L'evento “Infrastrutture e Futuro” ha riunito più di 150 partecipanti e 30 relatori presso la sede di Mapei a Milano. Il corso organizzato da Mapei Academy ha esplorato protocolli di sostenibilità, ciclo di vita delle opere, impiego di materiali riciclati e a ridotto impatto ambientale, soluzioni per la manutenzione di strade, ponti, viadotti e gallerie, mettendo in luce la necessità di sostenere il processo che veda la presenza di cantieri sostenibili e innovativi per la costruzione e la riqualificazione delle grandi opere ingegneristiche che stanno trasformando lo scenario infrastrutturale del paese.
Oltre 150 partecipanti tra tecnici delle grandi imprese di costruzioni, direttori lavori, progettisti e committenti di grandi opere, produttori di cemento e calcestruzzo, consulenti e Tecnici. 30 relatori, tra professori universitari, delegati di Associazioni di categoria e Professionisti del settore delle infrastrutture.
Tre giornate dal programma intenso e di altissimo valore, con relazioni sui temi più “caldi” del momento: dai protocolli di sostenibilità al ciclo di vita delle opere. Dalla produzione di calcestruzzi a ridotto impatto ambientale all’uso delle fibre polimeriche e aggregati riciclati. Dalle soluzioni sostenibili per i manti stradali a quelle per la manutenzione delle gallerie. Dagli innovativi sistemi per il ripristino del calcestruzzo alle nove tecnologie per il rinforzo delle opere d’arte. Tanto know-how, tanta condivisione e tanta formazione.
Questo è stato, in breve, il convegno “Infrastrutture e futuro” che, presso la sede di Mapei a Milano tra il 19 e il 21 novembre, ha messo in evidenza la necessità, e le relative sfide, di garantire cantieri sostenibili e innovativi per le grandi opere italiane. Si tratta di uno degli eventi di “alta formazione” organizzato da Mapei Academy per offrire ai suoi partner di lavoro l’opportunità di innalzare l’asticella delle loro competenze grazie anche a relatori di altissimo livello.
Sostenibilità (non greenwashing) nei grandi cantieri: protocolli e ciclo di vita
L’evento è iniziato nel pomeriggio di martedì 19 novembre con i saluti del coordinatore dei lavori e Specialista di Linea Additivi per Calcestruzzo di Mapei Carlo Vitulli. Marco Squinzi, CEO di Mapei, ha preso la parola per sottolineare come, per garantire elevati livelli di sostenibilità, la durabilità delle opere sia un principio fondamentale da tener presente quando si progettano, realizzano e rinnovano grandi opere.
L’impegno di Mapei in sostenibilità è considerevole e ad ampio spettro, come ha spiegato Mikaela Decio, Corporate Sustainability Manager, illustrando i vari ambiti in cui l’azienda si impegna a ridurre l’impronta di carbonio: dalla formulazione alla produzione e al riciclo, dalla conformità ai protocolli alle certificazioni ed alla compensazione di CO2. Il contributo di Mapei alla progettazione di infrastrutture più sostenibili è stato al centro anche dell’intervento di Alessandra Buoso, Corporate Specifier Manager di Mapei, che ha offerto consigli pratici su come migliorare i progetti, attraverso l’uso di soluzioni Mapei, per soddisfare le possibili richieste per i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Poiché fosse chiaro come i CAM e i protocolli LEED possono guidare i processi di progettazione e costruzione in ottica di sostenibilità delle infrastrutture è intervenuta Stefania Striato (Green Building Council Italia). Marco Francini (AIS, Associazione Infrastrutture Sostenibili) ed Elisabetta Palumbo (Università di Bergamo) hanno evidenziato l’importanza di adottare la metodologia LCA o Life Cycle Assessment per garantire un ridotto impatto ambientale dei progetti infrastrutturali nell’intero ciclo di vita e, in particolare, nel momento della progettazione.
Lorenzo Orsenigo (AIS) ha invece parlato di come viene misurata la sostenibilità delle grandi opere infrastrutturali italiane adottando, ad esempio, protocolli come Envision che tengono conto di moltissimi parametri in vari ambiti, compresa l’analisi di resilienza e climate change.
Innovazione nei materiali da costruzione e nelle tecniche di manutenzione
La seconda giornata, mercoledì 20 novembre, si è aperta con un focus sui materiali più comunemente usati per la costruzione delle infrastrutture, cominciando dal protagonista indiscusso: il calcestruzzo. Il Prof. Luigi Coppola, Presidente dell’Italy Chapter di ACI (American Concrete Institute), ha parlato delle ultime innovazioni, ricerche e metodologie per realizzare miscele a ridotta impronta di CO2, mostrando come la normativa italiana e le nuove tecnologie stiano contribuendo a rendere il settore infrastrutturale più virtuoso nonostante i suoi operatori fatichino ancora a investire nella durabilità delle opere.
A questo obiettivo contribuisce concretamente Mapei, ad esempio con lo sviluppo di additivi superfluidificanti che permettono di ottenere ottime prestazioni anche da miscele realizzate con cementi a basso contenuto di clinker e per la realizzazione di calcestruzzi con un lungo mantenimento della lavorabilità anche in condizioni di temperature elevate: questo il tema della presentazione di Paolo Fornoni (Laboratorio Ricerca & Sviluppo di Mapei).
L’uso di
aggregati riciclati e di fibre polimeriche nelle miscele è stato al centro dell’intervento del
Prof. Claudio Mazzotti (Università di Bologna) che ha mostrato il grande potenziale di questi materiali per incrementare la sostenibilità del calcestruzzo, senza necessariamente dover rinunciare a prestazioni meccaniche elevate
. E proprio del riutilizzo degli
aggregati, come quelli derivanti dal calcestruzzo reso e dal lavaggio delle betoniere ha parlato Giorgio Ferrari (Group Leader - HPSS – R&D Mapei) evidenziando i vantaggi della linea di additivi RE-CON per questo tipo di utilizzi.
Innovazione nei materiali da costruzione e nelle tecniche di manutenzione
Anche la rete stradale italiana ha offerto molti spunti di riflessione, in particolare relativamente alle soluzioni sostenibili che possono essere utilizzate per realizzare o rinnovare le pavimentazioni in conglomerato bituminoso. Stefano Ravaioli di SITEB (Strade Italiane e Bitumi) ha mostrato l’elevato potenziale che i materiali riciclati (scorie di acciaieria, sabbie da termovalorizzatori, fresato d’asfalto) possono offrire alla realizzazione di strade dal ridotto impatto ambientale, prevedendo di riuscire a riutilizzare il 90% di fresato d’asfalto nel 2030. A questo obiettivo può attivamente contribuire Mapei che alle pavimentazioni bituminose dedica una specifica linea di prodotto, le cui tecnologie (come gli additivi liquidi rigeneranti) permettono di utilizzare il fresato d’asfalto perché sono in grado di rigenerare il bitume ossidato, come ha spiegato Gilberto Del Zoppo, Corporate R&D Group Leader – Road Engineering, Mapei.
La seconda parte della giornata è stata dedicata alla manutenzione delle opere fuori terra, partendo dai materiali innovativi che Mapei ha sviluppato per gli interventi di ripristino. Come illustrato da Simone Barile (Assistenza tecnica, linea edilizia, Mapei) nuove malte come MAPEGROUT EASY FLOW ZERO sono resistenti ai carichi dinamici e contribuiscono alla durabilità e alla sostenibilità delle infrastrutture. Un altro ambito in cui i prodotti Mapei possono giocare un ruolo decisivo è quello del rinforzo strutturale: Giuseppe Melcangi, Corporate Product Manager per il rinforzo strutturale di Mapei, ha evidenziato i vantaggi dell’uso di materiali compositi a matrice organica (FRP) o inorganica (FRC) per garantire elevate performance e innalzare la vita utile delle opere. Prova concreta del contributo offerto dalle soluzioni Mapei è arrivata dall’intervento di Francesco Fanigliulo (Studio di Ingegneria delle Strutture) che ha illustrato un caso specifico di progettazione di manutenzione sostenibile: quello che ha coinvolto il viadotto Friddizza, in cui l’uso dei materiali compositi dell’azienda, al posto della rete metallica, ha permesso una svolta nell’intervento, garantendo durabilità, elevate performance e bassa invasività.
Il Prof. Achille Rilievi dell’Università di Salerno
ha descritto le verifiche preliminari, i controlli e le prove sulle strutture e i materiali da eseguire in situ come previsto dalle norme, sottolineando l'importanza di una g
estione e di analisi accurate di queste fasi per garantire l’efficacia degli interventi oltre alla sicurezza e alla durabilità delle strutture.
In particolare, l’utilizzo di sistemi di protezione avanzati può avere un impatto decisivo sulla vita utile delle strutture in calcestruzzo come illustrato, al livello teorico e normativo dal Prof. Matteo Gastaldi del Politecnico di Milano, e in maniera più concreta, attraverso esempi di soluzioni offerte da Mapei, da Federico Laino, Corporate Product Line Manager per recupero, ancoraggi e protezione dalla corrosione di Mapei.
Tecnologie per le opere in sotterraneo
La terza giornata del convegno è stata dedicata alle infrastrutture sotterranee. A questo settore Mapei dedica una divisione specifica chiamata UTT (Underground Technology Team) guidata da Enrico Dal Negro, che ha aperto i lavori.
Lapo Baccolini, Gruppo Autostrade per l'Italia, ha dedicato il suo intervento alla strategia di ammodernamento delle gallerie, sottolineando l'importanza di utilizzare le innovazioni tecnologiche negli interventi di manutenzione straordinaria e rinforzo strutturale delle gallerie per ottenere maggiore durabilità e ridurre la necessità di futuri interventi di manutentivi.
Gli esperti della divisione UTT di Mapei sono poi intervenuti ciascuno relativamente a una diversa tipologia di settore. Ogni intervento è stato incentrato sulle tecnologie e i sistemi che Mapei mette a disposizione di progettisti e imprese specializzate per rendere più sostenibili e efficienti la costruzione e il rinnovo dei tunnel: dagli additivi acceleranti e dalle fibre per calcestruzzi proiettati (Davide Michelis) ai sistemi per operazioni di scavo con TBM (Andrea Picchio, Antonio Chianese); dai materiali per impermeabilizzare strutture complesse (Manuel Giamporcaro) ai sistemi da iniezione per il trattamento e il consolidamento del terreno (Alessio Chieregato e Mario Ruggiero).
Tanti e diversi, dunque, i temi trattati in questo evento di alta formazione offerto da Mapei ai professionisti del settore infrastrutturale. Con alcuni comuni denominatori: sostenibilità, durabilità e innovazione. Un convegno che è stata anche una grandissima occasione di confronto e networking, in perfetto stile Mapei Academy.