C’è anche Giandomenico Basso nel Campionato italiano Assoluto Rally 2024. Il quattro volte campione italiano partecipa al CIAR a bordo della nuova Yaris GR del team Toyota Gazoo Racing Italy, con Mapei Top Sponsor. Intervistato da Realtà Mapei Magazine, Basso racconta la sua carriera e le sue aspettative per il futuro, l’avventura con Toyota, la partnership con Mapei e molto altro.

È in corso la stagione 2024 del Campionato Italiano Assoluto Rally, dove quest’anno c’è anche Toyota protagonista con la nuovissima Yaris GR del team Toyota Gazoo Racing Italy. Mapei ha scelto di supportare quest’avventura, diventando Top Sponsor della squadra e rafforzando il legame tra due realtà che condividono l’impegno per l’innovazione, la sostenibilità e l'eccellenza. Realtà Mapei Magazine è stata ospite a Verona di Toyota e ha avuto l’opportunità di intervistare Giandomenico Basso, campione italiano ed europeo di rally, pilota scelto per portare su strada la nuovissima Yaris GR brandizzata Mapei. Basso ci racconta la sua passione per il rally, il significato di gareggiare con Toyota e Mapei, le sue aspettative per il futuro e molto altro.

Come è nata la tua passione per le corse?

Giandomenico Basso: La mia passione per le corse è nata grazie ai miei genitori, soprattutto mio papà, che amava il rally e la Formula Uno. Poi la vicinanza a una prova speciale del Rally della Marca Trevigiana, gara che ora organizzo, ci ha portato più nei rally che nella pista. Quindi, una passione che arriva dai genitori.

Dopo tante vittorie tra Rally italiano ed europeo, cosa ti spinge ad andare avanti ancora?

Giandomenico Basso: La cosa che mi spinge è che probabilmente non ne ho vinti a sufficienza e vorrei aggiungere ancora qualcosina. Abbiamo vinto, come hai detto, parecchi campionati italiani ed europei, però lo stimolo c'è sempre. Sono sempre stato competitivo, anche quando fin da piccolo giocavo a tennis, a calcio, andavo in bicicletta. Quando perdevo soffrivo molto. Mi piace vincere e continuerò a farlo finché il fisico mi supporterà.
Mi piace vincere e continuerò a farlo
finché il fisico mi supporterà.

Nuovo anno, nuova avventura con Toyota. Come ti stai trovando? 

Giandomenico Basso: è un’avventura che è stato, diciamo, un primo amore. A Montecarlo, quando ho visto la vettura, la Yaris, che allora era solo un “manichino”, mi sono detto che mi sarebbe piaciuto molto guidarla. Poi Toyota è arrivata in Italia e abbiamo cominciato a parlarci. Ci siamo capiti quasi fin da subito perché da ambo le parti c'era l'intenzione di trovare la soluzione per correre assieme. La macchina mi piaceva molto, quindi non vedevo l'ora di iniziare.

È arrivato anche un nuovo sponsor che è Mapei, simbolo dell'industria italiana. Com'è gareggiare con un partner così importante?

Giandomenico Basso: Sicuramente è motivo di orgoglio per me. Ho sempre guardato tutte le cose che faceva Mapei nel mondo dello sport e li seguivo già da tempo. Portarli quindi con me in macchina, nelle gare che facciamo, è davvero entusiasmante.
Ho sempre guardato tutte le cose che faceva Mapei nel mondo dello sport e li seguivo già da tempo. Portarli quindi con me in macchina, nelle gare che facciamo, è davvero entusiasmante.

Tu sei un atleta “strano”, sei un pilota. Come è la giornata tipo di un pilota?

Giandomenico Basso: Io ho una vita un po' diversa, forse, dagli altri sportivi. Sono un autodidatta, soprattutto negli allenamenti. Non ho una persona che mi segue, ascolto il mio corpo e quindi vedo di cosa ho bisogno. Generalmente, ci sono tante cose da fare e non solo le gare. C'è la preparazione dei test assieme alla squadra, relazionarsi con gli sponsor, fare allenamenti. Inoltre, organizzo una gara, il Rally della Marca Trevigiana, e ho realizzato il Bettega Tribute. Quindi, ho parecchie cose da fare.

Hai già pensato a cosa fare dopo aver smesso di fare il pilota?

Giandomenico Basso: Non lo so ancora. Se devo essere sincero non vedo ancora vicino il momento di smettere. Sto già seguendo dei piloti e quindi quello potrebbe essere interessante per me. Continuerò a organizzare la gara di casa mia e farò dei corsi con delle scuole. Quindi probabilmente rimarrò nell'ambito.

Se quest'anno non dovesse arrivare il titolo, sarebbe un fallimento?

Giandomenico Basso: La vettura è al debutto quest'anno. Stiamo cercando di fare dei test assieme alla squadra per adattare l’auto a ogni singola gara, perché ogni competizione ha la sua tipologia e richiede un assetto diverso. Quindi, credo che quello che stiamo facendo e faremo sia già un successo, perché è una vettura nuova, come la squadra. Qualsiasi cosa otterremo a fine anno sarà comunque un ottimo risultato.
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Mapei-Toyota: intervista a Giandomenico Basso
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