Intervista
Sergio e Diego Bellamoli
Bellamoli Granulati SpA

Dall’intervista con Sergio e Diego Bellamoli di Bellamoli Granulati SpA emerge l’importanza della sinergia con Mapei nella partecipazione a progetti complessi e nello sviluppo di nuove soluzioni per la riqualificazione urbana e il restauro. Un esempio significativo è la collaborazione per realizzare pavimentazioni in calcestruzzo lavato per il lungomare di Lignano Sabbiadoro. Tra i progetti più prestigiosi c'è anche il restauro della Torre Velasca, dove gli aggregati Bellamoli sono stati scelti per ricreare il colore originale dell'intonaco, sviluppato appositamente da Mapei.

Un’azienda “storica” e familiare, la Bellamoli Granulati, proprio come Mapei. In che modo questa caratteristica ha supportato la vostra crescita in quasi cento anni di attività?

Essere un'azienda familiare ci ha permesso, con l’inserimento delle nuove generazioni, di intercettare sempre nuovi mercati, nuovi settori e nuove collaborazioni senza fermarci ad una clientela storica. Ad esempio, partecipiamo a 6-7 fiere l'anno proprio per cercare di esplorare sempre nuovi mercati come fa Mapei, che incontriamo spesso a rassegne come Marmomac, My Plant & Garden e Superfaces (oggi InOut).

Nel 1927 Cesare Bellamoli intuisce l’utilità delle pietre rosse per il mercato. Quali caratteristiche dei granulati di marmo e pietra naturale hanno portato al loro successo?

Sicuramente hanno avuto un ruolo determinante il colore ed il metodo di coltivazione di cava, soprattutto negli anni 2000 quando il mercato principale era il mondo della prefabbricazione. La “chiave” era avere un prodotto che garantisse una colorazione costante. Avere una cava di proprietà e poter seguire, a livello geologico, la colorazione del materiale ci ha permesso di diventare leader di mercato perché potevamo assicurare una costanza cromatica nel tempo, cosa che altre aziende riuscivano a ottenere solo acquistando grandissime quantità di pietrame dalle cave e miscelandole, attutendo la problematica senza risolverla. Ad esempio, nel caso del lungomare di Lignano Sabbiadoro la pavimentazione era molto estesa e c’era la necessità di garantire un materiale dal colore esattamente identico per tutta la lunghezza e una cromia che non variasse nel tempo. Siamo riusciti a soddisfare questa esigenza proprio grazie alla proprietà di una cava, da cui estraiamo solo granulati e che ci permette di evadere anche ordini consistenti. 
Inoltre, i nostri prodotti sono molto conosciuti nel mondo perché presenti nelle gallerie, nelle chiese e nei portici di tanti centri storici delle città italiane (Firenze, Bologna) all’interno dei cosiddetti “Pavimenti alla Veneziana”: si tratta di un materiale che “ha fatto la storia” perché i pavimenti sono lì da duemila anni e vantano una durabilità che è una garanzia ineguagliabile.
I granulati di Bellamoli Granulati SpA sono stati utilizzati per realizzare vari progetti a cui anche Mapei ha contribuito come nel caso della formulazione dell'intonaco per il restauro delle facciate della Torre Velasca.

Come si sono evolute negli anni le richieste del mercato?

