

Interviste
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02/04/2025
EPD per miscele di calcestruzzo: il nuovo servizio di Mapei
Un nuovo servizio per contribuire alla sostenibilità dell'industria delle costruzioni
Mapei lancia un servizio innovativo per i produttori di calcestruzzo, che consente la pubblicazione di Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) per certificare l'impatto ambientale dei conglomerati cementizi. Sfruttando tecnologie innovative come il Cube System e utilizzando il metodo del Life Cycle Assessment (LCA), questo servizio contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio del calcestruzzo, pur mantenendo elevati standard qualitativi.
In linea con il suo impegno per la sostenibilità e il supporto che da sempre offre ai suoi partner, Mapei offre oggi ai produttori di calcestruzzo un nuovo servizio: la possibilità di ottenere la pubblicazione di EPD (Environmental Product Declaration), documenti riconosciuti a livello internazionale, che certificano l’impatto ambientale delle miscele di calcestruzzo.
Quali vantaggi offre questo nuovo servizio ai clienti?
Gianluca Bianchin: Questo è solo l’ultimo di un’ampia gamma di servizi che Mapei mette a disposizione dei suoi clienti per supportarli in tutte le fasi del loro lavoro: dall’assistenza tecnica durante la messa a punto del mix design e la qualifica delle miscele a quella per la progettazione, ad esempio, di lastre di calcestruzzo fibrorinforzato fino alla certificazione dell’impatto ambientale del calcestruzzo realizzato con le tecnologie innovative dell’azienda.
Disporre di EPD per le proprie miscele di calcestruzzo significa, per i clienti, dimostrare in maniera chiara, oggettiva e tangibile il loro impegno per la sostenibilità. Poiché questi documenti sono rilasciati da The International EPD System, un ente terzo riconosciuto a livello internazionale, il loro possesso è un indice reale della determinazione dei produttori di contribuire in maniera efficace a ridurre l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni.
In alcuni casi questo impegno può tradursi anche in un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Sempre più spesso i progettisti richiedono, al momento della selezione dei materiali per un progetto, di dimostrare il contributo che l’utilizzo di una miscela di calcestruzzo può portare al raggiungimento di uno specifico rating di protocolli che certificano la sostenibilità di un edificio. Per il produttore, il possesso di EPD di miscela può aumentare in maniera rilevante la probabilità di essere scelto come fornitore in progetti di questo tipo.
Come può un cliente di Mapei ottenere l’EPD di una miscela di calcestruzzo?
Gianluca Bianchin: Può accedere al servizio di pubblicazione di EPD di miscela rivolgendosi agli specialisti della Linea additivi per calcestruzzo che lo supporteranno in tutte le fasi della messa a punto del mix design della miscela per ridurne l’impatto ambientale, sfruttando i vantaggi offerti da tecnologie innovative come quelle del Cube System.
Cube System è un sistema integrato che permette di risolvere le sfide tecniche delle miscele con cementi a basso contenuto di clinker e/o con aggregati di riciclo, offrendo soluzioni diverse per ogni fase della vita del calcestruzzo: produzione, trasporto e posa in opera. Il contributo del sistema va dalla fornitura di additivi superfluidificanti di nuova generazione e incrementatori di resistenze ad un’assistenza tecnica puntuale durante tutte le fasi del processo produttivo, oltre al calcolo dell’impatto ambientale con un tool specifico. Cube System permette quindi di mantenere standard qualitativi elevati riducendo le emissioni di CO2 delle miscele. Una volta verificate le prestazioni della miscela e la sua conformità alle specifiche di capitolato, il team di specialisti del Corporate Environmental Sustainability di
Mapei esegue lo studio tramite la metodologia Life Cycle Assessment (LCA) sulla miscela verificandone l’impatto ambientale e procedendo alla pubblicazione dell’EPD.

Cube System è un sistema integrato per aiutare i produttori di calcestruzzo a gestire le sfide tecniche associate agli impasti con cementi a basso contenuto di clinker e/o aggregati riciclati.
Cosa si intende per “studio di LCA” e come si arriva alla pubblicazione di EPD relativo alle miscele di calcestruzzo?
Mikaela Decio: L'analisi del ciclo di vita, o Life Cycle Assessment (LCA), è una metodologia utilizzata per valutare l'impatto ambientale complessivo di un prodotto, processo o servizio lungo tutto il suo ciclo di vita, considerando ogni fase, dall'estrazione delle materie prime alla produzione, distribuzione uso, fine vita e smaltimento. Aiuta a identificare le aree in cui si possono ridurre le emissioni, l'uso di risorse e i rifiuti, fornendo una visione chiara e dettagliata dell'impatto ambientale. Per il calcestruzzo lo studio viene effettuato sulle specifiche miscele, raccogliendo dati in ogni fase del processo.
Gli studi LCA permettono di quantificare non solo l’impronta di carbonio del manufatto (le cosiddette emissioni di GHG, responsabili del cambiamento climatico) ma anche altri impatti quali l’eutrofizzazione, lo smog fotochimico e l’impoverimento delle materie prime.
Mapei è l’unica azienda al mondo che può vantare l’offerta di questo servizio. Come si è arrivati a questo traguardo?
Mikaela Decio: Da molti anni Mapei si impegna a rendere più sostenibili i suoi prodotti, le sue strutture e le sue operazioni, garantendo sicurezza agli operatori del settore e agli utilizzatori finali. Lo fa in maniera chiara, misurabile e certificata. Allo sviluppo di soluzioni sostenibili l’azienda dedica una fetta rilevante delle sue attività di ricerca che, negli anni, hanno portato a risultati importanti come l’eliminazione dei solventi e la riduzione dei composti organici volatili (VOC), nelle formule di molti prodotti (un impegno certificato con etichette quali Emicode e Blauer Engel); il lancio della linea di prodotti Zero* che prevede la compensazione delle emissioni residue di CO2 attraverso progetti di riforestazione e tutela della biodiversità; la pubblicazione di EPD specifiche per i prodotti di alta gamma (oltre 300) e di un Rapporto di Sostenibilità che da due anni si riferisce alle operazioni del Gruppo su scala mondiale. L’impegno verso la sostenibilità si traduce nell’ottenimento di certificazioni come la ISO 14001 per le strutture in cui opera e la mitigazione degli impatti ambientali delle sue attività. Negli ultimi anni Mapei ha investito consistentemente nell’efficientamento energetico delle sue strutture produttive dotandoli di impianti di tipo fotovoltaico o di cogenerazione e trigenerazione.
L’azienda mette a disposizione materiali e tecnologie innovative che permettono di ottimizzare i processi produttivi, ridurre l’uso di materie prime vergini, allungare la vita utile delle costruzioni (riducendo dunque la necessità di costruire ex novo) e utilizzare residui di varie lavorazioni all’interno di nuovi cicli produttivi. Questo vale anche per l’industria del calcestruzzo: la possibilità di ottenere EPD delle miscele è quindi solo uno degli ultimi “passi” di Mapei sulla strada della sostenibilità, al servizio dei produttori che condividono questo impegno.
Quali altre soluzioni offre Mapei ai produttori di calcestruzzo che vogliano ridurre le emissioni di CO2 delle loro miscele?
Gianluca Bianchin: Mapei mette a disposizione un sistema integrato, il Cube System, che permette di mantenere elevati gli standard e le prestazioni del calcestruzzo riducendo l’impatto ambientale. Di questa offerta, oltre ad additivi superfluidificanti, fanno parte anche acceleranti, come Mapecube 1 (che permette di ottimizzare i tempi di scassero e i cicli di produzione negli impianti di prefabbricazione) e incrementatori di resistenze (fino al 20% a parità di mix design) come Mapecube 60. Inoltre, le soluzioni di Cube System interagiscono sinergicamente con quelle della linea Re-Con che permettono di riutilizzare gli scarti del calcestruzzo reso, aggregati di riciclo e acque di lavaggio delle betoniere, oltre ad impiegare sabbie di bassa qualità all’interno di nuove miscele di calcestruzzo senza comprometterne le prestazioni finali.
Un altro contributo alla sostenibilità della filiera viene dalla gamma di fibre utilizzate per il rinforzo del calcestruzzo: in particolare, le fibre strutturali polimeriche della gamma Mapefibre, oltre a migliorare le caratteristiche prestazionali dei calcestruzzi, permettono di ridurre o eliminare l’utilizzo di armature metalliche sia per realizzare pavimenti industriali sia per produrre elementi prefabbricati, contribuendo concretamente alla riduzione dell’impatto ambientale.
La parola chiave: EPD
Environmental Product Declaration (EPD) è una dichiarazione ambientale di tipo III: un documento certificato che fornisce informazioni trasparenti, comparabili e affidabili sull'impatto ambientale di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita. Redatta secondo norme internazionali, l'emissione di una EPD tiene conto di una serie di fattori come l'energia consumata, le emissioni di CO2, l'uso delle risorse naturali e la produzione di rifiuti. Uno strumento importante per aziende e consumatori che desiderano valutare l’impatto ambientale dei prodotti e prendere decisioni informate.
*Le emissioni di CO2 misurate lungo il ciclo di vita dei prodotti della linea Zero per l’anno 2025 tramite la metodologia LCA, verificate e certificate con le EPD, sono compensate con l’acquisto di crediti di carbonio certificati per supportare progetti di protezione delle foreste. Un impegno per il pianeta, le persone e la biodiversità. Per maggiori dettagli sul calcolo delle emissioni e sui progetti di mitigazione climatica, finanziati tramite i crediti di carbonio certificati, clicca clicca qui.