Torrente Bisagno, Genova
Circa 3.600 anodi per proteggere i ferri d’armatura presenti nelle spalle e nei setti longitudinali del Torrente Bisagno, uno fra i maggiori corsi d’acqua di Genova.
Il dipartimento tecnico Mapei è intervenuto proponendo due tipologie di prodotti atti a proteggere e dare nuova forza alle strutture in calcestruzzo: da un lato gli anodi di zinco puro MAPESHIELD I, che, ricoperti da una speciale pasta conduttiva, li mantengono attivi nel tempo, e, dall’altro, la pittura elastomerica ELASTOCOLOR PITTURA e il promotore di adesione MALECH, per una finitura gradevole e durevole.
Con un lavoro di quasi tre anni il torrente Bisagno, che taglia longitudinalmente la città di Genova, è stato messo in sicurezza e consegnato alla città nel gennaio 2018. Sono stati realizzati 200 metri lineari di nuova sezione idraulica, con un investimento di circa 27,4 milioni di euro.
Si è trattato di un lavoro complesso, da eseguire nella massima sicurezza: il tratto terminale del torrente attraversa infatti un’area popolosa, snodo di trasporto ferroviario, nella quale gravitano oltre centomila persone. L’opera è stata realizzata in tre fasi e ha previsto 21 cambi di viabilità.
I lavori - realizzati dall’ATI composta da CSI Consorzio Stabile per le Infrastrutture (società mandataria e capo gruppo composta da Ilset e Esostrade), Sirce Spa, Vipp Lavori Speciali Srl, Trecolli Spa – hanno visto il rifacimento della copertura del torrente, aumentando la portata di acqua da smaltire. È stata inoltre recuperata la funzionalità della copertura per i carichi di prima categoria e migliorata la viabilità. Per ottenere questi risultati l’ATI ha ampliato la sezione idraulica del torrente Bisagno mediante abbassamento dell’alveo e riduzione dello spessore della soletta di copertura, mantenendo gli argini esistenti con un incremento della sezione strutturale, oltre a ricostruire i setti e la copertura. Sono stati inoltre riorganizzati i sottoservizi, anche mediante la realizzazione di cunicoli tecnologici e nuovi attraversamenti all’interno della copertura.
Più in dettaglio, i lavori hanno previsto la demolizione del precedente impalcato risalente agli anni ‘30, l’abbassamento dell’attuale quota d’alveo per circa 2 metri, la sotto murazione degli argini esistenti e la realizzazione del nuovo impalcato stradale, secondo quanto previsto dalle ultime normative, compresa quella sismica. Questo intervento ha consentito di incrementare la portata dai 450 m3/s agli 850 m3/s con franco idraulico (spazio tra il pelo libero dell’acqua e l’intradosso dell’impalcato stradale) di 1 metro.
MAPESHIELD: LA PROTEZIONE CATODICA GALVANICA DEI FERRI D’ARMATURA
Durante la realizzazione dell’opera sono state coinvolte circa 20 aziende specializzate - tra le quali anche Mapei - con oltre 250 operai coinvolti.
Iniziata la demolizione della soletta di copertura del versante di ponente (dal lato Piazza della Vittoria) del torrente Bisagno, si è proceduto contemporaneamente al jet grouting (iniezione nel terreno di una miscela cementizia) e alla predisposizione della platea di fondazione. Sono stati poi realizzati i setti di sostegno per la posa della nuova copertura.
Per quanto riguarda la protezione delle spalle e dei setti in calcestruzzo armato, come previsto dal capitolato redatto insieme allo Studio Associato Piemontecnica di Torino, è stata applicata la protezione catodica mediante l’utilizzo di MAPESHIELD I 30/20.
MAPESHIELD I è la soluzione Mapei studiata per proteggere i ferri d’armatura dalla corrosione nelle opere armate da ripristinare. Può essere vantaggiosamente impiegata anche per prevenire la corrosione in strutture armate di nuova realizzazione, specie se queste sono destinate a venire in contatto con agenti aggressivi.
La zona oggetto d’intervento è stata la prima fascia di calcestruzzo alta circa 2 m dal piano di scorrimento dell’acqua. Sulle spalle sono stati posizionati tre anodi ogni metro lineare, mentre lungo l’asse verticale sono stati collocati a circa 0,7 m l’uno dall’altro. Nei setti sono stati invece sistemati tre anodi ogni 0,9 metri lineari, mantenendo sempre una distanza di 0,7 m l’uno dall’altro, lungo l’asse verticale. Complessivamente sono stati sistemati circa 3.600 anodi.
LE PITTURE MAPEI SUL CALCESTRUZZO ARMATO
Un’ulteriore protezione alle nuove strutture in calcestruzzo armato è stata garantita dall’applicazione di una specifica finitura colorata Mapei. Le superfici, perfettamente pulite e solide sono state preliminarmente trattate con il fondo acrilico all’acqua, uniformante e promotore di adesione MALECH e poi verniciate con ELASTOCOLOR PITTURA, la pittura elastomerica protettiva antifessurazione, per esterni e interni, a elasticità permanente ed elevata resistenza chimica.