Non ci sono dubbi, la Pallacanestro Reggiana ora è pronta per le grandi sfide del finale di stagione e forse riuscirà a giocare la finale scudetto per il terzo anno consecutivo. Quella in corso non è stata una stagione facile per la squadra allenata da Massimiliano Menetti, anche se in una fase del girone d’andata ha collezionato 7 successi consecutivi. Il club sponsorizzato dal Gruppo Mapei ha occupato a lungo la seconda posizione nella classifica di regular season preceduto dall’Armani Milano. Ma per la Reggiana ci sono state anche fasi difficoltà: dopo il filotto di successi c’è stato un break con 6 sconfitte su 7 gare e la squadra si è ritrovata settima in classifica. La serie negativa è cominciata con Torino e Varese. “Dopo la serie delle sette vittorie – spiega Filippo Barozzi, direttore operativo della Pallacanestro Reggiana – per noi è anche iniziata una serie di infortuni. Il più grave è stato quello di Stefano Gentile che contro Varese si è lesionato alcuni tendini della caviglia”. La Reggiana ha tuttavia trionfato 91–87 nel match casalingo contro la corazzata Armani Milano.

Non ci sono dubbi, la Pallacanestro Reggiana ora è pronta per le grandi sfide del finale di stagione e forse riuscirà a giocare la finale scudetto per il terzo anno consecutivo. Quella in corso non è stata una stagione facile per la squadra allenata da Massimiliano Menetti, anche se in una fase del girone d’andata ha collezionato 7 successi consecutivi. Il club sponsorizzato dal Gruppo Mapei ha occupato a lungo la seconda posizione nella classifica di regular season preceduto dall’Armani Milano. Ma per la Reggiana ci sono state anche fasi difficoltà: dopo il filotto di successi c’è stato un break con 6 sconfitte su 7 gare e la squadra si è ritrovata settima in classifica. La serie negativa è cominciata con Torino e Varese. “Dopo la serie delle sette vittorie – spiega Filippo Barozzi, direttore operativo della Pallacanestro Reggiana – per noi è anche iniziata una serie di infortuni. Il più grave è stato quello di Stefano Gentile che contro Varese si è lesionato alcuni tendini della caviglia”. La Reggiana ha tuttavia trionfato 91–87 nel match casalingo contro la corazzata Armani Milano. 

L’attesa sfida si è svolta al PalaDozza di Bologna; a causa degli infortuni la squadra emiliana ha avuto modo di lanciare Strautins, ovvero un classe ’98, e Bonacini, ’99. “I quasi 6.000 del PalaDozzaci hanno dato una carica notevole – fa notare Barozzi – soprattutto nel finale di partita. L’Armani si è avvicinata ai 20 punti di vantaggio, però col cuore i nostri ragazzi hanno rimontato. Il successo ci ha dato una gioia incredibile anche se purtroppo per svariati motivi sempre legati agli infortuni nelle successive 4 partite abbiamo collezionato sconfitte con Pistoia, Cremona, Caserta e Sassari.

Le vittorie ottenute in casa contro Brindisi e al “photofinish” in trasferta a Venezia ci hanno ridato morale”. Dalla settima posizione in classifica la Reggiana è tornata come punteggio tra le prime 4.

COPPA ITALIA, SFIORATA L’IMPRESA

La Reggiana nel 2005 aveva disputato la finale di Coppa Italia a Forlì, perdendola 85-76 con la Pallacanestro Treviso. Reggio Emilia stava per diventare nuo- vamente finalista quest’anno al PalaFiera di Rimini. La Reggiana in semifinale con Milano ha perso per una sola “bomba” (tiro da fuori area) da 3 punti: è finita 87-84 per i lombardi, poi trionfatori in finale contro Sassari. Per Reggio Emilia la “Coppa” 2017 è iniziata col successo 63–61 contro Capo d’Orlando nei quarti di finale. “È stata una gara difficile – ha ammesso Barozzi – e non ci siamo meravigliati di ciò. Eravamo favoriti sulla carta, però in campo è un’altra cosa”.

Il rischio di uscire di scena al primo match di final-eight è stato forte: a sei minuti dalla fine Capo d‘Orlando era avanti 58-52. Le formidabili giocate dell’eterno Rimantas Kaukenas, autore di 4 punti pesanti, hanno rimesso Reggio Emilia in carreggiata. Kaukenas ha siglato il canestro del pareggio 61-61 a 38” dalla fine, e poi ci ha pensato Amedeo Della Valle, impeccabile realizzatore di due tiri liberi, a dare il successo alla squadra sponsorizzata Mapei. Reggio Emilia ha affrontato Milano in semifinale.

Gli oltre 2.000 tifosi reggiani arrivati a Rimini speravano in un replay del successo in Campionato, ma Milano ha prevalso 87-84. Sono tanti i rimpianti della Reggiana poiché nella quarta e ultima frazione di gioco era in vantaggio. “Abbiamo perso la palla 18 volte – fa notare Barozzi –, effettivamente troppe in una partita difficilissima. Contro Milano si vince solo giocando la partita perfetta, e noi non ci siamo riusciti in occasione di fasi chiave di possesso palla. La nostra prestazione è stata solida ma non esente da errori. Un vero peccato: pregustavamo la conquista della finale. Speravo che gli oltre duemila reggiani entusiasti presenti al PalaFiera per la semifinale raddoppiassero il giorno dopo. Invece niente finale”.

Nella sfida con Milano il reggiano Pietro Aradori ha realizzato 4 canestri da 3 punti su un totale di 5 tiri. “Aradori – ha detto Barozzi – si è messo in bella evidenza dopo un periodo poco fortunato. Ha vissuto un gennaio difficile per un infortunio che solo appa- rentemente era lieve. Già nella vittoriosa trasferta di Venezia in Campionato si è visto un Aradori in ripresa. Contro Milano è ulteriormente cresciuto”. Sono altresì piovuti elogi per l’inesauribile Amedeo Della Valle e Andrea De Nicolao (cinque canestri su cinque tiri con tre triple); alcuni invece hanno giudicato opaca la prestazione di Achille Polonara. Barozzi prende le difese dell’ala: “Achille lo si è visto meno come realizzatore di bombe da 3 punti. Comunque la valutazione di un giocatore non va fatta solo sulle statistiche, che logicamente mettono in risalto aspetti performanti come i punti siglati. Va considerato altresì il lavoro che si svolge a favore della squadra e da questo punto di vista Polonara è cresciuto”.

Filippo ha una certezza: “La grande prestazione fornita contro Milano in Coppa Italia ci dà la consapevolezza di essere competitivi per il finale di stagione. Speriamo di dare il meglio nei playoff scudetto. E la Coppa Italia rimane nei nostri sogni”.

 
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