La nuova sede di Durst Phototechnik
Un’onda di calcestruzzo leggero macchiettata da 850 piccole finestre cattura l’occhio dei passanti: sono i nuovi headquarters della Durst a Bressanone, l'azienda internazionale di sistemi di stampa. La nuova struttura porta a compimento la visione originaria degli anni ‘60 dell’architetto Othmar Barth, attraverso la reinterpretazione in chiave futurista dello studio bolzanino Monovolume.
Per le pavimentazioni degli uffici sono state scelti i sistemi in resina Mapei: dai primer e quarzi per la preparazione dei massetti, alla finitura con le soluzioni MAPEFLOOR FINISH, passando per l’applicazione, la colorazione e il protettivo finale abbinati al sistema cementizio ULTRATOP LOFT F.
Per la ceramica e la moquette destinati ai bagni, all’ingresso e agli stessi uffici, le soluzioni ad alte prestazioni Mapei hanno suggellato l’intero processo di posa, attraverso la scelta dell’adesivo cementizio KERAFLEX MAXI S1 ZERO, accostato a KERAPOXY CQ per le fughe epossidiche e MAPEFOAM per i giunti, il sigillante MAPESIL AC e l’adesivo per tessili ULTRABOND TX57.
Nel quartier generale dell’azienda svetta una torre con la facciata a pixel, che rievoca il tema della fotografia e della stampa digitale.
IL PROGETTO
Situata a Bressanone, Durst Phototechnik produce sistemi di stampa inkjet per applicazioni industriali e opera nella trasformazione e digitalizzazione dei processi produttivi industriali. L’azienda sudtirolese due anni fa ha voluto realizzare una nuova sede chiedendo ai progettisti dello studio Monovolume di integrare - sia a livello architettonico che funzionale - l’ala di nuova costruzione con la sede storica realizzata nel 1963 dall’arch. Othmar Barth.
L’ampliamento del quartier generale Durst è una costruzione a due piani con una facciata in vetro e acciaio che si allunga fino a formare una torre di cinque piani (altezza 35 m), realizzata in calcestruzzo leggero. La torre si ispira al progetto di Othmar Barth, che aveva immaginato di completare in questo modo la sede Durst. La facciata della torre è rivestita da pannelli in alluminio verniciato a polvere sui quali si aprono 850 piccole finestre. Sugli stipiti delle finestre sono collocate delle luci a LED che riproducono una superficie pixelata così da rievocare il tema della fotografia e della stampa digitale, core business di Durst.
Il piano terra della nuova sede è stato concepito come uno spazio aperto che ospita il nuovo ingresso con il foyer, la zona bar, i servizi, i laboratori, lo spazio showroom e l’Innovation Centre. Dall’atrio, una scala in acciaio conduce al primo e al secondo piano dove si trovano uffici di varie dimensioni progettati in maniera flessibile con spazi per riunioni informali, una cucina e zone relax che affacciano sul giardino pensile situato tra il nuovo edificio e la sede storica, collegati tra loro da una passerella.
Al terzo e al quarto piano della torre ci sono gli uffici direzionali, mentre il quinto piano è destinato agli eventi. Non manca l’attenzione al benessere dei dipendenti, ai quali è dedicata la palestra.
PAVIMENTI CEMENTIZI REALIZZATI CON MAPEI
I progettisti hanno optato per spazi essenziali e “puliti”, scelta che è stata mantenuta anche quando si è trattato di scegliere i materiali per realizzare i rivestimenti degli uffici. Committenza e progettisti hanno inoltre privilegiato prodotti che presentassero caratteristiche ecocompatibili e di alta qualità, a garanzia di una buona durabilità nel tempo. Basandosi sulle linee progettuali indicate, l’Assistenza Tecnica Mapei ha proposto il sistema ULTRATOP LOFT, una serie di prodotti per realizzare pavimentazioni e rivestimenti cementizi a basso spessore per ambienti civili, resistenti all’abrasione, esteticamente piacevoli e con un marcato effetto materico.
Inizialmente il massetto (500 m2), realizzato in sabbia e cemento, è stato primerizzato con PRIMER SN, appretto bicomponente a base di resine epossidiche. Durante l’applicazione del primer, la superficie è stata spolverata a rifiuto con QUARZO 0,5. A indurimento avvenuto è stato aspirato il quarzo in eccesso; successivamente la superficie è stata carteggiata, pulita e trattata con una seconda mano di PRIMER SN e con un successivo spolvero di QUARZO 0,5, sempre a rifiuto. Dopo la rimozione del quarzo in eccesso, la superficie è stata nuovamente carteggiata e pulita. A questo punto è iniziata l’applicazione, con spatola metallica liscia, di una prima mano della pasta cementizia spatolabile monocomponente a grana grossa ULTRATOP LOFT F, con cui è possibile realizzare pavimentazioni dall’effetto materico e decorativo, resistenti all’abrasione e adatte ad ambienti sottoposti a intenso traffico pedonale. La sua consistenza, il limitato spessore applicativo e la possibilità di essere combinata con svariate gamme cromatiche offrono al progettista un’ampia scelta creativa nella realizzazione dei rivestimenti. Il prodotto è stato pigmentato con le paste coloranti ULTRATOP COLOR PASTE. La superficie asciutta è stata carteggiata con carta vetrata a grana fine per renderla liscia ed eliminare eventuali eccessi di prodotto. È stato poi steso il promotore di adesione acrilico monocomponente PRIMER LT, diluito con acqua nel rapporto di 1:1 in peso ed è stata applicata una seconda mano di ULTRATOP LOFT F, sempre pigmentato con
ULTRATOP COLOR PASTE.
Nuovamente carteggiata, la superficie è stata trattata con ULTRATOP BASE COAT, formulato acrilico monocomponente con funzione di regolatore dell’assorbimento. L’applicazione del prodotto è stata fatta a rullo.
Per quanto riguarda il prodotto di finiitura, è stato suggerito l’utilizzo di due mani di formulato poliuretanico idrodisperso, opaco, MAPEFLOOR FINISH 58 W, che non modifica, se non in modo impercettibile, l’aspetto cromatico della superficie trattata - tale caratteristica era infatti stata richiesta dalla committenza - e ne migliora la resistenza all’abrasione.
POSA DI CERAMICA, FUGHE, SIGILLANTI E MOQUETTE
Nei bagni, negli uffici e all’ingresso le piastrelle in ceramica sono state posate con l’adesivo cementizio a scivolamento verticale nullo e tecnologia Low Dust KERAFLEX MAXI S1 ZERO, a bassissima emissione di sostanze organiche volatili.
Per la stuccatura delle fughe è stato scelto KERAPOXY CQ, stucco a base epossidica per garantire massima igiene e alta resistenza chimica, e per i giunti il cordoncino MAPEFOAM e il sigillante elastico MAPESIL AC.
Negli uffici la moquette è stata posata con ULTRABOND TX57, adesivo ad alta e rapida presa iniziale per la posa di pavimenti tessili e linoleum.