo da parte di Squinzi e dei suoi collaboratori.

 

 

SQUINZI: “SASSUOLO, TI VOGLIO IN CHAMPIONS LEAGUE”

Nella scorsa stagione il Sassuolo per la prima volta ha abbinato a Campionato e Coppa Italia la partecipazione all’Europa League. “La scorsa stagione è stata emozionante però ci è mancata la fortuna – ha dichiarato patron Giorgio Squinzi, proprietario del club, durante il workshop degli sponsor al Pianderna Agriwellness di Scandiano (Reggio Emilia) - Io non mi fermo all’Europa League. Prima o poi voglio andare in Champions League”. Inevitabile il riferimento ai grandi trionfi ottenuti dalla Mapei sponsorizzando il top team del ciclismo professionistico dal maggio 1993 a fine stagione 2002: “Per uno che nel ciclismo ha vinto 654 competizioni – ha puntualizzato il dottor Squinzi - limitarsi a partecipare non esiste: voglio vincere anche nel calcio”. A Scandiano il signor Mapei ha altresì raccontato un aneddoto riguardante Massimo Allegri, che in passato ha allenato il Sassuolo per poi passare a Cagliari, Milan e soprattutto Juventus. L’avventura di Allegri al Milan è finita nel gennaio 2013 al Mapei Stadium: il Sassuolo ha battuto i rossoneri 4 – 3 e Massimo è stato esonerato. “Max Allegri – ha detto Giorgio Squinzi – mi ha ringraziato per aver contribuito al suo esonero: pochi mesi dopo è approdato alla Juventus e il resto è storia”.

 

BUCCHI: “UMILI SI’, MA SENZA TIMORI”

Il neo-allenatore Cristian Bucchi, 40 anni, col Sassuolo ha un contratto biennale. È stato scelto come allenatore emergente, capace di far giocare bene le proprie squadre. Ciò non spaventa il tecnico romano: È vero, sono giovane – dichiara l’ex bomber di Modena e Napoli - però non dimentichiamo che ho già nel palmares 5 anni da allenatore e nelle ultime annate ho vissuto in diverse realtà che fanno crescere. Ebbene sì, sono pronto a lavorare in una società seria e ambiziosa come il Sassuolo”. Anche sugli obiettivi della stagione 2017-18 il neo-mister ha le idee chiare: “Il primo obiettivo è garantire la continuità al percorso di crescita che il Sassuolo ha intrapreso da diversi anni grazie anche al lavoro di Di Francesco, di cui sono amico. Il Sassuolo è una realtà impostata su calciatori giovani, è la squadra composta in maggioranza da italiani e di certo non mancano elementi di grande qualità che potranno crescere ancora valorizzando il lavoro di tutto il gruppo”.

Bucchi sa che in Serie A la vita è dura: “Ci aspetta una stagione intensa, la Serie A stimolante e difficile. Dovremo essere molto umili tuttavia consapevoli che dovremo giocarcela con tutti, senza timori reverenziali. Dovremo farci rispettare”.   

 

RECORD: CAPITAN MAGNANELLI FA 13

Al Sassuolo l’uomo dei record è il mediano Francesco Magnanelli, umbro di Umbertide, classe ’84. Quella da poco iniziata per Magnanelli è la stagione numero 13 con la maglia del Sassuolo. “Magna”, che è anche il capitano, approdò al club di proprietà Mapei nell’estate 2005. Tra quelli attualmente in rosa Magnanelli è l’unico che ha giocato per il Sassuolo in 4 Serie differenti: nella C 2 (stagione 2005-2006), C 1 (2006-07 e 2007-08), poi in Serie B per 5 stagioni, dall’estate 2008 al giugno 2013, e da luglio 2013 in Serie A. Fino al giugno 2017 nei vari Campionati ha collezionato 379 presenze nel Sassuolo con 8 reti, alle quali vanno aggiunte le 22 partite disputate in Coppa Italia (1 gol). Il primatista di presenze in neroverde non è stato fortunato nell’ultima stagione: durante il match contro la Fiorentina allo Stadio Franchi del dicembre 2016 l’umbro del Sassuolo ha subito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. È tornato a giocare alla penultima giornata di Campionato segnando un gol. Il dg Giovanni Carnevali e gli altri dirigenti sassolesi hanno molta fiducia nel “Magna”: gli hanno prolungato il contratto fino al giugno 2019. Su Magnanelli l’allenatore Bucchi si esprime così: “Per noi è semplicemente un punto fermo”.

 

 

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