Stefano Deri
Corporate Product Manager Linea Finiture
Lanciati sul mercato nuovi prodotti e formati, con formulazioni e packaging più sostenibili

Mapei presenta a Cersaie 2022 diverse novità riguardanti la gamma delle idropitture: perché questo rinnovo?

Il mercato delle pitture murali da interno in Italia rappresenta circa il 40% dell’intero mercato delle vernici destinate all’edilizia. Nonostante questi numeri – diverse centinaia di milioni di euro all’anno – Mapei non ha mai avuto un ruolo importante in questa famiglia prodotti in quanto storicamente più focalizzata su prodotti tecnici per esterno, su prodotti elastomerici, anti-carbonatazione o isolamento termico a cappotto. Questa scelta strategica ha posizionato Mapei come brand di assoluto rilievo nel mondo professionale per la facciata con crescite annuali costanti fin da quando è stata introdotta sul mercato la linea finiture. Per sostenere questa crescita è diventato necessario continuare ad allargare la gamma prodotti e quest’anno abbiamo deciso di intervenire sulla linea prodotti da interno, ottimizzando e migliorando le idropitture esistenti a catalogo.

Quali sono le caratteristiche e i punti di forza dei nuovi Dursilite Igea e Dursilite Gypsos?

I nuovi prodotti sono legati a due tendenze ben chiare sul mercato e che rispondono a precise esigenze della committenza. Da una parte la necessità di prodotti in grado di contrastare la formazione di muffe, dall’altra di offrire soluzioni a tendenze costruttive che vedono sempre più importante il ruolo del secco. Entrambi i due prodotti sono infatti additivati di un componente che contrasta la formazione di muffe sulle pareti, esigenza sempre più presente negli edifici moderni o ristrutturati con infissi a taglio termico. La grande efficienza degli infissi moderni, in termini di tenuta all’aria, riduce infatti lo scambio con l’esterno con conseguente accumulo di vapore acqueo all’interno delle abitazioni e conseguente formazione di muffe sui muri. Anche la maggiore presenza delle persone all’interno delle abitazioni legata agli effetti della pandemia (smart working, lezioni a distanza) ha portato a un aumento delle ore vissute all’interno e, di conseguenza, a un aumento della formazione di vapore acqueo. Sia IGEA, sia GYPSOS sono formulate con la tecnologia proprietaria BioBlock sviluppata da Mapei, studiata per contrastare efficacemente questi effetti indesiderati e mantenere il muro pulito molto più a lungo. Una seconda tendenza sul mercato è il ricorso crescente a sistemi costruttivi a secco e l’ampio ricorso di pannelli in cartongesso. In questo caso, Gypsos è stata appositamente formulata per semplificare l’applicazione su cartongesso con un grande potere mascherante e la possibilità, in molti casi, di verniciare direttamente il supporto senza particolari necessità di preparazione del fondo. Nel caso di Gypsos inoltre è possibile riprodurre con il sistema tintometrico ColorMap® tutta le collezioni colori Mapei e formulare tinte personalizzate.

 

A chi è rivolto il nuovo formato da 1 litro?

La scelta di introdurre il formato da 1 litro è legata a due esigenze: in primis fornire uno strumento per creare campioni colore, in modo da aiutare la scelta cromatica e ottimizzare gli accostamenti di colori diversi. Il quantitativo limitato consente di fare prove colore senza costi eccessivi e soprattutto senza inutili sprechi di materiale. Il secondo motivo è principalmente decorativo: il piccolo formato consente di creare piacevoli effetti all’interno di una stanza, accostando tra loro diversi colori o sfumature di una stessa palette. In questo caso si ottengono piacevolissimi effetti cromatici intervenendo su superfici limitate come nicchie o pareti e il piccolo formato consente la realizzazione solo del quantitativo necessario per il proprio progetto.

 

Anche per gli smalti Mapecoat Act ci sono delle novità, con l’introduzione di Mapecoat ACT Satin e Mapecoat ACT Matt. Quali sono i campi di applicazione di questi prodotti?

La gamma Mapecoat Act è presente in gamma Mapei da diversi anni. Si tratta di una famiglia prodotto top di gamma con eccezionali caratteristiche in termini di lavabilità e smacchiabilità, oltre che di resistenza a muffe, virus e batteri. La famiglia Mapecoat Act si sviluppava in due prodotti distinti, uno per ambienti sanitari e uno per ambienti alimentari, entrambi con le relative certificazioni in linea con la normativa vigente e al protocollo HACCP. Abbiamo ritenuto utile unificare le due formulazioni in un unico prodotto così da aiutare il rivenditore a limitare gli articoli in stock. Contestualmente, abbiamo recepito le richieste del mercato che chiedeva un prodotto più opaco rispetto alla iniziale versione satinata affiancando quindi alla versione SATIN una nuova versione MATT con analoghe caratteristiche tecniche.

 

A livello di prodotto e di imballo, quale attenzione è stata data al tema della sostenibilità?

La sostenibilità, insieme all’innovazione, sono i due driver principali di Mapei e le idropitture non fanno eccezione. Nella formulazione dei prodotti si è scelto di non utilizzare componenti pericolosi per l’ambiente e la salute umana, mantenendo alte performance nonostante una legislazione sempre più stringente.  Le formulazioni sono state ottimizzate per minimizzare le emissioni di componenti organici volatili (COV) raggiungendo la classe più elevata A+ della classificazione francese, che garantisce una buona qualità dell’aria che respira sia l’applicatore professionale che gli utilizzatori finali, assicurando un elevato benessere abitativo.

Inoltre, gli impatti ambientali dei nostri prodotti sono stati calcolati con la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), per progettare idropitture sempre più sostenibili. Gli impatti vengono dichiarati nelle EPD (Environmental Product Declaration), documenti ambientali certificati conto terzi.

Mapei ha già revisionato la documentazione tecnica recependo l’aggiornamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 agosto 2022, di imminente entrata in vigore, in merito ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’edilizia. L’attenzione alla sostenibilità non si è limitata alle formulazioni, ma ha coinvolto anche il packaging. Anche in questo caso, è stato scelto di ricorrere a imballi riciclati, certificati dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche Riciclate (IPPR): tutti gli imballi esibiscono il marchio Plastica Seconda Vita che rende riconoscibili i materiali e i manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici, il cui disciplinare è riconosciuto da Accredia.

Stefano Deri
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