Filippo Barozzi: “Dobbiamo riaprire un ciclo”.

La stagione 2016-17 della Pallacanestro Reggiana è finita nei quarti di finale playoff scudetto: la squadra di Reggio Emilia è stata eliminata da Avellino, consolandosi con la qualificazione all’Eurocup. Nelle due precedenti stagioni la Reggiana aveva giocato la finale per il primo e secondo posto del Campionato italiano perdendo onorevolmente con Sassari, dopo 7 vibranti partite, e contro Milano alla gara 6. “In effetti – ammette Filippo Barozzi, direttore operativo della Pallacanestro Reggiana – ci aspettavamo di più dalla squadra nella stagione 2016-17, e tutti ci hanno riconosciuto valori tecnici elevati. Forse ci è mancata qualche alchimia nel gruppo e abbiamo pagato la mancanza di abitudine a giocare per tanti anni a livelli altissimi. Il nostro, anziché un lungo ciclo, è stato un piccolo ciclo che dobbiamo riaprire in diverso modo”. Nell’estate in corso la Reggiana è un cantiere aperto: non fanno più parte della squadra Achille Polonara, volato alla Dinamo Sassari, Pietro Aradori e Stefano Gentile, passati alla Virtus Bologna, e Andrea De Nicolao, ora alla Reyer Venezia. “Il ciclo – assicura Barozzi – si riaprirà in modo diverso”.

Alla presidenza del club c’è sempre Maria Licia Ferrarini, con Alessandro Dalla Salda amministratore delegato, Alessandro Frosini direttore sportivo e Massimiliano Menetti allenatore. Relativamente alla rosa, i cardini sono il centrale Riccardo Cervi e la guardia Amedeo Della Valle. La nuova linea verde della squadra comprende il promettente Federico Mussini, 21 anni, che rientra alla Reggiana dopo uno stage negli Stati Uniti, Leonardo Candi, 20, ex Fortitudo Bologna e Niccolò De Vico, 23, proveniente da Biella e giudicato miglior giocatore del campionato di A 2 nella stagione 2016-17. E in più c’è l’esperto Michael Alexander Moser, 27 anni, che fino a giugno ha militato in un club del Kosovo. “Mike” “Moser è uno statunitense naturalizzato albanese. “Moser – garantisce Barozzi – lo seguivamo da diversi anni. Nell’ultima stagione è stato il migliore nel Campionato del Kosovo”. Inoltre la Reggiana fa ancora affidamento su Jalen Reynolds (Stati Uniti), centrale di 208 centimetri. 

 

 

EUROPA, RIECCOCI

Dato il piazzamento nel Campionato 2016-17, dall’undici ottobre la Reggiana tornerà a giocare in una competizione internazionale. È ammessa all’ Eurocup, secondo torneo continentale in ordine d’importanza dopo l’Eurolega. Nel girone il club emiliano affronterà squadre nobili: Bayern Monaco (Germania), Galatasaray (Turchia), Podgorica (Montenegro), Lietkabelis (Lituania), Hapoel Gerusalemme (Israele). I gemelli lituani Lavrinovic vantano trascorsi alla Reggiana e torneranno a giocare al PalaBigi da avversari in maglia Lietkabelis. “Un girone duro e prestigioso – sottolinea Barozzi -; 
siamo fieri e orgogliosi di sfidare club tanto blasonati. Contribuirà a far crescere la nostra società anche sul piano del prestigio internazionale”.       

 

LA NUOVA CARICA DEI 4.600

Fino alla scorsa stagione la Pallacanestro Reggiana ha giocato i match casalinghi al PalaBigi con una capienza di 3.500 spettatori. “Praticamente col tutto esaurito a ogni partita – dice Filippo Barozzi – tra i posti occupati dai nostri abbonati e la percentuale da destinare ai tifosi avversari”. Adesso il PalaBigi ha 4.600 posti grazie all’intervento del Comune di Reggio Emilia che ha completato una prima fase di ristrutturazione: l’aumento in percentuale è del 31,4 %. “È notevole e consente di sviluppare nuove strategie commerciali e di comunicazione. Fino al giugno 2017 i nostri spettatori erano praticamente un club: sempre quelli. Adesso il PalaBigi può diventare un richiamo per nuovi sostenitori, con un nuovo target culturale; noi vorremmo anche incrementare la presenza delle famiglie, per cui studieremo formule appropriate. Oltre a dare una notevole carica in più alla squadra, i 1.100 spettatori aggiunti possono portare notevoli benefici economici e d’immagine”. 

 

DONNE E SETTORE GIOVANILE

Fino al giugno 2017 il 30-35% del pubblico della Reggiana era composto da donne. “È il motivo per cui si sta anche valutando la possibilità di creare una nostra squadra femminile. Noi finora ci siamo occupati del settore maschile, premurandoci anche con investimenti di far crescere i giovani, e la nostra scuola basket vanta circa 200 iscritti d’età compresa tra i 6 e i 13 anni. Inoltre abbiamo 4 squadre che partecipano a Campionati giovanili maschili per la fascia d’età che va da 14 a 19 anni”. Il Sassuolo Calcio è di proprietà Mapei: inevitabili i paralleli tra Reggiana e club di football neroverde. “Il confronto col Sassuolo – fa notare Barozzi – è particolarmente stimolante. Anche loro giocano a Reggio Emilia le partite casalinghe e come noi hanno il Mapei Sport di Olgiate Olona per i test e le programmazioni degli allenamenti. Noi della Pallacanestro Reggiana siamo estimatori del Sassuolo e ci sentiamo spesso con Giovanni Carnevali e gli altri dirigenti neroverdi”.

 

IL BABY MUSSINI TORNA ALLA BASE

Federico Mussini, statura 1,82, classe ’96, torna a giocare per la Reggiana. Federico è un playmaker (ovvero il regista del basket) che all’età di 6 anni iniziò a giocare nella Reggiana. Tra l’estate 2015 e il luglio 2017 ha invece militato nel Saint John: si è trattato di uno stage negli Stati Uniti in cui il ragazzo nato a Reggio Emilia ha affinato il bagaglio tecnico. Ora è tornato alla Reggiana. “In base ai test che ho sostenuto al Mapei Sport – dichiara “Fede” Mussini – sono già in forma”. Per lui quella della stagione 2017-18 è una nuova Reggiana. “L’unico col quale avevo già giocato – aggiunge Mussini – è Cervi. Non vedo l’ora di giocare in Eurocup: ho sempre ammirato squadre come Galatasaray e Bayern, e adesso le avrò come avversarie”. Mussini ha già giocato nelle varie Nazionali giovanili ed è giustamente ambizioso: “Spero che la Reggiana mi aiuti a conquistare il posto da play nella Nazionale maggiore, è il mio sogno”.

 

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