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Design, sostenibilità, materiali innovativi sono i criteri nei lavori di costruzione. Vi parliamo del vigneto di Saint-Estèphe in Francia.

Non sono solo più le "fabbriche" e i depositi del vino. Soprattutto negli ultimi anni, sono diventate dei veri e propri "templi" del vino firmati dai grandi maestri dell'architettura contemporanea in grado di unire design, rispetto dell'ambiente, tecnologie d'avanguardia nella costruzione e nei sistemi di produzione.

Il vino è una delle eccellenze del Made in Italy con una leadership a livello mondiale. Un primato che non è stato intaccato dalle conseguenze legate alla pandemia. Il settore, infatti, si è mostrato “resiliente” alla crisi del 2020 con risultati economici migliori rispetto ai principali concorrenti, in particolare la Francia che ha accusato una perdita del 10,8% sul versante delle esportazioni, pur confermandosi al primo posto della classifica delle vendite all’estero (pari a 8,7 miliardi di euro). L’Italia mantiene il vertice mondiale nella produzione di vino (49,1 milioni di ettolitri, con un incremento del 3% rispetto al 2019) e anche l’export ha limitato i danni: -2,7% in volume e -3,4% in valore sull’anno precedente. La prima parte del 2021, pur rilevando una situazione ancora in “chiaro-scuro” ha evidenziato importanti segnali di ripresa per il Made in Italy del vino. Secondo un recente rapporto Mediobanca-Sace-Ipsos, che ha coinvolto 240 aziende produttrici di vino, quest'anno le vendite aumenteranno del 3,5% rispetto al 2020.

Il “business” del vino (sono 45.600 le aziende vinificatrici) è, dunque, una realtà molto importante per l'azienda Italia, e non solo a livello industriale. Perchè le cantine sono oggi spesso sinonimo di bella architettura, sostenibilità e, non ultimo, movimento turistico. E così sono molti i casi in cui importanti imprese vitivinicole si sono affidate alle archistar: in Italia abbiamo molti esempi di cantine firmate - per esempio da Mario Botta, Renzo Piano e Tobia Scarpa - ma non mancano importanti realizzazioni anche all'estero come in Spagna (Frank O. Gehry e Norman Foster) o negli Stati Uniti (Jacques Herzog e Pierre de Meuron).

Il design va di pari passo con l'utilizzo di tecnologie e materiali innovativi per la produzione, conservazione e invecchiamento del vino.

Mapei ha contribuito alla realizzazione e riqualificazione di diverse cantine, sia negli spazi esterni che in quelli interni, tra i quali il vigneto di Saint-Estèphe in Francia.

 

 

Saint-Estèphe (Francia)

Prodotti certificati per l’ampliamento di una cantina ricca di storia
Risalente al XV secolo, Château de Pez è uno dei più antichi vigneti della zona di Saint-Estèphe, nella regione di Bordeaux. Situato sulla riva sinistra dell’estuario della Gironda, si estende su 48 ettari, comprendendo vitigni Cabernet-Sauvignon e Merlot. Di proprietà dal 1995 della Maison de Champagne Louis Roederer, produce vini pregiati di eccezionale qualità.

Questa struttura ricca di storia si è trasformata nel corso dei secoli: numerosi investimenti e lavori di rinnovo hanno infatti permesso nel tempo di modernizzare gli impianti e gli edifici delle cantine.

 


PRODOTTI INNOVATIVI PER UNA STRUTTURA ANTICA

Nel corso dei lavori di ampliamento, l’impresa Costa Adrien ha utilizzato le soluzioni Mapei per l’impermeabilizzazione e la posa di piastrelle in ceramica nella nuova area di vinificazione e nella zona di ricevimento della vendemmia.

Impegnata da tempo nella ricerca della sostenibilità e della durabilità, Mapei ha offerto le soluzioni più adatte agli ambienti agro-alimentari e in particolare alle cantine vinicole.

Il sistema utilizato in questo intervento soddisfa la certificazione francese Excell PLUS ambiance intérieure®, che attesta l’assenza di specifici contaminanti, assicurando che le emissioni provenienti dai materiali utilizzati non alterino lo stoccaggio e l’invecchiamento del vino, nel rispetto della salute di chi vive quotidianamente gli ambienti.

Su una superficie di oltre 600 m2 è stato dapprima realizzato un massetto utilizzando TOPCEM, legante idraulico speciale per massetti a presa normale, ad asciugamento veloce a ritiro controllato, che permette di ridurre i tempi d’attesa per la posa dei rivestimenti (24 ore) e per la messa in servizio (48 ore).

Dopo un’accurata pulizia, le superfici sono poi state impermeabilizzate con MAPELASTIC AQUADEFENSE, membrana liquida elastica pronta all’uso ad asciugamento rapido. Le piastrelle in grès porcellanato di dimensioni 30x30 cm sono state poi posate sui pavimenti e sulle pareti utilizzando KERAFLUID N, adesivo per la posa di piastrelle in ceramica, distribuito in Francia da Mapei France.

La stuccatura è stata realizzata con la malta ad alte prestazioni ULTRACOLOR PLUS, scelta nel colore grigio, che assicura fugature idrorepellenti e a prova di muffa. A presa rapida ULTRACOLOR PLUS, assicura una messa in opera della pavimentazione dopo solo 4 ore dall’applicazione.

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