La collaborazione tra Centro Mapei Sport e settore sci alpino della Federazione Italiana Sport Invernali va a gonfie vele. Nell’inverno 2016/17 la Nazionale di sci alpino ha stabilito il record dei podi conquistati nelle prove della Coppa del Mondo.

La collaborazione tra Centro Mapei Sport e settore sci alpino della Federazione Italiana Sport Invernali sta andando a gonfie vele. Nell’inverno 2016/17 la Nazionale di sci alpino ha stabilito il record dei podi conquistati nelle prove della Coppa del Mondo.

Le squadre Nazionali azzurre frequentano il “Mapei Sport” di Olgiate Olona (Varese) dal 2014, anno in cui la struttura di Olgiate Olona è tornata a occuparsi di sci alpino. L’Italia maschile e femminile nell’ultima stagione ha eguagliato o stabilito dei primati. Ad esempio ad Aspen la slalomista Sofia Goggia ha trionfato precedendo Federica Brignone e Marta Bassino; era dal 1996 che l’Italia “rosa” non occupava tutte le posizioni sul podio di una gara di “Coppa” e per il secondo anno consecutivo il discesista Peter Fill ha vinto la Coppa del Mondo di specialità.

Mapei Sport fornisce la sua consulenza a supporto degli atleti della Nazionale coordinati dal professor Roberto Manzoni, responsabile della preparazione atletica per la direzione agonistica dello sci alpino azzurro. Tra Coppa del Mondo, Coppa Europa e attività juniores a Olgiate Olona si effettuano valutazioni su una cinquantina gli sciatori azzurri.

“Negli anni – spiega il professor Ermanno Rampinini responsabile del laboratorio di valutazione funzionale di Mapei Sport – la nostra struttura ha sviluppato sistemi specifici per il monitoraggio degli atleti che praticano sci alpino. Tra questi la “pressa eccentrica”, prototipo unico al mondo, ideata e sviluppata dal fisiologo Piero Mognoni e dal professor Aldo Sassi. La pressa simula con buona approssimazione alcune richieste fisiche specifiche che lo sciatore deve sostenere sulla neve. Gli sciatori vengono sottoposti a ripetute contrazioni eccentriche-concentriche che ricalcano quanto avviene nelle fasi di curva”. “È così possibile sottoporre gli atleti ad uno stress simile a quello che trovano nell’attività sciistica - prosegue il professor Rampinini - con possibilità di effettuare valutazioni specifiche delle qualità fisiche”.

Quali sono le qualità fisiche più importanti per slalom e discesa?

“È importante sviluppare la forza eccentrica, che è una delle determinanti della prestazione: gli atleti a ogni curva devono resistere alla forza centrifuga imposta dall’alta velocità. Oltre a questo serve anche tanta sensibilità nei piedi. La capacità di modulare la forza è determinante per mantenere più elevata possibile la velocità in curva. Misuriamo anche la forza esplosiva degli arti inferiori e l’efficienza del meccanismo aerobico, cioè le qualità di resistenza”.

Il peso dell’atleta ha la sua importanza? “Certamente - afferma il dottor Claudio Pecci, direttore responsabile del Mapei Sport -, un peso ottimale valutato in base alle caratteristiche del soggetto ha sempre la sua importanza, strutturale e metabolica; trovare un equilibrio sul giusto peso favorisce sia la performance che i tempi di recupero. Spesso uno sciatore partecipa a più specialità e deve recuperare il più presto possibile”.

“La seconda fase inizia tra settembre e ottobre – continua Rampinini – e serve per ottimizzare la condizione degli atleti in vista delle competizioni agonistiche che iniziano a novembre-dicembre”. La stagione di uno sciatore ad alto livello dura circa 5 mesi. “Talvolta - fa notare Pecci - si rende necessario programmare un corretto lavoro atletico durante il periodo competitivo, ovvero un lavoro integrativo necessario per evitare cali di condizione nel corso della stagione. Per lo sciatore, oltre agli arti inferiori e superiori, è necessario impostare un corretto lavoro di articolarità e tonificazione della muscolatura del tronco e della schiena”.

 

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