Autore
Massimo Stefanoni
Building Lab Mapei Spa
Gli additivi per il condizionamento del terreno in EPB combinano al meglio prestazioni tecniche e ambientali.

Un “condizionamento sostenibile”

L’importanza per un avanzamento rapido e sicuro delle macchine TBM di tipo EPB è ben nota a tutti nell’industria del tunnelling a livello globale. Meno noti, o per lo meno al momento molto meno trattati in letteratura, sono gli aspetti legati all’impatto ambientale degli additivi utilizzati per il condizionamento del terreno scavato. Infatti, i prodotti chimici aggiunti al terreno durante lo scavo comportano inevitabilmente un certo grado di impatto sia sulle acque sotterranee sia sul terreno scavato. Anche in piccole concentrazioni, molte sostanze chimiche possono innescare dannosi cambiamenti nella chimica del suolo, ma è anche vero che, nelle quantità generate dai processi di scavo (per scavo di una galleria di 40 km si stima la produzione di 2,5-3,0 milioni m3 di materiale di scavo), anche sostanze che generalmente sono contaminanti minori possono avere un elevato impatto ambientale.

Tale impatto, al pari della prestazione tecnica, è dipendente dalla formulazione chimica degli agenti condizionanti. Nel corso degli anni sono stati sviluppati dei prodotti innovativi.

Un “condizionamento sostenibile” significa:

  • ridurre l’impatto ambientale senza peggiorare le prestazioni dello scavo;
  • evitare la gestione del materiale condizionato come rifiuto;
  • evitare i costi associati allo smaltimento del materiale;
  • riutilizzare il materiale scavato accelerando quindi il trasporto dello stesso al suo sito di dimora finale.
I prodotti chimici aggiunti al terreno durante lo scavo comportano un certo grado di impatto sia sulle acque sotterranee sia sul terreno scavato, che dipende dalla formulazione chimica degli agenti condizionanti.

L’importanza tecnica del condizionamento del terreno

Il condizionamento del terreno rappresenta un “key factor” per un avanzamento della TBM veloce e sicuro, avendo un’influenza significativa sulle prestazioni della TBM  e, più in generale, sul progetto nella sua interezza. Il costo di acquisto degli agenti condizionanti è minimo comparato con il costo totale del progetto, ma il suo impatto è enorme in quanto la qualità di questi prodotti ha una fortissima influenza sulle prestazioni della TBM.

Il prodotto chimico più utilizzato per il condizionamento del terreno è un agente schiumogeno che, miscelato con acqua e aria, genera una schiuma che viene iniettata al fronte di scavo, nella camera della TBM e lungo la coclea di estrazione, dove si miscela con il terreno con l’obbiettivo di “migliorarne” la consistenza. L’effetto che si desidera dalla schiuma dipende dal terreno scavato. In terreni granulari, la schiuma deve “aggregare”, creando una pasta plastica utilizzabile per applicare la pressione EPB al fronte di scavo ed eventualmente per minimizzare il rischio di ingressi “incontrollati” di acqua in camera di scavo. Nel caso di scavo in terreni o formazioni rocciose coesive, come argille o argilloscisti, il condizionamento serve per minimizzare il rischio di intasamento, ossia di adesione del materiale alle parti metalliche della macchina, che può comportare rallentamenti dello scavo o a fermi prolungati con relativi problemi economici e di sicurezza.

Il condizionamento del terreno rappresenta un “key factor” per un avanzamento della TBM veloce e sicuro. Il costo di acquisto degli agenti condizionanti è minimo comparato con il costo totale del progetto, ma il suo impatto è enorme.

La gestione del terreno condizionato

L'aggiunta di un prodotto chimico al terreno durante l’avanzamento con la EPB comporta un certo grado di impatto ambientale, in particolare verso le acque sotterranee, se lo scavo avviene in falda, e verso il terreno estratto (smarino).

A questo proposito, è importante ricordare quali sono i volumi in gioco: ad esempio, una TBM da 10 metri di diametro, estrae circa 100-130 tonnellate di smarino per metro lineare di avanzamento. Come classificare tale materiale (sottoprodotto o rifiuto) e per quanto tempo stoccarlo in cantiere prima del trasporto a dimora finale hanno un impatto enorme sull’intero progetto di scavo.

Da una decina di anni a questa parte, nei cantieri italiani di scavo meccanizzato si pone una particolare attenzione sulla gestione dello smarino condizionato con le schiume. In questi anni le prove ambientali sui terreni condizionati sono state eseguite da organi riconosciuti a livello internazionale quali il Politecnico di Torino, il CNR e l’istituto ecotossicologico Mario Negri che, pur utilizzando approcci differenti tra loro, hanno portato a un risultato simile: lo smarino deve essere temporaneamente stoccato in vasconi di cantiere per un certo periodo, fino a quando l’impatto ambientale portato dall’aggiunta dell’agente condizionante non si annulli o non scenda sotto un certo limite accettato dalle Autorità. Solo in quel momento i vasconi potranno essere liberati e lo smarino potrà essere trasportato al sito di dimora definitiva.

