Autore
Francesco Doria
Responsabile del Centro Studi Mapei
Nel 2024 il mercato mondiale delle costruzioni ha registrato una crescita del 2,3%, trainata soprattutto dagli investimenti pubblici in infrastrutture. Le previsioni per il 2025 indicano un miglioramento moderato (+2,8%), sostenuto da piani governativi come il “Build Back Better” negli USA e il PNRR in Europa. Il comparto infrastrutturale mostra le migliori prospettive di sviluppo globale, mentre residenziale e industriale restano in difficoltà. Rischi geopolitici e macroeconomici continuano però a condizionare l’evoluzione del settore.
Il valore dell’edilizia mondiale nel 2024 è stato di oltre 15 miliardi di dollari, in crescita del 2,3%. Si è registrata dunque una netta frenata rispetto al 2023, che si era chiuso con uno sviluppo degli investimenti superiore al 4%. Le stime relative al 2025 indicano un moderato miglioramento della congiuntura dell’edilizia globale, il cui valore è atteso in crescita del 2,8%. Un ulteriore rafforzamento della dinamica del mercato è atteso nel prossimo anno.
Considerando l’andamento dei vari comparti e le stime per il prossimo triennio, emerge che il settore dell’edilizia finanziata da fondi pubblici (infrastructure, energy and utilities) abbia beneficiato dei più alti tassi di crescita e goda delle migliori prospettive di sviluppo nei prossimi anni. Al contrario, i settori commercial e industrial hanno evidenziato tassi di crescita più moderati, mentre l’edilizia residenziale globale ha patito lo scorso anno una recessione, che lascerà spazio ad una sostanziale stagnazione nel 2025.
Alla base dell’outlook positivo dell’edilizia infrastrutturale e legata al comparto energetico, vi sono gli straordinari piani di investimenti messi in campo dai Governi per sostenere il mercato delle costruzioni (e l’economia nel suo complesso). Il principale è il pacchetto di misure da 1,2 trilioni di dollari denominato Build Back Better, definito dall’amministrazione Biden e approvato con un sostegno bipartisan. In Europa si sono implementati diversi piani nazionali di valore rilevante, tra i quali il PNRR in Italia, i cui fondi sono destinati in prevalenza alle infrastrutture.
Nell’attuale contesto internazionale, qualsiasi previsione risente di un livello di aleatorietà influenzato dai seguenti fattori di rischio:
- accentuarsi delle tensioni internazionali e dei conflitti in Ucraina, in Medio Oriente e dei contrasti tra Cina e Taiwan, che potrebbero comportare anche restrizioni al commercio internazionale;
- incertezza sulle politiche della nuova amministrazione Trump;
- mantenimento di alti tassi di interesse, che riducono l’accesso ai finanziamenti di famiglie e imprese;
- mantenimento di alti livelli di inflazione, che influiscono sui consumi delle famiglie e sugli investimenti delle imprese.
Fonte: Global Data
Nel 2024 il settore costruzioni in quest’area è cresciuto del 3,3%. La regione dell’Asia Meridionale (che include l’India) è stata la più dinamica, registrando un incremento superiore al 7%. Anche nell’area Sud Orientale la dinamica edilizia è stata positiva, e gli investimenti si valutano in crescita del 7%, trainati dal buon andamento del mercato indonesiano. La crescita del mercato è stata più moderata (+2,5%) nella regione North East Asia, a causa della stagnazione dell’edilizia cinese. In Australia e nuova Zelanda lo sviluppo del mercato edilizio è stato più modesto, essendo stimato nell’1,2% e quindi in linea con l’andamento dei mercati maturi.
Le previsioni relative al 2025 indicano un andamento simile a quello registrato nel 2024, influenzato dal proseguimento della congiuntura modesta del mercato cinese e da uno sviluppo più dinamico degli altri mercati della regione. L’India è il paese nel quale l’attività edilizia gode di previsioni più positive anche per l’anno in corso e si ritiene che gli investimenti in costruzioni cresceranno del 6,2% rispetto al 2024. Nell’Australasia, si attende un moderato rafforzamento della congiuntura delle costruzioni.
