I primi 80 anni di Mapei all’insegna della cultura e della musica
Il ritorno del Maestro Riccardo muti al Teatro alla Scala con un concerto sostenuto da Mapei.
Sono iniziati con un trionfale concerto al Teatro alla Scala di Milano, il 21 gennaio scorso, i festeggiamenti per celebrare l’importante traguardo raggiunto da Mapei nel 2017: 80 anni di esperienza da leader nel mondo dell’edilizia. Per sottolineare il suo legame con il mondo della cultura e della grande musica, Mapei ha sostenuto il concerto della Chicago Symphony Orchestra, in occasione del ritorno del Maestro Riccardo Muti alla Scala. Un evento memorabile al quale hanno partecipato oltre 300 ospiti speciali dell’azienda, che si sono stretti intorno a Giorgio Squinzi e alla sua famiglia per confermare ancora una volta come i successi raggiunti in tutto il mondo da Mapei nascano dalla ferma convinzione del suo fondatore, Rodolfo Squinzi, che “il lavoro non possa mai essere separato dall’arte e dalla passione”.
Nata a Milano, nel 1937 - quando a dirigere l’Orchestra del Teatro scaligero, c’era la bacchetta di Victor de Sabata e tra le cantanti spiccava Mafalda Favero - Mapei è diventata negli anni un riferimento a livello mondiale nel settore dei prodotti chimici per l’edilizia. Una grande storia, nella quale spicca una costante tensione alla ricerca e innovazione. Mapei è oggi partner di progettisti, imprese, applicatori e committenti, per la realizzazione di cantieri prestigiosi e progetti ecosostenibili, grazie alla qualità dei suoi prodotti e delle sue tecnologie. In tutti questi anni di crescita a livello globale, il legame tra Mapei e il Teatro alla Scala si è rafforzato.
Socio Fondatore del Teatro alla Scala dal 2008, Mapei ha sostenuto nel corso di questi anni concerti ed eventi culturali, molti dei quali dedicati alla ricerca scientifica e alla beneficenza. Tra questi quelli organizzati dalla Fondazione Negri Weizmann per la ricerca contro le malattie, dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori), dalla Sezione femminile della Croce Rossa Italiana e dalla Fondazione Francesca Rava, che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. A conferma dell’impegno di Mapei con il Teatro alla Scala, dal 2016 Giorgio Squinzi, Amministratore Unico dell’azienda, è entrato a far parte del CdA del Teatro alla Scala.
UN GRANDE MAESTRO PER DUE GRANDI CONCERTI
Celebrare anniversari ed eventi scientifici con la grande musica è una tradizione consolidata sia per Mapei sia per il Gruppo Bracco, la storica impresa milanese leader mondiale nella diagnostica per immagini, che festeggia quest’anno i 90 anni di storia e di successi. Così il passaggio alla Scala della tournée europea della Chicago Symphony Orchestra diretta dal Maestro Riccardo Muti, con il concerto di venerdì 20 gennaio, è sembrata l’occasione giusta per avviare i festeggiamenti del novantesimo anniversario dell’azienda fondata da Elio Bracco nel lontano 1927. Il giorno dopo, il secondo concerto diretto dal Maestro Muti ha visto invece protagonista Mapei come sostenitrice per celebrare il suo ottantesimo anniversario. I due programmi del 20 e 21 gennaio rappresentano il primo ritorno al Piermarini del Maestro Muti, che del Teatro è stato Direttore Musicale dal 1986 al 2005, dopo il concerto del 2 maggio 2005 con i Wiener Philharmoniker. Per la Chicago Symphony, di cui Riccardo Muti ha assunto la direzione nel 2010 e che è considerata tra le migliori orchestre internazionali, si tratta della terza presenza alla Scala dopo i concerti diretti da Sir Georg Solti per la Stagione Sinfonica nel 1971 e nel 1981. Il Sovrintendente Alexander Pereira ha dichiarato: “dalla prima conferenza stampa come Sovrintendente ho sottolineato, insieme a Riccardo Chailly, la necessità che alla Scala dirigano regolarmente i maggiori direttori del mondo, e in particolare quelli che alla storia del Teatro hanno dato un contributo artistico straordinario. Dopo la mostra per i suoi 75 anni, questi due concerti di Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra sono un momento atteso dalla città e da tutti gli amanti della musica”.
UNA SERATA SPECIALE IN STILE MAPEI
Era un pubblico da 7 dicembre quello venuto alla Scala per il secondo concerto di Riccardo Muti con la Chicago Symphony. A far festa intorno a Giorgio Squinzi e alla loro grande famiglia, tantissimi amici di Mapei che non hanno voluto mancare a un avvenimento così importante per Milano e per la storia di Mapei. Fra i presenti in sala, l’ex sindaco Gabriele Albertini, Diana Bracco, l’ex premier Romano Prodi con la moglie, l’economista Alberto Quadrio Curzio e le archistar Renzo Piano e Mario Botta.
Con Ferruccio de Bortoli, presenti anche molti direttori di testate giornalistiche italiane come Maurizio Belpietro, Giancarlo Mazzucca e Antonio Calabrò ed esponenti del mondo dell’economia e della finanza. In palco, con il sovrintendente Alexander Pereira erano seduti invece il direttore d’orchestra Zubin Metha e l’attore Gerard Depardieu.
Molti anche i rappresentanti del mondo della ricerca medica e scientifica, dell’economia e della finanza. Musica ricercata e d’effetto quella scelta da Muti ed eseguita dalla sua potente orchestra: la “Konzertmusik op. 50” per archi e ottoni di Paul Hindemith, “In the South (Alassio)” di Edward Elgar e “Una notte sul Monte Calvo” e “Quadri da un'esposizione” di Modest Musorgskij, questi ultimi nella celebre orchestrazione di Maurice Ravel.
Un programma che gli ospiti Mapei e tutto il pubblico presente in sala hanno apprezzato moltissimo, tributando al Maestro cinque minuti di applausi e una pioggia di rose gialle. Dopo il bis con l’ouverture verdiana di “Vespri siciliani”, un’emozionante standing ovation ha chiuso questa serata davvero speciale.
Un grido dalle gallerie, “Ci manca!”, ha salutato il Maestro che dal palco ha annunciato: “per l'orchestra venire in questo teatro storico e meraviglioso è stato un momento magico, per questo speriamo di ritornare…”. “Nel 2020!” ha esclamato a sorpresa il sovrintendente Pereira dal proscenio. ”Abbiamo passato due giornate meravigliose e torneremo”, ha risposto Muti. “Non posso dimenticare che nel bene e nel male ho passato qui vent'anni con un’adorazione per tutto ciò che questo teatro rappresenta…”.
La conclusione dell’intensa due-giorni che ha segnato lo storico ritorno del Maestro nel teatro milanese, dopo dodici anni di assenza, è partita con la scioltezza di una serata “normale”, come per un flash back di qualche decennio. Una “normalità” che, forse anche per quel clima di familiarità che contraddistingue gli incontri e gli avvenimenti organizzati da Mapei, ha coinvolto anche Riccardo Muti che, al termine della serata, si è simpaticamente intrattenuto con tutti gli ospiti dell’azienda nel foyer del teatro. Un filo che non sembra essersi mai spezzato è quello che lega Muti alla Scala.
Un rapporto forte come quello che lega Mapei a Milano e alla Scala e come quello che unisce, in un unico e musicale sentire, tutti gli uomini e le donne di Mapei che in ottant’anni di storia l’hanno resa grande.