I controlli in corso d’opera necessari per liberare i vasconi di cantiere sono generalmente legati all’eco-tossicità dello smarino e alla presenza, al suo interno, di tensioattivo. Il dimensionamento dei vasconi di cantiere che si esegue in fase progettuale ha quindi un’influenza significativa sul progetto, in quanto la stessa velocità di scavo dipende da questo. Una difficoltà ulteriore sta nel fatto che non sempre, soprattutto se si scava in ambiente urbano, c’è la possibilità fisica di avere vasconi molto capienti. È quindi un dettaglio che può rallentare o addirittura fermare la produzione della TBM.

Da una decina di anni a questa parte, nei cantieri italiani di scavo meccanizzato si pone una particolare attenzione sulla gestione dello smarino condizionato con le schiume.

Un condizionamento del terreno sostenibile

In questo contesto, è evidente l’importanza del tipo di agente condizionante selezionato per lo scavo: l’utilizzo di un prodotto con capacità di rapida degradazione  e con bassi indici di ecotossicità  inevitabilmente comporta una riduzione dei tempi di attesa prima che il terreno all’interno dei vasconi di cantiere raggiunga i requisiti ambientali richiesti.

Per venire incontro all’esigenza di ottimizzare la gestione dello smarino, la ricerca Mapei ha sviluppato gli agenti schiumogeni innovativi della linea POLYFOAMER ECO. Questi prodotti sono caratterizzati da indici di eco-tossicità certificati da laboratori terzi di vari ordini di grandezza inferiore rispetto agli agenti schiumogeni tradizionali.

Prodotti della linea POLYFOAMER ECO, quali POLYFOAMER ECO/100 e POLYFOAMER ECO/100 PLUS sono già stati utilizzati per lo scavo di più di 40 km di gallerie, sia in Italia che all’estero, concretizzando il concetto di “condizionamento sostenibile”. Lo sviluppo di questi prodotti ha migliorato il bilanciamento tra prestazioni tecniche e ambientali, dimostrando che è possibile scavare gallerie in maniera efficiente e al contempo ottimizzare la gestione dello smarino, con notevoli vantaggi economici.

Prodotti con capacità di rapida degradazione e bassi indici di ecotossicità come gli agenti schiumogeni della linea POLYFOAMER ECO comportano una riduzione dei tempi di attesa prima che il terreno all’interno dei vasconi di cantiere raggiunga i requisiti ambientali richiesti.

TBM a contropressione di terra - (Earth Pressure Balance - EPB)

Le TBM di tipo EPB sono macchine per lo scavo meccanizzato di gallerie, tipicamente utilizzate in ambiente urbano e in generale in terreni caratterizzati da medio-bassa permeabilità. L’aggiunta di speciali additivi condizionanti permette di modificare la consistenza del terreno in modo che all'interno della camera di scavo ci sia un materiale di consistenza plastica e soffice, necessaria per l’avanzamento delle macchine EPB.

Tra gli additivi utilizzati i più comuni sono gli agenti schiumogeni, che rendono il terreno idoneo a trasmettere la necessaria pressione verso il fronte di scavo per renderlo stabile e a essere estratto in modo regolare dalla camera di scavo. La pressione all'interno della camera di scavo viene costantemente monitorata in modo da evitare cedimenti del terreno in superficie. Durante la fase di scavo, la pressione necessaria alla stabilità del fronte viene mantenuta regolando la velocità di avanzamento e la velocità di rotazione della coclea.

L’aggiunta di speciali additivi condizionanti permette di modificare la consistenza del terreno in modo che all'interno della camera di scavo ci sia un materiale di consistenza plastica e soffice, necessaria per l’avanzamento di macchine EPB.
Autore
Massimo Stefanoni
Building Lab Mapei Spa
Tag
#infrastrutture
Foto e Video Gallery
gallery
Linee di prodotto
Prodotti per costruzioni in sotterraneo (UTT)
Ti potrebbe interessare anche
Sistemi impermeabilizzanti per gallerie
Prodotti
30/01/2023
Sistemi impermeabilizzanti per gallerie
Il nostro ruolo
di facilitatori degli scavi
Interviste
26/01/2023
Il nostro ruolo di facilitatori degli scavi
Capacità ingegneristiche 
e fantasia: il primato 
del saper fare italiano
Interviste
20/01/2023
Capacità ingegneristiche e fantasia: il primato del saper fare italiano
Linee elettriche nel sottosuolo, Île-de-France (Francia)
Progetti
30/01/2023
Linee elettriche nel sottosuolo, Île-de-France (Francia)
Metropolitana M4 di Milano: le soluzioni Mapei
Progetti
25/01/2023
Metropolitana M4 di Milano: le soluzioni Mapei

Nell'articolo abbiamo parlato di: