Viadotto Platano
Riparazioni del calcestruzzo sul secondo ponte “a stampella” più alto (220 metri) del mondo.
Riparazioni del calcestruzzo sul secondo ponte “a stampella” più alto (220 metri) del mondo.
Manutenzione per il secondo ponte “a stampella” più alto del mondo
Il Ponte Platano nasce sul RA. 05 Raccordo Autostradale Sicignano Scalo – Potenza e collega la Campania con la Basilicata, più nello specifico in agro dei comuni di Romagnano al Monte (Sa) e Vietri di Potenza (Pz). È stato costruito nel 1969 ed è lungo 630 metri e alto 220.
Questo viadotto è il terzo ponte più alto in Italia e il secondo ponte “a stampella” più alto del mondo dopo il Viadotto Sfalassà sull’Autostrada Salerno–Reggio Calabria.
Già nel 2017, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino strutturale dei viadotti, sull’opera d’arte sono stati realizzati i lavori di ripristino e rinforzo delle strutture in acciaio dell’impalcato della grande luce ad arco-telaio. A distanza di pochi anni, Anas ha progettato e programmato anche l’intervento di manutenzione sulle due pile principali. La gara è stata vinta dall’impresa campana R.T.I. Ilpa Srl-Padana Interventi Srl che, a giugno del 2020, ha dato inizio alle lavorazioni, durante le quali sono stati utilizzati diversi sistemi di prodotto Mapei per il risanamento e la protezione del calcestruzzo.
Ripristino e protezione del calcestruzzo
Dopo l’idroscarifica delle parti ammalorate del calcestruzzo e la spazzolatura meccanica delle armature, queste sono state trattate con la specifica malta cementizia anticorrosiva monocomponente MAPEFER 1K.
Per il ripristino delle parti degradate è stato utilizzato MAPEGROUT EASY FLOW, malta monocomponente tissotropica fibrorinforzata, a ritiro compensato e resistente ai solfati, indicata per il ripristino di strutture in calcestruzzo mediante intonacatrici. Per permettere lo svolgersi dei fenomeni espansivi all’aria, MAPEGROUT EASY FLOW è stato additivato con lo 0,25% di MAPECURE SRA, speciale additivo stagionante.
La successiva protezione delle pile è stata realizzata con MAPELASTIC GUARD, malta cementizia bicomponente elastica studiata per proteggere le grandi opere in calcestruzzo, soggette a elevate sollecitazioni.
La fase finale delle lavorazioni ha previsto la stesura, sulle superfici di calcestruzzo risanato, di uno speciale rivestimento elastico con effetto fluorurato. Le superfici sono state dapprima trattate con il primer epossidico bicomponente MAPECOAT E23, al quale è seguita la stesura di MAPECOAT PU33, rivestimento elastico a base di resine poliuretaniche bicomponenti che ha un’elevata resistenza alle atmosfere industriali e agli agenti atmosferici, è impermeabile all’acqua ma permeabile al vapore acqueo.
Al termine, la finitura è stata realizzata con MAPECOAT AF, protettivo incolore all’acqua, a base di polimero acrilico fluorurato.
Alcune aree di calcestruzzo del viadotto sono state ripristinate con il betoncino cementizio colabile, fibrorinforzato e a ritiro compensato MAPEGROUT COLABILE B2, addizionato con MAPECURE SRA.
La protezione finale di queste superfici è stata realizzata con il sistema protettivo elastomerico costituito dal fondo acrilico all’acqua MALECH e dal successivo trattamento con ELASTOCOLOR PITTURA, pittura elastomerica protettiva antifessurazione a elasticità permanente ed elevata resistenza chimica.