Autore
Enrico Barison
Amministratore Delegato Profilpas
La Norma UNI 11515-1 del 2020 fornisce linee guida per la progettazione e l'installazione dei rivestimenti per pavimentazioni resilienti e laminati. Nel contesto ospedaliero, il coordinamento tra personale medico, installatori e altri attori è cruciale per garantire interventi efficienti durante il ripristino delle pavimentazioni, mantenendo l'operatività senza interruzioni.

Guida operativa per rivestimenti resilienti e laminati nelle pavimentazioni ospedaliere

La Norma UNI 11515-1 (2020) dal titolo “Rivestimenti Resilienti e Laminati per Pavimentazioni” è a tutti gli effetti una norma di processo: fornisce infatti le istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione di questi rivestimenti e rappresenta un riferimento per la redazione del progetto, la stipulazione del contratto di appalto e i processi di realizzazione in opera e di manutenzione. 
Per meglio comprendere il senso di una norma di processo è indispensabile prendere visione di quali siano gli attori coinvolti. Prendiamo per esempio il ripristino di una pavimentazione in ambito ospedaliero: troviamo il responsabile dell’ufficio tecnico dell’ospedale, il contractor, gli installatori, l’impresa di pulizie e, nel caso che tratteremo, il personale medico del blocco operatorio. 
Mi direte “cosa c’entra il personale medico?”, c’entra perché il blocco operatorio non può essere fermato, serve una grande competenza da parte dell’ufficio tecnico dell’ospedale e una perfetta armonia tra gli installatori e i medici, “costretti a collaborare”.
Sappiamo tutti che l’ospedale è una struttura che non dorme mai, non esistono orari prestabiliti in cui le persone hanno bisogno di supporto sanitario: questa è una delle maggiori complessità di queste strutture e il blocco operatorio rappresentata l‘apoteosi della complessità.
Intervenire con il ripristino delle pavimentazioni vetuste e sottoposte al quotidiano operare di medici non è semplice. Ripristinare la pavimentazione di un blocco operatorio richiede di lavorare nel fine settimana, consentendo sempre l’accesso ad alcune sale.
L’urgenza è sempre in agguato e non può essere procrastinata: per questo motivo il ripristino di un supporto non può essere effettuato con procedure di prassi, ma occorre adattare le procedure e i prodotti alla situazione.
Nell'ingresso, le lastre in grès porcellanato di grande formato sono state posate con l’adesivo cementizio ad alte prestazioni KERAFLEX EASY S1.

Medici e posatori al lavoro

Sono le 19 di un venerdì quando i posatori iniziano la rimozione della vecchia pavimentazione dell’area del blocco operatorio: è un momento delicato perché soltanto dopo questa operazione ci si rende conto di quale sia la reale situazione del sottofondo, situazione che supera sempre “in peggio” le aspettative. Bisogna prendere le misure della porta che conduce alla sala operatoria e ripristinarne il 50% della larghezza, per consentire l’accesso alle barelle con i pazienti per le urgenze: rifare mezzo ambiente per volta non è facile. In questo contesto persone, prodotti e processi operano all’unisono e la loro armonia rende possibile anche l’impossibile, o meglio l’imprevedibile.
Nel fine settimana ci sono tante persone che lavorano negli ospedali, ma questa volta ci sono anche i posatori e, come per il personale sanitario, dormire è un lusso che non possono permettersi: devono terminare il lavoro entro la serata di domenica.
Persone, Pazienti, Posatori, Processi, Prodotti… sono le cinque P che permettono questi piccoli capolavori, in cui l’ingegno del posatore, che mescola i prodotti per ripristinare crepe, avvallamenti e a volte vere e proprie buche, fa emergere una manualità armonica che nasce dall’esperienza. Non c’è tempo per i dubbi: il tempo scandisce le procedure e occorre essere sempre attenti a eventuali urgenze.
Sono le 9,30 di sabato e il supporto/massetto è stato “ringiovanito”: rinforzato, ripristinato, reso performante. La realizzazione delle sguscie procede e consente di creare una curvatura della pavimentazione resiliente, in modo che sia facile da pulire. La spatola scorre veloce mentre stende il collante, la mano è sicura e il movimento preciso. Anche il collante deve avere alte prestazioni, le sollecitazioni a cui la pavimentazione dovrà resistere sono pesanti e soprattutto quotidiane.
La pavimentazione aderisce al collante grazie a un “massaggio” sistematico che il posatore fa su tutta la superfice avendo cura di eliminare qualsiasi piccola sacca d’aria. L’ambiente necessita di una pavimentazione monolitica: per questo tutti i giunti vengono fresati e successivamente termosaldati.
Penso che queste righe descrivano una situazione in cui le Persone possono fare la differenza. Ringrazio tutti coloro che tengono vive le strutture sanitarie… posatori compresi. Sono le 21,30 di domenica e i locali sono nuovamente pronti per l’uso.
Autore
Enrico Barison
Amministratore Delegato Profilpas
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#ospedali
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