L'eliporto dell'ospedale Santo Spirito di Pescara (Italia) è una base vitale per i servizi di emergenza, situata in cima a un parcheggio multipiano per l'accesso diretto al pronto soccorso. Nel 2020, la Asl di Pescara ha intrapreso dei lavori di ristrutturazione per risolvere i danni e garantire una superficie durevole e impermeabile.
L’eliporto dell’ospedale Santo Spirito di Pescara è una delle due basi in Abruzzo destinate alla partenza degli elicotteri di emergenza, insieme a quella dell’Aquila. L’elisuperficie è il lastrico di copertura del sottostante parcheggio multipiano, che consente l’immediato accesso dei pazienti al pronto soccorso. La pista presentava diversi problemi e nel 2020 l’ASL di Pescara ha deciso per il suo rifacimento. Il risultato finale doveva garantire una superficie impermeabile e la cui resistenza fosse idonea ai carichi tipici di una struttura di questo tipo.

Intervenire su una pista di atterraggio

L’area totale di intervento è stata di circa 2.000 m2, di cui 650 m2 destinati a zona di atterraggio. Per l’impermeabilizzazione, i tecnici hanno proposto una serie di prodotti specifici, tra cui la membrana impermeabilizzante a base di poliurea PURTOP, così da realizzare in situ un manto impermeabile continuo. Le operazioni preliminari effettuate per preparare le superfici hanno comportato un trattamento meccanico che eliminasse tracce di sporco, depositi incoerenti o residui di altre lavorazioni. L’intervento è poi proseguito con il presidio impermeabile dei giunti strutturali presenti mediante MAPEBAND TPE, nastro in TPE rinforzato ai bordi con tessuto in poliestere, che è stato posizionato su un primo strato uniforme di circa 1-2 mm dell’adesivo epossidico ADESILEX PG4, facendo attenzione a non creare grinze e a non inglobare bolle d’aria. È stato poi steso un secondo strato di ADESILEX PG4, coprendo completamente le parti laterali del nastro con il nuovo strato. La zona di intervento è stata rasata con una spatola piana e, a prodotto ancora fresco, è stato eseguito uno spolvero a rifiuto di QUARZO 0,5, poi rimosso dopo la reticolazione dell’adesivo. I punti di deflusso delle acque meteoriche superficiali sono stati realizzati con l’ausilio di bocchettoni di scarico in acciaio inox: all’interno dell’alloggiamento dello scarico, su supporto pulito e asciutto, è stato applicato con la tecnica del “fresco su fresco” uno strato uniforme di ADESILEX PG4, su cui è stata eseguita la posa dei bocchettoni, poi ricoperti da un ulteriore strato di adesivo epossidico. Per realizzare un supporto sufficientemente ruvido e favorire l’adesione del prodotto impermeabilizzante, è stato effettuato uno spolvero a rifiuto di QUARZO 0,5, poi rimosso dopo la reticolazione dell’adesivo. In corrispondenza dei raccordi tra superfici orizzontali e verticali è stata realizzata una sguscia di raccordo mediante MAPEFLEX PU 45 FT, sigillante poliuretanico monocomponente.

La fase di impermeabilizzazione

Sulle superfici in calcestruzzo – una volta pulite e preparate e a supporto con umidità inferiore al 4% – si è proceduto alla primerizzazione, applicando il promotore di adesione bicomponente fillerizzato PRIMER SN, a base di resine epossidiche ed esente da solventi. Il prodotto è stato applicato con spatola metallica e con racla liscia per ottenere la totale occlusione delle porosità superficiali del supporto. Sul prodotto ancora fresco è stato poi effettuato uno spolvero a semina con QUARZO 0,5. In corrispondenza di tutti i dettagli metallici, come canaline perimetrali e scossaline, per favorire il successivo aggancio dell'impermeabilizzazione, è stato applicato PRIMER EP RUSTOP dopo adeguata pulizia di tutti gli elementi metallici. Ultimata la preparazione dei supporti, si è proceduto all'impermeabilizzazione degli stessi con la membrana bicomponente a base di poliurea pura, priva di solventi PURTOP 1000. La membrana è stata applicata in maniera continua su tutte le superfici orizzontali e sui risvolti verticali così come all’interno dei bocchettoni di scarico dislocati sulle superfici, in uno spessore minimo di 3 mm nell’area individuata come zona di atterraggio e in uno spessore non inferiore a 2 mm in tutta la superficie rimanente. Grazie alle ottime proprietà di crack-bridging anche a basse temperature, alla capacità di allungamento, alla resistenza alle sollecitazioni meccaniche e alla possibilità di assecondare le irregolarità del supporto, PURTOP 1000 è in grado di garantire uno strato impermeabilizzante elastico, resistente e continuo. Come protezione finale è stata applicata in tre strati la finitura poliuretanica alifatica colorata, resistente all’usura e antiscivolo MAPECOAT PU 20 N.

I dati del cantiere

Elisuperficie Ospedale Santo Spirito, Pescara
Anno di intervento: 2021
Intervento Mapei: fornitura di prodotti per l’impermeabilizzazione della pista di atterraggio per elicotteri
Committente: ASL Pescara
Progetto e Direzione Lavori: ing. Luigi Lauriola
Impresa esecutrice: Resin System Italia (subappalto: Simcor Costruzioni Generali)
Coordinamento Mapei: Andrea Ficca (Mapei SpA)
Linee di prodotto
Prodotti per impermeabilizzare
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