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Marco Albelice
Assistenza Tecnica, Mapei SpA
Risultano utili in caso di ristrutturazioni in ambienti civili e industriali.

Come nella realizzazione di nuove pavimentazioni ceramiche, anche in caso di ristrutturazione l’aspetto progettuale ha un’importanza rilevante. Prova ne sono le prescrizioni contenute nella norma italiana dedicata a questo tipo di intervento (UNI 11493-1) che già dal titolo “La progettazione, l'installazione e la manutenzione dei rivestimenti ceramici a parete a pavimento” rimanda all’importanza dell’istanza progettuale.

L'importanza complessiva della progettazione si esplicita in alcune prescrizioni generali della norma, che riguardano gli spessori degli strati costituenti il rivestimento ceramico, il posizionamento dei giunti di dilatazione o dei giunti di controllo e il loro corretto dimensionamento; la scelta e la conoscenza delle caratteristiche del rivestimento in ceramica.

Le domande che sorgono in fase di progettazione posso essere diverse e riguardare, per esempio, le accortezze necessarie per la posa di un grès porcellanato di grande formato, o come procedere per posare un rivestimento ceramico su supporti in gesso o sopra a un sistema di isolamento termico a cappotto.

Tra le molte possibili questioni, sullo sfondo della normativa italiana UNI 11493-1 accenniamo qui a un aspetto utile in caso di ristrutturazione (valido anche in caso di nuova costruzione): la realizzazione di un pavimento ceramica utilizzando le membrane desolidarizzanti.

 

 

Perché usare le membrane desolidarizzanti per la posa del pavimento ceramico?

Ormai da molti anni in Italia si è diffusa la produzione di lastre di grès porcellanato realizzate in svariati colori e fantasie, in grande formato e basso spessore. Tali lastre conferiscono alle superfici un aspetto monolitico, riducendo fortemente la quantità di fughe e giunti sul rivestimento.

Tuttavia, la piastrellatura ceramica è un sistema composto da più strati e al di sotto del rivestimento è di solito presente un supporto sul quale vengono realizzati dei giunti di controllo. Molto spesso accade che le campiture dei giunti di controllo realizzati sul massetto non coincidano con il formato o il disegno previsto per la posa di un grès porcellanato di grande formato. O ancora, nel caso di posa sul pavimento esistente, il vecchio pavimento presenterà dei giunti che in teoria andrebbero rispettati (per via dei movimenti a cui è soggetto). Posando il nuovo rivestimento occorrerebbe tagliare la piastrella in corrispondenza del giunto, perdendo così uno dei pregi estetici più apprezzati di questo tipo di lastre. Un'eccellente soluzione a questo genere di problematiche è costituita dalle membrane desolidarizzanti.

Qual è l’utilità delle membrane desolidarizzati?

In assenza di un riferimento internazionale, è utile ricordare che le membrane desolidarizzanti sono definite dall’Handbook Tile Council of North America (TCNA) come membrane di plastica geometricamente configurate in modo da creare uno spazio di aria tra la pavimentazione in piastrelle e il sottofondo. Queste membrane permettono alla pavimentazione e al sottofondo movimenti indipendenti, limitando così il trasferimento delle tensioni sulla pavimentazione. Ne deriva che l'applicazione di una membrana desolidarizzante permette di posare un pavimento ceramico anche di grande formato senza il tassativo rispetto dei giunti presenti sul sottofondo.

Le normative di posa UNI 11493-1 e UNI 11714-1 definiscono le tipologie e le caratteristiche prestazionali che i supporti devono presentare per l’installazione di rivestimenti ceramici o materiali lapidei. I sottofondi, con particolare riferimento al contesto delle ristrutturazioni, risultano talvolta problematici o non rispondenti ai requisiti richiesti. Fattori come umidità, continuità (presenza di giunti di frazionamento o dilatazione), stabilità, impermeabilità, se non correttamente gestiti, possono influire negativamente sulla corretta posa della pavimentazione.

 

 

Qual è la proposta di Mapei?

Tra le diverse membrane desolidarizzanti nella gamma Mapei citiamo MAPEGUARD UM35, una membrana bi-strato, desolidarizzante, anti-frattura, impermeabilizzante, composta da uno strato alveolare in HDPE con superficie irruvidita e da un tessuto in polipropilene sul retro, che permette di installare un rivestimento ceramico o materiale lapideo sulla maggior parte dei sottofondi, anche quando questi presentano problematiche e/o non raggiungono alcuni dei requisiti previsti dalle norme.

Una valida alternativa è MAPETEX SYSTEM, membrana antifrattura in tessuto non tessuto che consente di posare pavimenti in ceramica su supporti fessurati o non completamente stagionati, evitando che le irregolarità del sottofondo possano danneggiare la pavimentazione finale. Permette inoltre di posare le piastrelle senza rispettare i giunti di frazionamento presenti nel massetto, per soddisfare le esigenze estetiche del cliente, soprattutto nel caso di piastrelle di grande formato. Applicato su supporti fessurati, evita che le fessure presenti nel sottofondo si propaghino sulle piastrelle danneggiando la nuova pavimentazione. È un sistema rapido e di facile installazione, disponibile in comodi rotoli di diverse misure.

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