Intervistato
Christoph Zechner
Studio Zechner & Zechner ZT GmbH
Il progettista spiega le sfide affrontate nella costruzione di Marina Tower.

Quali sfide ha posto la progettazione di un edificio come Marina Tower, il più elevato edificio residenziale in Austria?

In un primo tempo si era pensato di costruire un grattacielo destinato a ospitare uffici, un progetto che prevedeva quindi volumi di grande profondità. Una volta modificata la destinazione d’uso, la prima sfida è stata quella di ricavare delle planimetrie adatte ad appartamenti. Un edificio elevato pone sfide maggiori per quanto riguarda la sua costruzione, sia a livello di struttura sia per gli elementi che lo compongono. I requisiti relativi alla sicurezza, e in particolare alla protezione antincendio, sono più stringenti per i grattacieli rispetto a quelli previsti per gli edifici di altezza inferiore e vanno considerati e affrontati con un’attenzione maggiore. Alla base di tutte le valutazioni c’era comunque la necessità di garantire un’elevata sostenibilità. Una quota rilevante del fabbisogno energetico è stata assicurata da fonti di energia rinnovabili e sono stati realizzati impianti di domotica molto efficienti. 
Nella torre più alta del complesso 30 prodotti Mapei sono stati utilizzati per posare 24.000 m2 di pavimenti e rivestimenti in ceramica

Qual è l’attitudine più diffusa nei confronti degli edifici alti tra i progettisti austriaci? Marina Towers è un unicum?

Negli ultimi anni a Vienna sono stati costruiti diversi grattacieli. Sono uno strumento essenziale per affrontare la “compressione” dello spazio urbano e limitare il consumo del suolo a scapito delle aree verdi. La responsabilità del progettista di un edificio alto è perciò, a causa della sua altezza e della sua “ingombrante” presenza all’interno del tessuto urbano, maggiore rispetto a quella di chi progetta un edificio di altezza media. Perciò la selezione dei progetti deve basarsi su criteri qualitativi ed essere affidata a organi competenti.
" La responsabilità del progettista di un edificio alto è perciò, a causa della sua altezza e della sua “ingombrante” presenza all’interno del tessuto urbano, maggiore rispetto a quella di chi progetta un edificio di altezza media."

In che contesto urbanistico si situa questo progetto? Come questo ha influito sulla progettazione?

Marina Tower si trova vicino alle rive del Danubio, da cui è separata da una strada molto trafficata e da una linea ferroviaria. Al di sopra di queste arterie è stato realizzato Marina Deck, un ponte che permette di raggiungere a piedi o in bicicletta l’area delle torri. Quest’utilizzo pubblico dello spazio prosegue nell’atrio che occupa alcuni dei piani inferiori. Per i piani superiori abbiamo privilegiato spazi ampi che permettono di avere una vista spettacolare sulla città.
Nella torre più alta del complesso 30 prodotti Mapei sono stati utilizzati per posare 24.000 m2 di pavimenti e rivestimenti in ceramica

Quanto ha contato il fattore sostenibilità e in che modo si è riusciti a ottenere la certificazione rilasciata da ÖGNI, l’Associazione austriaca per la gestione sostenibile degli immobili?

Gli aspetti legati alla sostenibilità sono stati cruciali per l’intero progetto architettonico. Non hanno riguardato solo l’efficienza energetica e la selezione dei materiali. La posizione dell’edificio vicino alla fermata della metropolitana, la realizzazione di un “Mobility Point” dove è possibile noleggiare biciclette, scooter e auto, e la presenza di molti posti per il parcheggio delle biciclette permettono ai residenti del complesso di spostarsi in maniera sostenibile. Servizi sociali, come quelli di un asilo nido, trovano spazio nelle parti inferiori dell’edificio e ne incrementano il valore, come previsto dai requisiti della certificazione rilasciata da ÖGNI. 
Marina Tower ha ottenuto la certificazione “Gold” dell’Associazione austriaca per la gestione sostenibile degli immobili  ÖGNI
Piastrelle ceramiche e in gres porcellanato sono state posate in varie aree della torre più alta con adesivi come KERAQUICK MAXI S1, KERAFLEX MAXI 1 e ADESILEX P9

Quali criteri prediligete nella scelta dei materiali da costruzione?

Diamo un grande valore alla durabilità, ai cicli di vita lunghi e alla facilità di utilizzo e manutenzione dei materiali impiegati. Privilegiamo anche la riciclabilità alla fine del ciclo di vita nell’ottica dell’economia circolare. 

Per impermeabilizzare le aree umide di molti appartamenti è stata sviluppata una soluzione ad hoc grazie alla collaborazione tra fornitori di materiali da costruzioni ed esperti di associazioni di settore. Quanto ha contato la sinergia tra i vari attori coinvolti nel progetto?

L’impermeabilizzazione dei sottofondi nelle aree umide è stata effettuata grazie al perfetto coordinamento tra Mapei e le altre aziende coinvolte, attraverso un’integrazione al progetto che si è rivelata anche meno costosa rispetto alle soluzioni di solito impiegate in questi casi. Determinante è stato anche il servizio di assistenza tecnica che, in fase di progettazione, Mapei Austria GmbH ci ha messo a disposizione.
Per l’impermeabilizzazione delle aree umide Mapei Austria GmbH ha sviluppato una soluzione ad hoc
Intervistato
Christoph Zechner
Studio Zechner & Zechner ZT GmbH
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#architettura
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