Mikaela Decio
Corporate Environmental Sustainability Mapei
Dalla collaborazione con Università e Centri di Ricerca la sfida di Mapei alla Circolarità anche in questo settore.

Quando mi è stata presentatala linea Road Engineering non avrei mai pensato di declinare la sostenibilità con i prodotti proposti, eppure da un anno circa a questa parte ci ritroviamo sempre più spesso a lavorare insieme.

Immaginavo infatti l’industria delle strade come quanto di meno “sostenibile” ci potesse essere: assistere alla posa dell’asfalto non porta alla mente subito quanto possa essere “green” questo comparto. Eppure, i colleghi del Road non ci hanno messo molto a convincerci che la circolarità e la sostenibilità potessero andare a braccetto con il loro campo: descrivendoci infatti gli additivi Mapei ACF, che permettono un utilizzo spinto degli strati di usura delle strade, altrimenti destinati alla discarica, in nuovi conglomerati bituminosi. Ci siamo accorti che era necessario valorizzare il marcato impulso di questi nuovi additivi sull’economia circolare.

UNO STUDIO SUI VANTAGGI AMBIENTALI DEGLI ADDITIVI PER CONGLOMERATI BITUMINOSI
Gli additivi Mapei ACF-L1, ACF-L2 e ACF-L3 per il confezionamento di nuovi conglomerati bituminosi permettono infatti di riciclare al loro interno frazioni consistenti di fresato stradale (RAP - Reclaimed Asphalt Pavement), ricostituendo la frazione maltenica persa dal bitume ossidato invecchiato. È chiaro il beneficio ambientale che tali prodotti apportano, evitando la discarica (con un peso ambientale molto elevato) a quella frazione di usura e ridandole vita in un nuovo conglomerato bituminoso.

Abbiamo però voluto valutare i vantaggi ambientali derivanti dall’utilizzo degli ACF, utilizzando la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), che ci permette di misurare gli impatti ambientali di un prodotto o di un sistema durante tutto il suo ciclo di vita. La metodologia standardizzata LCA ha permesso quindi di confrontare gli impatti ambientali attribuibili alla produzione di asfalto contenente solo materiale vergine con uno contenente il 15% di RAP e con un asfalto con il 40% di RAP: l’utilizzo di una elevata percentuale di RAP è favorita dagli Additivi A CF.

Per dare una spinta in più al nostro studio, abbiamo coinvolto anche il Green Economy Network di Assolombarda con il supporto scientifico del Centro di Ricerca GREEN dell'Università Bocconi, che in quel momento promuoveva il progetto CERCA (CircularEconomy come Risorsa Competitiva per le Aziende), finalizzato a identificare e misurare l’approccio all’economia circolare messo in pratica dalle aziende.

Lo studio LCA è stato quindi eseguito in parallelo sia dal nostro gruppo di Sostenibilità Ambientale, utilizzando il software GaBi di cui siamo dotati, sia dal gruppo di ricercatori del Centro di Ricerca Bocconi con un altro software (SimaPro). In questo modo, valutando i benefici ambientali derivanti dall’utilizzo del RAP, abbiamo potuto anche confrontare i risultati ottenuti con software e banche dati diverse.

Le fasi considerate per lo studio ambientale hanno coinvolto tutto il ciclo di vita dell’asfalto, a partire dagli impatti delle materie prime, al loro trasporto, alla produzione, fino all’applicazione dell’asfalto stesso su strade locali, strade urbane secondarie e principali e su autostrade. I calcoli hanno evidenziato un netto risparmio in termini di kg CO2eq conl’utilizzo di elevate percentuali di RAP, grazie all’utilizzo degli additivi ACF: considerando la posa di 1 km di autostrada a tre corsie negli scenari di economia circolare, rispetto allo scenario tradizionale il risparmio di CO2 è molto significativo ed è pari a1 87.354 kg CO2 per la soluzione circolare con il 40% di RAP, che corrispondono all’assorbimento annuo di circa 2.417 piante, oppure equivalgono alle emissioni di CO2 emesse da un’auto su un percorso di 1.623.518 km (pari a 2.799 viaggi Milano/Roma). Il progetto ci ha permesso di vincere il premio di Confindustria “Best performer Economia Circolare 2019-2020”.

Ma la sfida alla circolarità non si ferma qui. Il gruppo Road Engineering infatti prosegue le sue ricerche per stimolare il binomio sostenibilità circolarità con i loro prodotti.La collaborazione con Iren ci porterà autilizzare polimeri derivanti da rifiuti plastici per la realizzazione di asfalti prestazionali, come quelli utilizzati per le piste di decollo e atterraggio negli aeroporti. Naturalmente tutti i benefici e i claim ambientali saranno sempre supportati dagli studi condotti dal gruppo Sustainability, per misurare i reali benefici ambientali ed evitare di cadere nel “green washing”.

 

Mikaela Decio
Corporate Environmental Sustainability Mapei
Linee di prodotto
Pavimentazioni bituminose
Ti potrebbe interessare anche
Pavimentazioni bituminose: la ricerca  è il nostro motore
Il parere dell'esperto
03/05/2021
Pavimentazioni bituminose: la ricerca è il nostro motore
Bitume modificato Mapei per l’Aeroporto Nënë Tereza
Progetti
11/05/2021
Bitume modificato Mapei per l’Aeroporto Nënë Tereza
Aeroporto Marco Polo di Venezia: interventi alle pavimentazioni bituminose.
Progetti
10/05/2021
Aeroporto Marco Polo di Venezia: interventi alle pavimentazioni bituminose.

Nell'articolo abbiamo parlato di: