Al parquet, alla sua storia e al suo futuro, Mapei ha dedicato un evento lo scorso 1° luglio.

Il legno. Un materiale che evoca tradizioni antiche ma che è parte integrante della nostra vita quotidiana, presente negli edifici in cui viviamo, ad esempio come materia prima dei nostri pavimenti. E proprio al parquet, alla sua storia e al suo futuro, Mapei ha dedicato un evento lo scorso 1° luglio.

L’auditorium Mapei di viale Jenner a Milano ha aperto le porte a protagonisti dell’industria delle pavimentazioni in legno, riuniti per discutere di vari temi legati al parquet.

Moderatore dell’evento è stato Angelo Giangiulio, Product Manager della linea di prodotti Mapei per parquet, che ha ricordato il tradizionale impegno di Mapei in un segmento importante dell’industria delle costruzioni. “Un incontro che abbiamo organizzato non per presentarvi una nuova linea di prodotti o parlarvi di Mapei – ha dichiarato Giangiulio – ma per fare il punto sul nostro settore e sul nostro bel prodotto con chi questo settore lo conosce a fondo e lo vive. Nell’anno dell'85° anniversario di Mapei continuiamo nel solco della formazione, dell’innovazione, della ricerca, dello scambio culturale”.

 

Sfide e opportunità per un settore in crescita

Il seminario è cominciato con l’analisi dell'attuale situazione del mercato delle costruzioni e delle pavimentazioni in legno, a cura di Francesco Doria, Market Research Manager di Mapei SpA. Doria ha evidenziato come, nell’ambito di un mercato italiano dei pavimenti che nel 2021 ha raggiunto una dimensione complessiva di 150.375 milioni di m2, al parquet spetti una quota del 6,2%. Il parquet è il terzo principale materiale utilizzato nelle pavimentazioni, dopo ceramica e pietre naturali. Considerando anche che il consumo di parquet ha visto, lo scorso anno, una crescita pari quasi al +21%, Doria ha concluso: “Nel complesso le prospettive per il settore sono buone fino al 2024.”

La parola è passata a Renza Altoè Garbelotto, Consigliere incaricato del Gruppo Pavimenti in Legno di Edilegno/FederlegnoArredo e Amministratore Delegato del parchettificio Garbelotto, che si è soffermata sui vantaggi offerti dal parquet: “Un prodotto che abbraccia sempre più ricerca, cultura, bellezza, moda, design. Oggi il parquet non è più solo un pavimento, è un complemento d’arredo. Nessun altro pavimento offre possibilità di customizzazione paragonabili a quelle del pavimento in legno”.

Con l’intervento di Lorenzo Onofri, Presidente FEP (Federazione Europea Industria del Parquet) e CEO di Stile Società Cooperativa, la platea si è confrontata con uno scenario internazionale: il mercato europeo del parquet che, dopo un 2020 stabile, ha registrato una crescita dei consumi del 5,8%, dovuta in primo luogo all’adeguamento delle case agli stili di vita del post pandemia. Oltre a ribadire l’importante ruolo delle associazioni in questo momento storico, Onofri si è soffermato sul comportamento d’acquisto del consumatore di parquet e sull’attuale disponibilità delle materie prime, come il rovere, in Europa. “C’è la necessità" ha dichiarato, “di regolamentare le esportazioni di tronchi dall’Europa, ma anche di colmare il deficit di formazione culturale da parte del mondo distributivo, di reinventarsi, di fare ricerca e innovazione e di trovare alternative".

L’ingegnere Rita D’Alessandro, dell’Ufficio Normative EdilegnoArredo-FederlegnoArredo, ha fatto il punto sulle norme che regolamentano le pavimentazioni in legno in Italia e all’estero, come quelle UNI già pubblicate (UNI 11368), in fase di elaborazione (UNI 1609878) o da revisionare (UNI 11265, UNI 11538-1, UNI 11556). Ha illustrato i criteri che, secondo la UNI 11368, sono alla base della valutazione delle pavimentazioni in parquet a posa ultimata, ricordando le verifiche previste per i diversi tipi di pavimentazioni. A livello europeo, D’Alessandro ha menzionato le norme EN 13647, EN 17456 e EN 17009, soffermandosi sul metodo di prova, previsto all’interno della EN 17456, per determinare la delaminazione dello strato superiore di elementi multistrato. Tra le norme in fase di revisione ha messo in evidenza come, all’interno della EN 13489, sia in discussione, tra i rappresentati di vari Paesi europei, il limite della delaminazione dello strato superiore dopo il trattamento di invecchiamento. A livello mondiale sono state citate le norme ISO dedicate ai pavimenti in legno, compresi quelli in bambù.

Il professor Fabio Braga, tecnologo del legno e professore associato dell’Accademia Belle Arti di Firenze, ha poi condotto i presenti in un affascinante viaggio alla scoperta delle origini dei pavimenti in parquet, mettendo in evidenza la grande varietà di specie legnose impiegate e la maestria degli artigiani che li hanno realizzati. Braga ha mostrato come l’arte del legno abbia saputo creare capolavori, come il pavimento intarsiato di Casa Bossi a Novara, i primi pavimenti in legno dipinto nell’Inghilterra del ‘600, i panelli decorativi in legno, il parquet Soubise o quello di Aremberg.

A chiudere i lavori è stata Mikaela Decio, Corporate Environmental Sustainability Group Leader del Gruppo Mapei, con un intervento sulla sostenibilità, aspetto sempre più importante anche per l’industria del parquet. Decio ha ricordato come Mapei investa costantemente in Ricerca & Sviluppo e innovazione per ridurre l’impatto ambientale dei suoi processi e prodotti, aumentando il quantitativo di materiali riciclati nelle formulazioni, riducendo quello degli scarti e offrendo soluzioni, anche per la posa di parquet, a bassa emissione di sostanze organiche volatili (certificati EMICODE EC1PLUS) per garantire comfort ambientale negli interni. Per quanto riguarda i propri prodotti, oltre alle licenze Emicode, Mapei mette a disposizione documenti certificati quali le EPD (Environmental Product Declarations) e i P.A.S.S (Profilo Ambientale e Sostenibilità in Sintesi) relativi al contributo dei suoi materiali per una posa più sostenibile.

Tag
#mercato #pavimenti
Linee di prodotto
Prodotti per parquet
Ti potrebbe interessare anche
È arrivata l'ora di cambiare
Interviste
14/12/2022
È arrivata l'ora di cambiare