Il più grande cambiamento degli ultimi tempi è stato il calo di richieste del mondo della prefabbricazione e la crescita del landscape. Ricordo che negli anni 2005-2006, mentre avevamo ancora file di camion che caricavano ordini per il mondo della prefabbricazione, abbiamo iniziato a partecipare a una fiera del giardinaggio a Padova e, quando tornavamo con ordini di materiale di colore diverso e quantitativi limitati, venivamo guardati con stupore (e quasi con fastidio) da chi in azienda si occupava solitamente di ordini molto più grandi per i clienti tradizionali. Ma dopo 5-6 anni il mondo della prefabbricazione ha cominciato a calare e il settore del landscape e della grande distribuzione è diventato una delle principali risorse. In questo ambito, ad esempio, abbiamo introdotto 15-20 anni fa sul mercato italiano “la gabbionata”: gabbie che vengono riempite con materiali lapidei provenienti da zone della nostra cava che non hanno una colorazione precisa, per cui, nell’ottica di un utilizzo che valorizzi le diverse sfumature naturali della pietra, abbiamo inventato una nuova destinazione d’uso. La gabbia con il pietrame viene portata in cantiere ed è pronta per essere posata, permettendo la costruzione di muri e di quinte anche di grande lunghezza in pochi minuti, quindi creando, con i “nostri” colori, opere belle,  di design e reversibili.  
Abbiamo sempre cercato di intravedere nuove possibilità anche in settori diversi da quelli in cui operavamo tradizionalmente. Adesso guardiamo con interesse all’ambito delle pavimentazioni continue come quelle in calcestruzzo lavato realizzate da Mapei. Osserviamo anche l’evoluzione delle pavimentazioni drenanti o che fanno uso di resine trasparenti per valutare lo sviluppo di nuove linee o tipologie di prodotto che soddisfino queste esigenze emergenti sul mercato. Recentemente i produttori di agglomerato di marmo sono riusciti a ricreare i vecchi pavimenti alla veneziana, per i quali vengono nuovamente usati i nostri prodotti. Cerchiamo sempre di guardare al futuro.
“Il più grande cambiamento degli ultimi tempi è stato il calo delle richieste del mondo della prefabbricazione e la crescita del landscape e noi abbiamo saputo coglierlo e sfruttarlo”

Esportate anche all’estero? Quali sono i prodotti più richiesti dai clienti stranieri?

Esportiamo principalmente in Europa e, in particolare, in Germania, Belgio e Olanda ma anche in Giappone, in Cina, in Turchia e in molti Paesi di tutto il mondo. Le esportazioni coprono una fetta che va dal 40% al 60% delle vendite a seconda degli anni. 
Quello che ci contraddistingue maggiormente, ed è molto apprezzato all’estero, è la grande attenzione nella scelta delle materie prime, unita a un processo produttivo estremamente raffinato in tutte le sue fasi (dall’arrotondamento all’asciugatura, alla depolverizzazione, ecc.) e perfezionato in molti anni di esecuzione, che abbiamo acquisito grazie alla lunga esperienza di lavoro con il mondo della prefabbricazione che ha sempre richiesto una granulometria e un colore uniformi, anche per quantitativi molto elevati.
A volte gli architetti e le imprese vengono nella nostra cava per accertarsi sulla nostra capacità produttiva. È dunque sempre più importante la collaborazione con tutti gli attori in gioco nel settore delle pietre naturali: i progettisti, le imprese, i posatori e i produttori di materiali complementari.
All’estero ci sono tantissimi posatori italiani, emigrati in vari Paesi, che continuano a posare pavimenti “alla veneziana” contribuendo così all’uso dei nostri prodotti in molti progetti.

E infatti, molto spesso i vostri prodotti vengono usati in collaborazione con quelli di Mapei in vari progetti di riqualificazione urbana. È quindi questo un segmento di mercato particolarmente interessante per voi?

È sicuramente un segmento che riteniamo molto promettente. Vediamo tecnologie Mapei usate sempre di più in questo settore come il MAPEI COLOR PAVING o il MAPESTONE JOINT GHOST usati, ad esempio, in combinazione con nostri prodotti come i ciottolini di 3-4 mm per la creazione di pavimenti drenanti e non, sempre con alto valore estetico. Siamo sempre disponibili a collaborare con Mapei per fornire campioni o prove al vero per sviluppare prodotti utili a nuove applicazioni e nuovi settori. 
“Il settore della riqualificazione urbana è uno dei quelli a cui guardiamo con maggior interesse perché lo riteniamo molto promettente”
Mapei sul waterfront lungomare Trieste - Lignano Sabbiadoro (1)
Il lungomare di Lignano Sabbiadoro è stato realizzato combinando il sistema MAPESTONE per la posa delle pavimentazioni in pietra e il sistema MAPEI COLOR PAVING per le pavimentazioni in calcestruzzo lavato utilizzando aggregati di Bellamoli Granulati.

