Grazia Signori
Linea prodotti per pavimentazioni architettoniche in pietra
Pavimentazioni elastiche e drenanti in pietra con Mapestone Joint

Le pavimentazioni drenanti in ambito urbano

Negli ultimi quindici anni rilevati dall’ISTAT (dal 2001al 2016), il 24,7% della precipitazione totale media annua è caduta nei giorni molto piovosi, con un valore medio di acqua piovana pari a 192 mm. 
È un dato che desta preoccupazione soprattutto se si considera che, parallelamente, il consumo di suolo aumenta anno dopo anno. In ottica di salvaguardia e gestione del territorio, è pertanto indispensabile adottare precauzioni che consentano di gestire a monte e in maniera efficiente le portate meteoriche.
Secondo le ricerche e le sperimentazioni degli studiosi e degli esperti del settore, le pavimentazioni drenanti costituiscono la soluzione che meglio risponde a questa necessità, perché riducono il rischio idraulico, migliorano le condizioni di percorribilità dei veicoli (con riduzione dell’aquaplaning) e contribuiscono a valorizzare la componente ecologica del paesaggio.

Le pavimentazioni drenanti per le strade e le piazze in pietra 

Ma cosa sono le pavimentazioni drenanti? Mentre le pavimentazioni in pietra a letto compatto destinate al traffico veicolare sono realizzate in modo da evitare l’entrata dell’acqua, che potrebbe comprometterne l’integrità, nelle pavimentazioni drenanti gli spazi adiacenti tra un elemento di pietra e l’altro non vengono saturati e chiusi ma anzi hanno lo scopo di far filtrare l'acqua verso gli strati sottostanti, anch’essi ad alta permeabilità. L’acqua passa attraverso i vuoti presenti nel riempimento sciolto e viene drenata verso il basso, nell’allettamento che pure è sciolto. In questo modo, la pavimentazione è in grado di drenare le acque meteoriche e, nello stesso tempo, di reggere il carico veicolare.

La capacità drenante delle pavimentazioni, ovvero la quantità̀ d’acqua che riesce a infiltrarsi, dipende da numerosi fattori, spesso combinati tra loro, come l'intensità̀ e frequenza delle precipitazioni, la profondità̀ della falda di ricarica, la presenza o meno di superfici permeabili al contorno, la natura del substrato, la quantità̀ d'acqua che effettivamente giunge alla pavimentazione, e, fattore decisivo, la manutenzione e lo stato di pulizia sia della pavimentazione stessa sia della superficie esterna circostante.

I riferimenti normativi

La norma UNI 11714-1:2018 “Rivestimenti lapidei di superfici orizzontali, verticali e soffitti - Parte 1: Istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione” contempla la possibilità di realizzare pavimentazioni drenanti carrabili in pietra a letto sciolto nei seguenti casi:

1. Letto e riempimento delle fughe sciolto, in sabbia: per le classi pedonali, ciclabili e residenziali (P4, P5, P6)

2. Letto sciolto in frantumato di roccia e riempimento delle fughe in frantumato di roccia legato con resina poliuretanica esente da solvente: per tutte le classi pedonali, ciclabili, residenziali, a carrabilità occasionale, moderata e intensa, comprese rotonde e dossi dissuasori (P4, P5, P6, P7, P8, P9). In questo caso, la pavimentazione non risulta solo drenante, ma anche elastica, quindi non necessita dell’esecuzione dei giunti di dilatazione.

La capacità di sopportare i carichi e la relativa fatica e la capacità drenante del pacchetto dipendono dalla natura, dalla granulometria e dalle caratteristiche prestazionali dell’allettamento e del riempimento delle fughe.

Pavimentazioni drenanti in pietra con Mapei 

MAPESTONE JOINT è una resina poliuretanica esente da solventi studiata per realizzare pavimentazioni elastiche e drenanti in pietra, durevoli, a costi di realizzazione e manutenzione ridotti e con numerosi altri vantaggi, tra cui quello estetico: essendo il prodotto di colore ambrato, la fuga si armonizza con i cubetti di porfido (la pietra usata maggiormente) e con il frantumato di porfido impiegato per il riempimento della fuga. 

