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La rallysta sostiene la ricerca contro la fibrosi cistica.

È bionda, graziosa e dolcissima, ma quando guida auto da rally diventa una tigre. Rachele Somaschini, 25 anni, attenti occhi verdi, ha vinto la graduatoria femminile del Monza Rally Show alla guida di una Peugeot 208 T 16 R 5 col brand Mapei in bella evidenza sulle fiancate. Rachele aveva come navigatore Sergio Marchetti. 

La pilota automobilista di Cusano Milanino di grinta ne ha da vendere, anche perchè abituata a combattere ogni giorno contro un avversario irriducibile: “Ho la fibrosi cistica - spiega Rachele che vive con papà Luca, imprenditore nel settore degli abrasivi, e mamma Monica - e giornalmente mi sottopongo a 4 o 5 ore di terapie antibiotiche. La fibrosi cistica è una malattia che si eredita e non la si vede: colpisce organi interni. Io partecipo ai rally anche in qualità di testimonial per la ricerca per trovare una cura per la mia malattia. Cerco di sensibilizzare il mondo dello sport sui problemi della fibrosi cistica che come malattia che non è rara, bensì poco conosciuta”.

Ciò che Rachele ricava dall’attività rallystica lo devolve a favore della ricerca contro la fibrosi cistica. “Molti piloti miei avversari – racconta la giovane milanese – hanno fatto donazioni volontarie, altri hanno acquistato la maglietta della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus con lo slogan “Correre per un respiro”, indossandola in gara sotto la tuta. E hanno acquistato anche dei gadget”.

Mapei non è rimasta insensibile, aderendo al progetto di sponsorizzazione della volonterosa e grintosa “pilotessa” per il rally di Monza. “Ringrazio lo staff Mapei che con me è stato semplicemente fantastico”.

Lo sport aiuta chi soffre di fibrosi cistica: “L’allenamento – sottolinea Rachele Somaschini, diplomata al liceo scientifico – è una seconda terapia, l’esercizio aerobico migliora le capacità polmonari”.

Nel 2018, oltre al Monza Rally Show, Rachele ha trionfato nella graduatoria femminile di altri 4 rally e spesso ha vinto la classifica “ladies” anche nelle annate precedenti. Come è noto, nelle gare rally quella che ha più rilievo per il grande pubblico è la classifica generale assoluta, in cui la Somaschini  è abituata a precedere molti uomini. “Per noi donne – afferma Rachele – battere gli uomini è normale. Per gli uomini invece non è normale vedere il proprio nominativo preceduto in classifica da quelli femminili ritenendola una cosa talmente impossibile che li fa anche arrabbiare. I maschietti devono rendersi conto che noi donne non siamo meno dotate, siamo solo in numero minore”.

Rachele è figlia d’arte: papà Luca ha gareggiato nella specialità gran turismo con l’Alfa Romeo oltre a cimentarsi nei rally. “La mia prima gara nel 2016 l’ho fatta in coppia con mio papà. Era la Coppa Intereuropea storica”. Sempre nel 2016 Rachele ha ottenuto la prima affermazione della carriera nel rally del Grappolo a Torino. Nel 2019 disputerà tra l’altro le 8 prove del Campionato italiano e parteciperà ad alcune gare internazionali.

 

COS’È LA FIBROSI CISTICA

La fibrosi cistica è una grave malattia genetica, presente fin dalla nascita, che altera le secrezioni di molti organi portando al loro danneggiamento. A subire la maggiore compromissione sono i bronchi, i polmoni e il pancreas. A oggi, le cure sono dirette ai sintomi e alla prevenzione delle complicanze.

Tra gli altri, è in corso il progetto di ricerca Task Force For Cystic Fibrosis, condotto dall’Istituto Gaslini e dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che ha individuato una specifica molecola ora in fase di studio preclinico. La speranza di una terapia che colpisca la malattia alla radice è sempre più realistica.

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