La Moschea Nazionale di Masjid Negara
Conosciuta come Masjid Negara, la Moschea Nazionale Malese è stata classificata come Class 1 Heritage Building dalle autorità cittadine ed è un monumento nazionale conosciuto in tutta la Malesia.
Il tetto del luogo di culto, una perla architettonica impreziosita da colori e forme altamente decorative, necessitava di interventi di ripristino. Dopo un attento studio in cantiere, l’Assistenza Tecnica Mapei ha deciso insieme alla Committenza di procedere alla rimozione di parte del supporto esistente e di realizzare il ciclo impermeabilizzante poliuerico PURTOP 1000. Le operazioni di impermeabilizzazione sono poi state seguite dalla posa di mosaico con l’adesivo KERAPOXY, e dalla stuccatura con le soluzioni Mapei per ceramica.
Conosciuta come Masjid Negara (Masjid è un termine arabo che significa “moschea”, mentre Negara significa “nazionale”), la moschea nazionale malese è stata classificata come Class 1 Heritage Building dalle autorità cittadine ed è un monumento nazionale conosciuto in tutta la Malesia.
Nell’agosto del 1957 la Malesia ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna e il primo ministro Tunku Abdul Rahman, per celebrare l’evento, propose di realizzare una moschea nazionale. In Malesia la libertà di culto è sancita dalla costituzione, ma l’Islam è la religione di stato e, come è consuetudine nella maggioranza dei Paesi musulmani, il governo contribuisce direttamente all’edificazione dei luoghi religiosi. Il nuovo governo era inoltre propenso a creare nuovi simboli che potessero unire il Paese e, oltre a dare una spinta ai settori dell’industria e dell’economia, ritenne strategico dare impulso anche al settore architettonico.
LA COPERTURA A STELLA
Inaugurata nel 1965 dopo due anni di lavori, Masjid Negara è stata progettata dall’architetto inglese Howard Ashley e dagli architetti malesi Hisham Albakri e Baharuddin Kassim, che proposero un edificio in stile contemporaneo diverso dalle moschee in stile moresco-moghul tipiche degli edifici religiosi islamici realizzati durante la dominazione britannica.
L’aspetto più significativo dal punto di vista architettonico è la copertura della moschea a forma di stella con 16 punte, di cui 11 rappresentano gli stati malesi (a quell’epoca il Borneo non era ancora parte della federazione) e le altre i 5 pilastri dell’Islam. Il tetto che copre tutto il complesso è caratterizzato invece da file di piccole cupole e di piramidi inizialmente rivestite con tegole rosa, sostituite poi con piastrelle blu quando la moschea fu ristrutturata nel 1987. Le vetrate blu sono di fabbricazione italiana e fuori dalla sala principale si trova il minareto della moschea (altezza 73 m). Dietro il corpo centrale della moschea, che può ospitare fino a 15.000 fedeli, si trova il Makam Pahlawan (Mausoleo degli eroi) che ospita le tombe dei primi ministri malesi.
LA SCELTA DEI SISTEMI MAPEI
Nel 2015, in occasione del Giubileo d’oro della moschea, il governo ha approvato una serie di interventi divenuti necessari per riparare e impermeabilizzare il tetto del complesso religioso, che comprendevano la sostituzione e il riposizionamento delle tessere di mosaico che rivestivano le cupole e le piramidi.
Il Public Works Department incaricato di scegliere i prodotti ha deciso di sottoporre il capitolato ad alcune imprese portandole in visita al cantiere. Mapei ha consigliato l’utilizzo della membrana impermeabilizzante PURTOP 1000 e dell’adesivo KERAPOXY. Questa proposta ha ottenuto parere favorevole da parte del committente.
LE SOLUZIONI PROPOSTE E L’APPLICAZIONE
Le cupole e le piramidi disposte in lunghe file sul tetto del complesso religioso erano state rivestite con due strati di piastrelle, frutto di interventi precedenti. Per effettuare l’intervento di impermeabilizzazione, l’Assistenza Tecnica Mapei ha consigliato di rimuovere il primo strato di piastrelle con un getto a idropressione. Sul sottofondo così preparato è stato applicato PRIMER SN, primer bicomponente a base di resine epossidiche prive di solventi, che è stato miscelato con l’additivo addensante e tissotropizzante ADDITIX PE. Sulla superficie apprettata ancora fresca è stato spolverato QUARZO 30/60*.
Depolverata la superficie, si è proceduto con l’applicazione della membrana poliureica bicomponente PURTOP 1000 (spessore 2 mm) con una spruzzatrice industriale bi-mixer ad alta pressione, con controllo di flusso e di pistola autopulente. La membrana PURTOP 1000 è caratterizzata da una grande resistenza alla lacerazione, è elastica, resistente agli alcali, agli acidi diluiti e ai detergenti ed è immediatamente impermeabile.
Per la posa delle tessere in mosaico (blu per le cupole e grigio per le piramidi che dall’alto formano un effetto cromatico a scacchiera) è stato scelto KERAPOXY, adesivo reattivo, migliorato, resistente a scivolamento, mentre per la stuccatura delle fughe è stata preferita la malta cementizia ad alte prestazioni KERACOLOR FF, scelta nel colore grigio e miscelata con l’additivo polimerico FUGOLASTIC per migliorarne la resistenza all’abrasione e diminuirne la porosità e l’assorbimento di acqua.
Sul tetto si trovano dei riquadri, incassati tra le piramidi e le cupole, che dovevano essere impermeabilizzati perché provocavano problemi di umidità sul soffitto sottostante. Anche in questo caso l’intervento è partito con la rimozione, tramite un getto a idropressione, dell’impermeabilizzazione precedente e la rimozione delle porzioni ammalorate. Queste ultime sono state ripristinate con la malta modificata con polimeri PLANITOP G40 SP (prodotto commercializzato sul mercato malese da Mapei Malaysia). Si è proceduto poi con la stesura a rullo di PRIMER SN spolverato a fresco con QUARZO 30/60*, seguita dall’applicazione a spruzzo di PURTOP 1000 (spessore di 2 mm). L’intervento è terminato con l’applicazione della finitura poliuretanica alifatica bicomponente, a base solvente MAPECOAT PU 15, resistente all’usura e ai raggi ultravioletti.