

Il nostro ruolo di facilitatori degli scavi
La strategia del Gruppo in questo settore è combinare l'efficienza applicativa con le compatibilità ambientali.
La strategia del Gruppo in questo settore è combinare l'efficienza applicativa con le compatibilità ambientali.
Quando è nata linea Mapei UTT e come è cresciuta nel tempo?
La Business Unit Mapei UTT è nata nel settembre 1999, anno in cui sono arrivato in Mapei. È stata costituita inizialmente da prodotti già esistenti, che avevano un utilizzo trasversale con impieghi diversi, e poi è stata via via ampliata con l’inserimento di prodotti specifici per il supporto agli scavi e al completamento di ogni singola opera. Il primo cantiere a cui abbiamo partecipato è stato il ripristino del traforo del Monte Bianco in seguito all’incendio avvenuto nel marzo del ’99. Un lavoro molto importante, all’interno del quale abbiamo potuto mostrare la versatilità e l’affidabilità dei nostri prodotti, molti dei quali sono stati realizzati in tempi molto brevi. Oggi la linea è completa e si arricchisce via via di nuovi elementi, seguendo le nostre intuizioni e le richieste del mercato sia per lo scavo meccanizzato che per quello tradizionale.

Quali sono i progetti più importanti nei quali Mapei è impegnata attualmente?
In Italia siamo presenti in molti progetti, anche grazie al piano di investimenti previsto per i prossimi anni sia sul ripristino che sul nuovo. Stiamo lavorando sui progetti dell’Alta Velocità – come il terzo valico sulla Milano-Genova, o le tratte Napoli-Bari e Catania-Messina –, il tunnel del Brennero o la strada statale 106 Jonica. All’estero lavoriamo molto in Norvegia. Abbiamo inoltre una crescita importante in Canada e Stati Uniti, siamo presenti in maniera costante in Sud America e stiamo iniziando a crescere anche in Australia. In Asia lavoriamo soprattutto a Singapore e Hong Kong e stiamo crescendo molto in India. I progetti sono molto diversi, dalle metropolitane alle miniere, alle gallerie ferroviarie – un settore molto in crescita per ragioni di sostenibilità ambientale –, alle gallerie stradali, idrauliche e a quelle delle acque nere.
Quale attenzione è riservata alla compatibilità ambientale dei prodotti Mapei UTT? Può farci un esempio?
La compatibilità ambientale è una caratteristica fondamentale dei nostri prodotti. Abbiamo intuito sin dall’inizio che sul mercato ci sarebbe stata questa esigenza e ci siamo portati avanti molto rapidamente anche rispetto alla concorrenza, stabilendo per primi uno standard di riferimento, soprattutto sui prodotti per il condizionamento del terreno per lo scavo meccanizzato, ambito in cui la normativa ambientale è particolarmente stringente. Siamo riusciti a coniugare le alte performance dei prodotti con il rispetto dell’ambiente, operazione non sempre facile, e questo ci ha portato la fiducia dei clienti. Come esempio, posso citare la famiglia dei POLYFOAMER ECO, che negli ultimi anni si è evoluta da ECO 100 a ECO 100 PLUS e poi ECO 1000 PLUS, con un progressivo miglioramento delle performance ambientali. Un discorso simile si può fare per tutta i prodotti della linea, che sono dotati della certificazione WGK (Wassergefährdungsklasse), che valuta l’impatto del prodotto sull’acqua presente nel terreno, classificando il rischio di contaminazione in una scala da 1 a 4. Per i nostri prodotti questo valore è sempre compreso tra 1 e 2.

La durabilità delle opere è un tema di grande attualità: come si declina questo concetto nei prodotti della linea?
Ai fini della durabilità è molto importante una corretta applicazione dei prodotti. In Mapei abbiamo la possibilità di offrire soluzioni di alto livello, in grado di minimizzare l’impatto causato da un loro cattivo utilizzo – spesso causato dalle difficili condizioni degli ambienti in cui si opera – e di garantire comunque un’adeguata durabilità. Oggi alle grandi opere viene richiesta una durabilità di almeno 100 anni, con alcune eccezioni, per esempio per il tunnel del Brennero sono richiesti 150 anni. Questo arco di tempo è dovuto agli alti costi delle opere e anche al desiderio di minimizzare l’impatto sociale, poiché l’interruzione del servizio provoca molti disagi agli utenti.
Innovazione e ricerca sono pilastri di Mapei: quali sono i vostri prodotti più recenti e avanzati dal punto di vista tecnologico?
Senz’altro i prodotti della famiglia degli agenti schiumogeni POLYFOAMER ECO e anche gli additivi per calcestruzzo, che consentono di mantenere alte le performance e di ridurre il consumo di cemento. In tutti i nostri prodotti cerchiamo di ridurre al minimo l’impatto ambientale, intendendo per “basso impatto” non solo una bassa emissione di CO2 in fase di produzione, ma anche un ridotto impatto nel momento dell’applicazione. Qui la chimica ci è di grande aiuto perché aiuta a rendere i prodotti più sostenibili. In questo senso è bene ricordare che chimica non è sinonimo di inquinamento ma di ricerca, sviluppo e della possibilità di facilitare la vita delle persone, in maniera sostenibile.
Che tipo di assistenza in cantiere può fornire il gruppo UTT?
La nostra assistenza, che chiamiamo servizio tecnico, parte da una fase preliminare di laboratorio durante la quale facciamo una serie di prove a partire dalla situazione del cantiere, in modo da individuare la nostra proposta migliore per soddisfare le esigenze del lavoro. Proponiamo poi i prodotti più adatti, con i relativi dosaggi e parametri di impiego. Una volta acquisita la commessa, riverifichiamo i test e i parametri già acquisiti per ridefinire eventualmente alcuni dettagli. Si passa poi alla fase applicativa: siamo presenti anche qui per verificare che l’impiego del prodotto sia eseguito nel migliore dei modi. Seguiamo il cantiere in tutte le sue fasi. Il servizio tecnico costituisce così un elemento di elevata competenza al servizio del cliente in grado anche, se necessario, di sviluppare delle proposte pensate per lo specifico cantiere.
