Interviste
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09/09/2024
Una prefabbricazione nel rispetto dell'ambiente: l'innovazione sostenibile di Crezza con calcestruzzo geopolimerico
Crezza, in collaborazione con Mapei e l'Università di Brescia, sviluppa calcestruzzo geopolimerico per prefabbricati a basso impatto ambientale
Crezza, leader nazionale nel settore dei prefabbricati, ha collaborato con Mapei e l'Università di Brescia per sviluppare calcestruzzo geopolimerico a basso impatto ambientale. La sperimentazione ha portato alla creazione di prefabbricati e travi con materiali innovativi, aprendo la strada a soluzioni più sostenibili nel settore.
Crezza è leader nazionale nella produzione e montaggio "servizi chiavi in mano" di prefabbricati infrastrutturali, tra cui barriere new jersey e conci per galleria, e opera nel settore da oltre 30 anni.
In che modo avete contribuito alla ricerca portata avanti da Mapei con l’Università di Brescia? Quale tipo di calcestruzzo è stato realizzato?
Sulla base di un accordo con Mapei, nell’aprile del 2023 abbiamo avviato un progetto sperimentale per la produzione su scala industriale di un calcestruzzo geopolimerico (cioè un calcestruzzo realizzato senza l’utilizzo di cemento) per ottenere elementi prefabbricati. A seguito dei test realizzati in laboratorio da Mapei, Crezza ha realizzato in una prima fase dei test dal vero per perfezionare la miscela e in seguito dei prefabbricati utilizzando questa tipologia di calcestruzzo. Abbiamo realizzato sia dei prefabbricati come da nostra abituale produzione sia delle travi, su indicazione del professor Adriano Reggia dell’università di Brescia. Le travi realizzate avevano armatura in acciaio o in GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer). L’obiettivo della ricerca era realizzare dei manufatti con bassissimo impatto ambientale attraverso l’utilizzo di materiali a bassa emissione di CO2. Le prove effettuate erano finalizzate alla valutazione della durabilità e della qualità del prodotto.
Lo stabilimento di produzione Crezza a Gordona (Italia).
Quali sviluppi futuri può avere secondo lei questo tipo di tecnologia?
La sperimentazione ha avuto un esito decisamente positivo, pertanto possiamo dire che gli sviluppi futuri sono in linea con gli obiettivi iniziali. Sfruttando l’alta resistenza alle aggressioni chimiche del prodotto, questo calcestruzzo potrebbe essere utilizzato per realizzare dei manufatti per la raccolta delle acque e in futuro proposto per altre realizzazioni.
Quanto è sentito il tema della sostenibilità nel settore della prefabbricazione?
Essendo il cemento un elemento importante nella realizzazione del calcestruzzo e quindi anche della prefabbricazione, il tema della sostenibilità è di prioritaria importanza. La nostra azienda ha già ottenuto le certificazioni EPD sui propri prefabbricati, con l’obiettivo di abbassare sempre di più l’impatto ambientale dei nostri prodotti.
Siamo e saremo sempre in prima linea per sperimentare nuove tecnologie e per testare dal vero tutte le innovazioni che i nostri fornitori ritengono possano portare a un miglioramento nell’ambito della sostenibilità.