MAPESTONE JOINT è conforme ai requisiti del regolamento REACH e risponde alle prescrizioni e ai requisiti richiesti dalla norma UNI 11714-1:2018 per le resine poliuretaniche, che devono garantire la sicurezza di prodotto (come la non infiammabilità) e la sicurezza d’uso nelle fasi di applicazione, stoccaggio e trasporto. La conformità di MAPESTONE JOINT alle prescrizioni della norma UNI 11714-1:2018 comprende anche l’idoneità per le pavimentazioni di classe P9 e il contributo apportato alla durabilità dell’opera. Le pavimentazioni in pietra realizzate con questo prodotto richiedono infatti manutenzione limitata per diversi anni, perché sono resistenti ai cicli di gelo-disgelo, ai sali disgelanti, alle intemperie e all’azione chimica di contaminanti come carburante e olio. 

Inoltre, grazie al tipico comportamento elastico, non è necessaria l’esecuzione di giunti di dilatazione e le pavimentazioni sono in grado di assorbire le ingenti sollecitazioni meccaniche dovute al passaggio di mezzi anche pesanti, senza che si formino affossamenti o discontinuità causate dal cedimento dell’allettamento. 

MAPESTONE JOINT permette inoltre una rapida messa in esercizio della pavimentazione, che si può aprire al traffico già dopo 48 ore dalla posa a 20 °C.

Nuove pavimentazioni e specie arboree scelte ad hoc 

MAPESTONE JOINT è stato utilizzato a Cercivento (UD) per riqualificare un’area destinata a parcheggio: è stata realizzata una nuova pavimentazione drenante, con l’impiego anche di alcuni elementi arborei filtranti. Obiettivo del lavoro era aumentare la permeabilità del terreno agevolando il drenaggio delle acque meteoriche, in modo da garantire la funzionalità della superficie del parcheggio all’interno di un intervento che risultasse anche coerente e armonicamente inserito nell’ambiente circostante.

Come ci racconta l’Arch. Marco Mazzilis, progettista dell’intervento, si trattava di un contesto di particolare pregio ambientale e architettonico, caratterizzato da edifici storici come la chiesa di San Martino (eretta nel tardo XVII secolo), un'imponente casa padronale della stessa epoca e la grande piazza antistante pavimentata in cubetti di porfido disposti a raggiera e circondata da una quinta muraria su cui sono raffigurati diversi passi della Bibbia con dei pregiatissimi mosaici. 

Si è deciso di sostituire l’esistente manto in conglomerato bituminoso con una pavimentazione in pietra naturale: su una base di materiale arido misto ben compattato, si è steso lo strato di frantumato secco dalla pezzatura di 3-8 mm e spessore 10 cm, su cui poi si sono posizionati i cubetti di porfido 8-10 cm. Le fughe sono state riempite da graniglia di porfido con granulometria 2-4 mm su cui si è fatta colare a bassa pressione la resina poliuretanica MAPESTONE JOINT che penetrando in profondità ha garantito stabilità, elasticità, resistenza ai sali e ai cicli di gelo e disgelo e la drenabilità certificata dell'intera pavimentazione.

Sono state impiegate diverse pezzature di porfido tra stalli, viabilità interna e percorsi pedonali. Cubetti di granito sono stati scelti per le zebrature dei percorsi pedonali e lastre dello stesso materiale, disposte di piatto o di taglio, sono state usate per delimitare gli stalli e caratterizzare le diverse aree. Le porzioni di raccordo tra i box alberati sono state pavimentate con lastre di granito che ne seguono o ne completano il disegno planimetrico.

Inoltre, per aumentare la capacità filtrante, si sono installati dei box alberati che ospitano diverse specie arboree (Carpino bianco a forma di cipresso, Sorbo degli uccellatori e tra loro un cuscinetto arbustivo di Cotoneaster) che, in base al susseguirsi delle stagioni, cambiano le proprie cromie e i loro volumi mutando la percezione del nuovo spazio costruito, generando degli elementi verticali che ne articolano il linguaggio compositivo. Un foglio metallico sagomato funge da seduta: il suo colore rosso è stato campionato dalla bacca del Sorbo degli uccellatori in maniera tale da dialogare con questo mentre è in fiore e fungere invece da punto focale quando va spogliandosi e i colori del paesaggio circostante si attenuano.

I dati del cantiere

Committente: Comune di Cercivento (provincia di Udine)
Progetto e Direzione Lavori: Architetto Marco Mazzilis (UD)
Impresa esecutrice: Canola Porfidi di Canola Dario (UD) 
R.U.P.: Dott. For. Zoz Fabio
Anno di realizzazione: 2023
Grazia Signori
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Tag
#architettura
Linee di prodotto
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