Un edificio progettato per massimizzare l'efficienza energetica

Un importante progetto urbano

Il completamento della Torre Unipol, su progetto dello studio Mario Cucinella Architects, conclude uno di più importanti e imponenti progetti urbani intrapresi dagli anni 2000 a Milano: l’operazione Porta Nuova. La costruzione del nuovo grattacielo è partita alla fine del 2018 e ha richiesto una preparazione progettuale e tecnica meticolosa. È stato infatti allestito un cantiere all’avanguardia, caratterizzato da una struttura verticale in grado di occupare uno spazio minimo alla base. 
La struttura sorge sul piccolo lotto di terreno situato all’angolo tra via Melchiorre Gioia e via Fratelli Castiglioni. Nel 2014 Unipol l’ha scelto come sito per realizzarvi la sua nuova sede, che a regime ospiterà oltre 600 persone. Dopo un concorso internazionale a inviti è stato scelto il progetto presentato dallo studio MCA. 

Un edificio all’avanguardia

La costruzione della torre è iniziata nel 2018 con le palificazioni delle fondamenta, mentre la posa della prima pietra è avvenuta nella primavera del 2019. L’aspetto più interessante del progetto della Torre Unipol è la sua doppia pelle sensoriale. Le facciate sono state realizzate con pilastri curvilinei in acciaio. I materiali utilizzati per la costruzione sono stati soprattutto vetro, accaio e cemento
L’edificio è stato progettato sin dall’inizio per massimizzare l’efficienza energetica grazie alla presenza, lungo le pareti esterne, di una doppia intercapedine che ha la funzione di mitigare il caldo in estate e isolare dal freddo durante i mesi invernali. Anche la geometria dell’involucro strutturale esterno, composta da moduli triangolari in vetro incastonati in una trama metallica bianca e blu, contribuisce a garantire l’efficienza energetica della torre. 
Per ridurre al minimo il consumo di risorse sono stati installati una pompa di calore ad acqua di falda, un impianto fotovoltaico, un impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore e uno per la raccolta dell’acqua piovana. Queste caratteristiche permetteranno al grattacielo di richiedere la certificazione LEED Platinum.

Design, altezza e tanta sostenibilità

L’edificio si sviluppa su 23 piani e 3 piani interrati, con un’altezza complessiva di 125 metri e una superficie totale di circa 33.000 m2

Individuata la posizione migliore all’interno del lotto edificabile, lo studio MCA ha definito la forma della torre: è stato scelto un cilindro a base ellittica, soluzione che permette di avere una superficie disperdente ridotta se confrontata con un edificio della stessa volumetria ma a base rettangolare. Il grande atrio di 75 metri di altezza offre un accesso su due livelli, uno da via Melchiorre Gioia e uno dalla piattaforma di piazza Gae Aulenti. Questo spazio viene definito dal progettista uno “spazio di moderazione climatica”, è cioè in grado di sfruttare l’esposizione come un’opportunità energetica: l’atrio, infatti, è rivolto a sud e agisce da buffer bioclimatico minimizzando le dispersioni termiche dell’involucro e trattenendo il calore solare. All’ultimo piano ci sarà una grande serra, uno spazio non condizionato che usufruirà dalla mitigazione passiva soprattutto nelle stagioni medie grazie a un efficiente uso delle aperture di ventilazione presenti nella parte bassa verso Sud e nella parte alta a Nord.


Anche Mapei ha fatto la sua parte

Mapei ha contribuito alla costruzione della Torre Unipol proponendo i sistemi più idonei per diversi ambiti di lavoro. In sintesi, questi i lavori che sono stati effettuati:

Fornitura di additivi per calcestruzzo. Mapei ha fornito alla società Holcim gli additivi per calcestruzzo DYNAMON XTEND W300 N e DYNAMON XTEND W300 R. Su richiesta della Direzione Lavori, ha prestato assistenza per il monitoraggio dello sviluppo di calore nel getto massivo della soletta, che per normativa deve rientrare entro determinati limiti. Gli stessi additivi sono stati poi impiegati anche per le opere di elevazione.

Ripristino del calcestruzzo. Alcune porzioni di calcestruzzo sono state ripristinate. La fase di intervento è partita dalla passivazione dei ferri di armatura con MAPEFER 1K, seguita dalla ricostruzione volumetrica delle superfici ammalorate con le malte cementizie tissotropiche PLANITOP RASA & RIPARA R4 e MAPEGROUT TISSOTROPICO. 

Rinforzi strutturali. Sono stati realizzati interventi di miglioramento statico e sismico con l’applicazione di sistemi di materiali compositi C-FRP. Sono stati così effettuati il confinamento di alcuni pilastri in calcestruzzo armato e il rinforzo a flessione e a taglio di alcune travi utilizzando MAPEWRAP SYSTEM, composto dal primer MAPEWRAP PRIMER 1, dal rasante epossidico MAPEWRAP 12, dalla matrice epossidica bicomponente MAPEWRAP 31 e dal tessuto in fibra di carbonio MAPEWRAP C UNI-AX HM 300 (300 g/m2). 

Parcheggio interrato. Per la pavimentazione del parcheggio interrato è stato scelto MAPEFLOOR PARKING SYSTEM RLT, un sistema epossidico multistrato continuo utilizzato per il rivestimento delle pavimentazioni per aree pedonali o carrabili sottoposte a traffico leggero. 

Pavimentazione in resina. Per la realizzazione dei rivestimenti delle scale e dei bagni è stato scelto MAPEFLOOR SYSTEM 31, sistema epossidico multistrato da 0,8 a 1,2 mm di spessore, seguito da una mano di finitura MAPEFLOOR FINISH 58W, un prodotto che conferisce alle superfici trattate un miglioramento delle proprietà meccaniche superficiali, in particolare la resistenza all'abrasione.

Impermeabilizzazione dei bagni. L’impermeabilizzazione della zona dei bagni è stata effettuata con la malta cementizia bicomponente MAPELASTIC, la rete in fibra di vetro resistente agli alcali MAPENET 150 e il nastro resistente agli alcali MAPEBAND EASY.

Posa della pietra e del marmo. Per posare le lastre in pietra Serena (spessore 2 cm) sono stati scelti gli adesivi KERAFLEX MAXI S1, KERAFLEX MAXI S1 ZERO e il tessuto non tessuto antifrattura MAPETEX VLIES, mentre per la stuccatura delle fughe è stato applicato KERACOLOR FF. Il marmo è stato posato con ULTRABOND ECO PU 2K.

Sigillatura. Dove erano necessarie operazioni di sigillatura, sono stati scelti MAPEFLEX MS 45, MAPEFLEX PU 45 FT.

Mapei ha fornito i suoi prodotti fin dalle prime fasi dell’intervento. Gli additivi DYNAMON XTEND W300 N e DYNAMON XTEND W300 R sono stati usati per confezionare il calcestruzzo utilizzato nel getto della soletta e per le opere di elevazione.
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