Le stime relative all’andamento del mercato delle costruzioni nel 2026 riportano una crescita superiore al 4%, con un miglioramento del tasso di sviluppo degli investimenti in tutti i principali mercati.
Si prevede il 7%
crescita degli
investimenti
nell’Asia
Meridionale
nel 2024
La regione ha fatto registrare nel 2024 una crescita moderata, influenzata dal conflitto in corso nell’area medio orientale e da una dinamica modesta nella regione Sub Sahariana. Le previsioni relative a questa regione sono molto complesse e sono subordinate all’evolversi del conflitto. In ipotesi di una fine delle ostilità, nel 2025 il mercato edilizio potrebbe riprendere a crescere a tassi superiori al 5% e un simile outlook è previsto anche nel prossimo anno.
5% la previsione
di crescita
del mercato
edilizio in Medio
Oriente e Africa
per il 2025
Nel 2024 l’attività edilizia in questa area si è sviluppata a tassi di poco inferiori al 4%. Ad una crescita degli investimenti negli USA stimata nel 4,5%, si è contrapposta una recessione del settore costruzioni canadese, valutata nel -1,5% e motivata anche da una crescita dei costi di costruzione e dalla mancanza di manodopera specializzata. Per il 2025 le previsioni sull’andamento del mercato edilizio nordamericano sono positive. Il valore del construction output statunitense dovrebbe continuare a crescere del 4%, sostenuto in particolare dall’enorme volume di fondi pubblici dedicati al comparto infrastrutture e al settore non residenziale. Nell’anno in corso in Canada il settore costruzioni dovrebbe superare la fase recessiva e accrescere il suo valore del 2,5%. Nel complesso, nel 2025 il construction output della regione nordamericana è atteso in incremento di quasi il 4% e uno sviluppo pari al 3,5% è ipotizzato per il prossimo anno.
Nel 2024 il valore dell’attività edilizia è cresciuto di circa l’1% e ha subito una forte frenata rispetto all’anno precedente, che si era chiuso con uno sviluppo degli investimenti vicino al 5%. Lo scorso anno, ad una buona dinamica dell’edilizia in Messico, si è contrapposta una stagnazione del settore costruzioni in Brasile e una forte recessione in Argentina.
Per il 2025 le previsioni relative alla regione sono negative e gli investimenti in costruzioni sono attesi in lieve contrazione. Peserà in particolare l’attesa recessione dell’edilizia messicana, dovuta al completamento dei progetti infrastrutturali pianificati dal presidente Amlo, che ha concluso il suo mandato lo scorso settembre. In tutti gli altri paesi latino-americani l’industria delle costruzioni nel 2025 dovrebbe registrare uno sviluppo moderato.
Si prevede che gli investimenti in costruzioni nella regione possano riprendere a crescere solo a partire dal prossimo anno.
Questa regione ha accusato nel 2024 il peggior andamento degli investimenti in costruzioni a livello mondiale; essi si sono infatti contratti dell’1,6% vs. 2023. Lo scorso anno i principali mercati della regione hanno accusato una flessione del construction output. In Germania il calo del mercato è stimato in quasi il 6% nel 2024 e nel 2025 si potrebbe conseguire una ripresa molto modesta (+0,9%). In Francia gli investimenti si sono contratti di oltre il 3% nel 2024 e nell’anno in corso si prevede uno sviluppo di appena l’1,3%. Il tasso di recessione del settore costruzioni britannico nel 2024 si valuta nel 2,3% e per il 2025 si attende una sostanziale stagnazione. Al contrario, in Spagna lo scorso anno gli investimenti sono cresciuti del 2% e il tasso di sviluppo del mercato dovrebbe rafforzarsi nel 2025, raggiungendo quasi il 3%.
Le previsioni sul trend del settore costruzioni in Europa occidentale nel 2026 sono moderatamente positive e si ritiene che il mercato possa svilupparsi di circa il 2%.
