Intervista
Ing. Onofrio Tragni
Responsabile Unico del Progetto di restauro del Ponte Madonna della Stella

L’ingegner Tragni, responsabile del progetto di restauro e consolidamento del ponte di Gravina in Puglia, spiega come, grazie a un’attenta progettazione e ai prodotti di Mapei, è stato possibile preservare l’aspetto originario e garantire durabilità e resistenza

Ingegner Tragni, l’intervento di restauro si è posto l’obiettivo di preservare la struttura originale del ponte sia nel suo aspetto sia per quanto riguarda i materiali impiegati. Come si è riusciti a raggiungere questo obiettivo?

L'intervento di restauro e di consolidamento del ponte acquedotto di Gravina ha richiesto una progettazione attenta a tutti gli aspetti sia cantieristici (per la particolare collocazione del sito) sia di qualità dell'intervento, che ha richiesto l'impiego di manodopera altamente specializzata e di prodotti di qualità per garantire la giusta durabilità ed efficienza degli interventi. L'intervento mirava non solo a rimuovere i segni del tempo dai paramenti murari ma anche a restituire agli stessi la necessaria ed originaria resistenza per contrastare le azioni e i carichi di progetto.
Per garantire la corretta funzionalità della struttura del ponte migliorandone le prestazioni meccaniche è stato effettuato un intervento di consolidamento dei paramenti murari con iniezioni di boiacca fluida a base di Mape-Antique I-15.

Come sono stati risolti i problemi che hanno causato i fenomeni fessurativi e il degrado del viadotto?

Le maestranze hanno operato su ogni centimetro quadrato dei paramenti murari per rimuovere la vegetazione infestante e per operare le ricuciture dei conci ammalorati sostituiti con nuovi conci impiegando una variegata gamma di prodotti forniti da Mapei, sotto l'attento controllo della Direzione Lavori e della funzionaria della Sovrintendenza della Città Metropolitana di Bari.
L’allestimento dei ponteggi ha richiesto la suddivisione delle aree di cantiere in lotti per permettere di raggiungere facilmente ogni punto della struttura durante i lavori senza interferire con il passaggio pedonale sul percorso principale.

Quanto è stato importante poter contare su un partner, come Mapei, in grado di mettere a disposizione prodotti, sistemi tecnologici innovativi e supporto tecnico durante tutte le fasi dell’intervento di risanamento e restauro, collaborando con progettisti, tecnici e imprese per preservare l'aspetto originario del Ponte?

È stato molto importante il confronto continuo tra la ditta ed il suo fornitore, da un lato, e la Direzione Lavori e la Committenza dall'altro, per la scelta e l'approvazione dei materiali da impiegare. Tutti i professionisti coinvolti erano ben consapevoli del valore altamente simbolico del monumento sul quale si stava operando, anche per quanto riguarda la resa non solo statica ma cromatica che si voleva ottenere dall'intervento di risanamento e restauro.
L'Ing. Onofrio Tragni, Responsabile Unico del Progetto di restauro del Ponte Madonna della Stella

La sostenibilità è stata un criterio importante nella progettazione dei lavori e nella scelta dei materiali?

Nella scelta dei materiali e nella progettazione dell'intervento è stata fondamentale la sostenibilità al fine di mantenere nel tempo in maniera costante i risultati che si sono voluti ottenere, con uno sguardo particolare anche all’impatto sull’ambiente. La Direzione Lavori ha approfondito ogni aspetto delle schede tecniche dei materiali per assicurare la piena rispondenza delle lavorazioni alle prescrizioni progettuali.
L'intervento di restauro e di consolidamento del ponte acquedotto di Gravina ha richiesto una progettazione attenta a tutti gli aspetti sia cantieristici, sia di qualità dell'intervento.
Intervista
Ing. Onofrio Tragni
Responsabile Unico del Progetto di restauro del Ponte Madonna della Stella
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