Quella vitalità contagiosa che trascinava la squadra
Pubblichiamo il testo che è stato letto da una stretta collaboratrice di Adriana Spazzoli, a nome di tutto l'ufficio marketing, in occasione del suo funerale, che si è tenuto il 25 novembre 2019 presso la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano.
“Buongiorno Ragazze” con questa frase e il ticchettio inconfondibile dei suoi passi cominciava la nostra giornata. E ogni giornata era una sorpresa: non sapevi mai come sarebbe stata e cosa ti aspettasse.
Tutto era possibile.
La sua elettricità si diffondeva immediatamente su tutto il piano spingendo ognuno di noi a essere sempre pronto a realizzare ogni suo progetto.
Lavorare con lei è sempre stata una sfida, a volte complessa, ma comunque stimolante perché ogni richiesta, per quanto impossibile, era comunque da portare avanti.
L’entusiasmo e la passione che metteva in ogni progetto erano contagiosi; pur essendo talvolta dura e critica, riusciva tuttavia a farci amare il nostro lavoro, a spingerci a raggiungere sempre l’obiettivo perché questo era quello che voleva: ottenere il massimo in ogni progetto per essere sempre un passo avanti, cosa che a lei riusciva senza sforzi.
Era sempre pronta a difenderci davanti agli altri, pur non potendo evitare il rimprovero quando eravamo tra di noi.
Ma in fondo noi lo sapevamo che ci voleva bene.
In tantissime occasioni ci ha dimostrato la sua comprensione di fronte ai nostri problemi personali, facendoci sentire la sua vicinanza e aiutandoci concretamente.
Sempre pronta a insegnarci qualcosa, “ci aveva preparato bene” diceva, era la prima a mettersi completamente in gioco senza risparmiarsi e senza tirarsi indietro neanche di fronte ai lavori più operativi armandosi di “matita, gomma e forbici” per creare l’impaginato di un depliant o di un articolo di Realtà Mapei, per “fare” i posti della Scala, i tavoli del Mapei Day o di Misano.
Il suo intuito e la sua ampia visione erano indiscutibili; quante volte, a fronte di alcune sue affermazioni, il nostro pensiero è stato "caspita, perché non ci sono arrivato anch'io!"... riusciva sempre a stupirci e grazie a questa sua dote straordinaria è riuscita a realizzare progetti e a organizzare eventi che resteranno nella memoria. Ci ha insegnato a credere sempre in quello che facciamo, a non fermarci davanti agli ostacoli, a non mollare mai neanche nelle situazioni più difficili.
Sarebbero tantissimi gli aneddoti che potremmo raccontare, ma ognuno di noi li conserva preziosi dentro di sé perché ciascuno nasconde una lezione di straordinaria forza, di estremo coraggio, di entusiasmo e vitalità coinvolgenti.
La sua eccezionale capacità di guardare oltre, superando i limiti della realtà, non sarà mai dimenticata e continuerà a essere fonte di ispirazione.
Ci mancherà tanto, tantissimo Dottoressa, ma siamo sicuri che continuerà a seguirci con amore e un pizzico d’orgoglio.
Le sue ragazze e i suoi ragazzi del Marketing