L’Oresund Link tra Svezia e Danimarca, per cui Mapei ha fornito soluzioni per il trattamento delle superfici in calcestruzzo.
Qui la dinamica del mercato edilizio nel 2024 è stata moderatamente positiva. Il construction output si è infatti sviluppato dell’1,8%. Le previsioni relative al 2025 riportano una crescita superiore al 2% e un ulteriore rafforzamento della congiuntura è atteso nel prossimo anno.
In Russia, principale mercato della regione, lo scorso anno gli investimenti in costruzioni sono incrementati ad un tasso stimato nel 2,4%. Nel periodo 2025-2026 si attende una crescita media pari a circa l’1%. Il mercato delle costruzioni turco ha evidenziato nel 2024 uno sviluppo elevatissimo, stimato in quasi il 9%. La crescita del settore edilizio è stata sostenuta dall’ottimo andamento del comparto infrastrutture, relative in particolare al settore energetico e dei trasporti. A partire dal 2025 la crescita del mercato edilizio si manterrà su tassi più sostenibili.
In Polonia il settore costruzioni ha accusato nel 2024 una lieve recessione, dovuta ad una temporanea caduta del comparto genio civile. Nel biennio 2025-2026 per l’edilizia polacca si attende una crescita media vicina al 3%, che tornerà ad essere tra le più dinamiche a livello europeo. Negli altri principali paesi della regione, il construction output ha registrato uno sviluppo moderato nel 2024, che dovrebbe progressivamente rafforzarsi a partire dal 2025, anche grazie all’influsso di fondi UE che sosterranno il settore delle opere infrastrutturali.
Italia: mercato in ribasso. Crescita attesa per i settori scolastico e ospedaliero con i fondi PNRR
Gli investimenti in costruzioni nel 2024 in Italia, pari a 288 miliardi di euro, si sono contratti ad un tasso stimato nel 3,3%, dopo aver registrato nell’anno precedente una crescita di identica entità. Le previsioni relative al 2025 indicano una forte caduta degli investimenti, che è stimata in circa il 5%. Anche nel 2026 il valore dell’edilizia italiana è stimato in recessione, ad un tasso pari a circa l’1%.
Per le componenti del mercato delle costruzioni nazionale si formulano previsioni eterogenee.
Il valore dell’edilizia residenziale si valuta in fortissima caduta nel 2024 e nel 2025 a causa della fine degli incentivi fiscali che impatta drammaticamente sul rinnovo residenziale, stimato in flessione “a doppia cifra” nel biennio in oggetto. Il comparto ha previsioni negative anche per il 2026. Gli investimenti in nuove abitazioni sono stimati in calo del 4% nell’anno in corso e una flessione media annua del 3,3% è attesa anche per il prossimo biennio. L’alto prezzo delle abitazioni e l’elevato costo del denaro, unito al clima di incertezza sull’andamento dell’economia, impattano negativamente sul trend della nuova edilizia residenziale. L’edilizia non residenziale, dopo una crescita di quasi il 7% nel 2023, è stimata in espansione del 5,8% nell’anno in corso e in media annua di circa il 3% nel periodo 2025-2026. Alla base dell’outlook positivo, vi è la crescita attesa per i settori scolastico e ospedaliero, che beneficiano dei fondi del PNRR. Gli investimenti in opere del genio civile sono stati nel 2024 la componente più dinamica del mercato, registrando un incremento di quasi il 9% rispetto al 2023, che già si era chiuso con una crescita del 16,7% rispetto all’anno precedente. La dinamica del comparto è positiva sia con relazione alle nuove costruzioni, che al rinnovo.
Il mercato delle costruzioni italiano è 7° al mondo per valore degli investimenti. Il ranking è dominato dalla Cina e vede una prevalenza dei paesi della regione Asia Pacific, che include 6 dei più grandi mercati dell’edilizia globale.
Fonte: Cresme/Simco