Il 19 maggio scorso presso il Nazionale Spazio Eventi di Roma si è tenuto il XVIII Convegno nazionale dei giovani imprenditori edili aderenti all’ANCE Giovani (Associazione Nazionale Costruttori Edili) dal titolo “M4ttoni.0 - Digitalizziamo un antico e nobile mestiere”. È stata un’occasione per definire una visione prospettica per il futuro del settore e dimostrare che l’Edilizia 4.0 può diventare una strategia di politica industriale anche per il mondo delle costruzioni.

Il 19 maggio scorso presso il Nazionale Spazio Eventi di Roma si è tenuto il XVIII Convegno nazionale dei giovani imprenditori edili aderenti all’ANCE Giovani (Associazione Nazionale Costruttori Edili) dal titolo “M4ttoni.0 - Digitalizziamo un antico e nobile mestiere”.

È stata un’occasione per definire una visione prospettica per il futuro del settore e dimostrare che l’Edilizia 4.0 può diventare una strategia di politica industriale anche per il mondo delle costruzioni. Una strategia condivisa che può consentire l’aumento della produttività e della qualità dei prodotti e migliorare il rapporto e lo scambio d’informazioni tra chi costruisce e chi fruisce degli spazi costruiti. I Giovani Imprenditori hanno invitato con forza il sistema delle costruzioni ad avviare un importante salto culturale, nella convinzione che ci siano tutte le condizioni per farlo.

Un invito che Mapei non ha fatto cadere nel vuoto: è stata infatti presente all’evento con un intervento dell’Ing. Francesca Simonelli, della Divisione Grandi Progetti, che ha messo in luce i pilastri sui quali poggia “l’idea di edilizia 4.0 di Mapei”: Ricerca e Sviluppo, Innovazione incrementale del proprio portafoglio di prodotti e sistemi, Trasparenza nelle informazioni fornite al mercato e Formazione rivolta a tutti gli attori coinvolti nella filiera delle costruzioni.

Il convegno è partito dall’assunto che l’innovazione non è una scelta ma un imperativo a cui è necessario e urgente adeguarsi.

Occorre innovare e digitalizzare il settore edile per aumentare la produttività del mondo delle costruzioni italiane e per migliorare la sicurezza del patrimonio immobiliare esistente.

“Tutti i dati disponibili dimostrano che innovare è un dovere per le imprese. La nostra responsabilità, come Giovani Ance, è aprire la mente ai costruttori, ai politici e a tutti gli operatori della filiera, mettendo in luce i vantaggi che la tecnologia può darci in termini di produttività, qualità e sicurezza”. Con queste parole Roberta Vitale, presidente dei Giovani Ance, ha spiegato i principi alla base del convegno nazionale.

Punto di partenza della riflessione di Vitale è il dato che emerge da tutti gli studi sul tema e che mostra come le costruzioni siano il comparto meno digitalizzato del mondo, con un livello tra i più bassi di investimenti destinati all’innovazione.

Un dato strettamente correlato all’andamento della produttività: nel decennio 2005-2014 le costruzioni, all’ultimo posto come grado di digitalizzazione, mostrano anche un deciso calo della produttività.

Un quadro ancora più preoccupante nel nostro Paese, dove le costruzioni stanno scivolando, nel confronto a livello mondiale, dal gruppo degli Stati in “decrescita” a quelli “arretrati”.

Di qui l’urgenza di un drastico cambiamento del paradigma culturale che presiede ai modi di pensare e di agire degli imprenditori del settore, che deve finalmente aprirsi e abbracciare le logiche della digitalizzazione e della cosiddetta quarta rivoluzione industriale.

“Il decreto Industria 4.0 – ha dichiarato in questo senso la presidente dei Giovani Ance - è un primo passo importante, ma è necessario che allarghi lo sguardo al settore dell’edilizia. Bene, quindi, il super e l’iper ammortamento, che per essere ancora più efficaci potrebbero essere legati anche all’alta formazione del personale”.

Non è mancato poi un monito all’attore pubblico, che nel nostro Paese è ben lontano dai livelli d’innovazione e modernizzazione già realizzati altrove: “Noi siamo pronti a raccogliere la sfida dell’innovazione - ha affermato Roberta Vitale - ma con noi deve farlo la pubblica amministrazione; perché, se da una parte le nostre imprese sono costrette a essere sempre più qualificate, non possiamo pensare che uffici comunali e stazioni appaltanti siano a malapena adeguate alla seconda rivoluzione industriale”.

Tra i vantaggi della digitalizzazione, inoltre, non va dimenticato quello legato al grande tema della manutenzione e della sicurezza del patrimonio edilizio. “Le moderne tecnologie possono fornirci indicazioni dettagliate - ha sottolineato la presidente di Giovani Ance - sullo stato di salute degli edifici e delle infrastrutture, per poter intervenire tempestivamente con un piano di manutenzione o agevolare la ricostruzione a seguito di crolli o danneggiamenti. Per fare ciò occorre rendere obbligatoria la redazione del fascicolo digitale del fabbricato per gli immobili privati e redigere un database completo del patrimonio pubblico in collaborazione con le università italiane”.

Le trasformazioni della quarta rivoluzione industriale valorizzeranno anche il sistema delle costruzioni soltanto se tutti gli attori in campo sapranno porvi la giusta attenzione.

Solo così il mattone continuerà a essere per gli italiani sinonimo di sicurezza, stabilità, benessere e qualità.

 

Tag
#mercato
Foto e Video Gallery
gallery