autore
Mikaela Decio
Environmental Sustainability, Gruppo Mapei
Al via un progetto pilota per il recupero dei sacchi a fine vita.

Imballi sempre più sostenibili

La sostenibilità in Mapei non si declina solamente sul grande lavoro che la Ricerca&Sviluppo sta svolgendo per ottimizzare prodotti sempre più a bassi impatti ambientali – mantenendo elevate qualità e durabilità – ma si spinge anche sugli imballi dei prodotti stessi.
Negli ultimi anni abbiamo lavorato per sostituire la plastica vergine con plastica riciclata, come nella linea delle pitture, tutte in secchi certificati con il marchio ecologico “plastica seconda vita”. In ottica di circolarità, inoltre, sono in atto numerosi studi sul fine vita dei nostri prodotti e dei packaging.
Da qualche anno tutti i packaging multistrato (carta/cartene/carta) dei prodotti in polvere sono stati sottoposti ad analisi per mezzo della norma UNI 11743 e a verifica di effettiva riciclabilità per mezzo del sistema di valutazione Aticelca 501 (Associazione Tecnica Italiana per la Cellulosa e la Carta).  
La norma UNI analizza sia parametri di processo (spappolamento, scarto grossolano, fiocchi e contenuto di particelle adesive inferiori a 2,0 mm) sia di qualità del prodotto (formazione del foglio e disomogeneità ottiche).
Seguendo quindi la norma, si riproduce il trattamento degli imballi di carta come in una cartiera: il risultato ottenuto viene quindi valutato per assicurarsi che ogni aspetto del packaging a fine vita (cioè svuotato della polvere contenuta) sia compatibile con gli attuali processi di riciclo e assicuri una resa sufficiente in termini di fibre recuperate utili a produrre nuova carta.

Gli imballi, raccolti nei distributori aderenti al ConsorzioREC, sono smistati nei centri di raccoltae destinati alla cartiera per il riciclo
Gli imballi, raccolti nei distributori aderenti al ConsorzioREC, sono smistati nei centri di raccoltae destinati alla cartiera per il riciclo

Un virtuoso esempio di circolarità

Tutti i nostri imballi multistrato sono risultati secondo la classificazione Aticelca di classe A e B, ovvero “riciclabili con la carta”, dimostrando una resa in termini di fibre rispettivamente fino al 90% e fino all’80%, oltre a un apporto molto ridotto di colle e altre sostanze che possono disturbare il riciclo.
Purtroppo, queste tipologie di imballi a oggi non vengono recuperati e, per questa ragione, l’industria cartaria perde molte tonnellate di materiale che potrebbe essere riciclato per dare vita a nuovi packaging e nuovi manufatti di carta. I sacchi multistrato, infatti, raramente vengono conferiti nella giusta modalità: molto spesso infatti sono conferiti con il materiale indifferenziato. Dopo essere stati contattati quindi da una delle cartiere più virtuose del nord Italia, la Cartiere SACI, abbiamo iniziato a cercare un modo per recuperare gli imballi classificati riciclabili.
La sfida si è rivelata da subito una strada in salita: era necessario trovare un terzo attore in grado di fare da centro di raccolta per gli imballi: grazie quindi alla collaborazione di più dipartimenti di Mapei, ovvero la parte commerciale, l’ufficio acquisti, la Ricerca&Sviluppo e il settore packaging, siamo riusciti a trovare una soluzione.
Abbiamo quindi aderito al Consorzio REC (Recupero Edilizia Circolare), un progetto di Federcomated (Federazione Nazionale Commercianti Materiale Edile), di cui Francesco Freri (4Bild) è il presidente e uno dei consiglieri è Emanuele Della Pasqua, CEO di Vaga (consociata del Gruppo Mapei): si tratta del primo Consorzio dei rivenditori di materiali per l’edilizia per la raccolta dei rifiuti da Costruzione e Demolizione (C&D).
Il Consorzio REC raccoglie i centri vendita di materiali per l’edilizia che vogliono promuovere l’attività di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione. I rivenditori consorziati possono allestire delle aree dedicate, denominate Centri Preliminari alla Raccolta (CPR), nelle quali raggruppare i rifiuti C&D secondo procedure semplificate del ‘’deposito temporaneo”: questo permette di non perdere questi rifiuti (che sono tra i più abbondanti in Europa), ma di recuperarli in ottica di circolarità. Inoltre, questa iniziativa permette a numerosi clienti dei distributori di risparmiare anche km con i loro camion, portando beneficio all’ambiente.
Come per i rifiuti da costruzione e demolizione, abbiamo pensato di applicare la stessa modalità di raccolta per gli imballi multistrato a fine vita. Tali imballi, recuperati nei distributori facente parte del Consorzio REC, verranno poi smistati in centri di raccolta e infine destinati alla cartiera che potrà riciclarli.
Stiamo quindi lanciando, grazie a una cooperazione lungo tutta la filiera che vede coinvolti Consorzio REC, Cartiere SACI, Assocarta, Comieco, Assografici e Gipsac (Gruppo Italiano Produttori Sacchi Carta) un progetto pilota per il recupero degli imballi a fine vita: “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro!”.
Una volta lanciato il progetto, monitoreremo le quantità di imballi destinati al riciclo: la speranza è quella di poter estendere questo virtuoso esempio di circolarità e di collaborazione nella filiera su tutto il territorio nazionale, per aumentare la quantità di carta destinata a riciclo.

Un premio per l’Ecodesign degli imballaggi

Per il quarto anno consecutivo Mapei è stata premiata nell’ambito del concorso Ecopack, il Bando CONAI per l’ecodesign che dal 2014 assegna dei riconoscimenti alle aziende italiane che hanno rivisto i loro imballaggi per renderli più sostenibili e ridurne l’impatto sull’ambiente.

Mapei ha partecipato al bando presentando due best practice:

  • Sostituzione dei fogli per l’imballaggio dei pallet costituiti al 100% dal polimero LDPE vergine, con fogli costituiti da 40% LDPE e 60% PCR (plastica seconda vita).   
  • Sostituzione della composizione dell’otre delle IBC per i prodotti liquidi in polietilene vergine HDPE 100% con otre in polietilene riciclato al 30%.

La candidatura di Mapei, insieme a quella delle altre aziende, è stata analizzata attraverso l’EcoTool CONAI, che permette di calcolare, grazie a un’analisi semplificata dell’intero ciclo di vita, gli effetti delle azioni di ecodesign attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio idrico, energetico e di riduzione delle emissioni di CO₂. 

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Mikaela Decio
Environmental Sustainability, Gruppo Mapei
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