Uno dei progetti in cui i prodotti Bellamoli si sono trovati a essere usati insieme a quelli Mapei è il restauro della Torre Velasca. Perché proprio i vostri prodotti?

C’era la necessità di ricreare il colore dell’intonaco originario che è una particolare varietà di rosa. I nostri aggregati, proprio per i loro colori, sono risultati adatti a raggiungere lo specifico mix di aggregati di diverse granulometrie e colorazioni che Mapei ha formulato per l’occasione. Anche questo progetto è legato al nostro continuo impegno nel trovare nuovi mercati e nuove tipologie di applicazione per i nostri prodotti. Sicuramente la collaborazione con aziende come Mapei che cercano di sviluppare nuovi prodotti è importante: da parte nostra cerchiamo di dare la massima disponibilità nel fornire campioni, fare prove, offrire visite in cava. Il progetto della Torre Velasca ci ha già coinvolto per diversi anni ma ne è valsa la pena: siamo orgogliosi di partecipare a un progetto così prestigioso. Un tempo si aprivano le cave solo per realizzare un grande progetto architettonico, cosa non più fattibile e che rende difficile recuperare i materiali originali. Oggi, dunque, al momento del restauro, si deve cercare di avvicinarsi al colore originale utilizzando materiale diverso da quello impiegato originariamente. 
“Per il restauro della torre Velasca c’era la necessità di ricreare il colore dell’intonaco originario: una particolare varietà di rosa. I nostri aggregati, proprio per i loro colori, sono risultati adatti a raggiungere lo specifico mix di aggregati di diverse granulometrie e colorazioni che Mapei ha formulato per questo progetto”
Per assicurare alle facciate della Torre Velasca lo stesso colore che avevano in origine, Mapei ha sviluppato un prodotto ad hoc, il Legante Intonaco Velasca, utilizzando, per la sua formulazione granulati di Bellamoli Granulati.

Il riutilizzo dei materiali lapidei è spesso alla base di modelli di economia circolare. Ci può fare qualche esempio?

Uno degli esempi è quello della “gabbionata” di cui parlavamo poco fa. Inoltre, le pavimentazioni in pietra realizzate con i nostri prodotti sono estremamente durevoli e a base di pietre naturali: dunque sono già di per sé più sostenibili di altri materiali. Abbiamo anche sviluppato progetti ad hoc come i “Bloc & Bloc”, una soluzione studiata appositamente per realizzare pavimentazioni esterne come vialetti pedonali e bordure di aree verdi: si tratta di listelli decorativi vibro-compattati.in cemento e pietre naturali. Questo prodotto nasce per utilizzare quei materiali di granulometria inferiori rispetto alle varietà lapidee che sono più richieste dal mercato. Abbiamo pensato di valorizzare quelle tipologie lapidee con granulometrie e colorazioni meno richieste dal mercato attraverso lo sviluppo di un nuovo prodotto che contiene proprio questo materiale. Per realizzarlo ci siamo affidati a uno studio di design danese, in particolare per individuare i colori e le caratteristiche più adatte ad incontrare le esigenze di mercato.

Bellamoli Granulati

Bellamoli Granulati è un'azienda italiana fondata nel 1927, specializzata nella produzione e trasformazione di granulati di marmo e ciottoli di pietra naturale.  Nei suoi oltre 90 anni di attività, è diventata un leader internazionale nel settore, grazie alle sue cinque cave di estrazione e tre cantieri di trasformazione. L'azienda offre una vasta gamma di prodotti, tra cui granulati di marmo, ciottoli, pavimentazioni esterne e gabbionate in pietra per recinzioni, utilizzati in vari ambiti: dalle riqualificazioni urbane all'architettura del paesaggio, all'arredamento esterno e persino alla gioielleria. Per saperne di più: https://www.bellamoli.it/
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