Progetti
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30/12/2024
Riqualificazione del sito e del museo archeologico di Ragusa
Interventi all'interno del parco e nuovi allestimenti negli spazi espositivi. Forniti rivestimenti cementizi e pavimentazioni
Il Museo e Parco Archeologico di Kamarina, a Scoglitti, in Sicilia, è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione che ha visto l'impiego del sistema ULTRATOP LOFT di Mapei per pavimenti e rivestimenti cementizi dall'effetto minimale e materico. Questo progetto di ristrutturazione migliora la capacità del museo di esporre gli antichi reperti in un ambiente moderno e funzionale.
I resti della città di Kamarina, costruita nel VI secolo a.C. su un promontorio a strapiombo sul mare dai greci di Siracusa, sono visitabili nel parco archeologico omonimo. Qui si trova anche il Museo Archeologico che ospita reperti di grande valore. Kamarina fu un'importante colonia di Siracusa alla foce del fiume Ippari, nell’attuale provincia di Ragusa. Di questa antica città, distrutta e riedificata più volte prima dai Cartaginesi nel 339 a.C., poi dai Romani nel 258 a.C. e ancora gli arabi nell’827 d.C., oggi non rimangono che rovine e reperti archeologici, principalmente sul colle Cammarana. I reperti degli scavi sono custoditi nel Museo Archeologico di Kamarina, una masseria di fine ‘800 dalla struttura tipica della costiera iblea. I manufatti esposti sono di grande importanza archeologica e testimoniano la vita economica, commerciale e sociale dell’antica città. Nel museo, una sezione importante è dedicata ai ritrovamenti subacquei che mostrano come la rotta delle navi in quel tratto di mare fosse battuta da violente raffiche di Libeccio, che causavano naufragi. In quest’area infatti transitavano navi dirette in Grecia, sul Delta del Nilo, a Roma o in Asia Minore.
Kamarina era un'importante colonia dell'antica Siracusa situata alla foce del fiume Ippari, nell'attuale provincia di Ragusa. Tutto ciò che rimane oggi della città è conservato nel Museo Archeologico di Kamarina.
Una nuova vita per il Museo
Chiuso nell’ottobre del 2018, il Museo Archeologico è stato riaperto nel 2022 con un nuovo allestimento. Anche il parco archeologico è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione: è stata riorganizzata tutta l’area – con la creazione di nuovi percorsi che vanno dal Museo fino all’Agorà –, sono stati installati nuovi sistemi di illuminazione e video sorveglianza, è stata sistemata a verde l’aria adiacente al museo ed è stata installata una nuova cartellonistica esterna.
Per questo intervento Mapei ha fornito i prodotti per la rasatura delle pareti in cartongesso all’interno del percorso espositivo e per la realizzazione dei rivestimenti e delle pavimentazioni. Per gli spazi espositivi i progettisti hanno scelto un concept essenziale e minimalista utilizzando il sistema ULTRATOP LOFT, che permette di realizzare pavimenti e rivestimenti a spessore ridotto, con una notevole resistenza all’abrasione e un’elevata matericità. Ideale per ambienti civili, garantisce superfici funzionali, resistenti e dal grande impatto estetico.
Sul supporto in cartongesso è stata applicata la malta cementizia tissotropica, a indurimento rapido ULTRATOP SCREED, per la regolarizzazione di superfici fino a 20 mm di spessore. Nello strato di malta ancora fresco è stata inserita la rete in fibra di vetro MAPENET 150.
Per questo intervento Mapei ha fornito i prodotti per la rasatura delle pareti in cartongesso all’interno del percorso espositivo e per la realizzazione dei rivestimenti e delle pavimentazioni. Per gli spazi espositivi i progettisti hanno scelto un concept essenziale e minimalista utilizzando il sistema ULTRATOP LOFT, che permette di realizzare pavimenti e rivestimenti a spessore ridotto, con una notevole resistenza all’abrasione e un’elevata matericità. Ideale per ambienti civili, garantisce superfici funzionali, resistenti e dal grande impatto estetico.
Sul supporto in cartongesso è stata applicata la malta cementizia tissotropica, a indurimento rapido ULTRATOP SCREED, per la regolarizzazione di superfici fino a 20 mm di spessore. Nello strato di malta ancora fresco è stata inserita la rete in fibra di vetro MAPENET 150.
Nelle aree espositive, il sistema ULTRATOP LOFT ha permesso di realizzare pavimenti e rivestimenti a basso spessore, con un'eccellente resistenza all'abrasione e un effetto strutturato.
L’intervento è proseguito con l’applicazione, mediante spatola metallica piana, di una prima mano di pasta cementizia spatolabile a grana grossa ULTRATOP LOFT F. La superficie asciutta è stata carteggiata con carta vetrata a grana fine per renderla liscia e appianare eventuali eccessi di prodotto. Sono seguiti la stesura del promotore di adesione acrilico monocomponente PRIMER LT, diluito con acqua, in ragione di 1:1 in peso, e l’applicazione di una seconda mano di ULTRATOP LOFT F. Entrambe le mani, realizzate con i formulati cementizi, sono state pigmentate con ULTRATOP EASYCOLOR.
Anche per i pavimenti (700 m2 ) è stato scelto il sistema ULTRATOP LOFT. Dopo la preparazione meccanica del pavimento esistente realizzato in piastrelle, è stato applicato PRIMER SN, primer bicomponente fillerizzato a base di resine epossidiche all’interno del quale è stata inserita la rete in fibra di vetro, alcali resistente, MAPENET 150. La superficie è stata poi spolverata a rifiuto con QUARZO 0,5.
Anche per i pavimenti (700 m2 ) è stato scelto il sistema ULTRATOP LOFT. Dopo la preparazione meccanica del pavimento esistente realizzato in piastrelle, è stato applicato PRIMER SN, primer bicomponente fillerizzato a base di resine epossidiche all’interno del quale è stata inserita la rete in fibra di vetro, alcali resistente, MAPENET 150. La superficie è stata poi spolverata a rifiuto con QUARZO 0,5.
Dopo la rimozione del quarzo in eccesso e l’aspirazione dei residui e della polvere, è seguita l’applicazione della pasta cementizia spatolabile a grana grossa ULTRATOP LOFT F, sempre pigmentata con ULTRATOP EASYCOLOR. Dopo 6 ore il prodotto indurito è stato carteggiato e dopo l’aspirazione della polvere prodotta è stata applicato PRIMER LT, diluito con acqua nel rapporto di 1:1 in peso. Successivamente, dopo l’asciugamento del primer, è stata applicata l’ultima mano con a pasta cementizia a grana fine ULTRATOP LOFT W.
Nuovamente carteggiata e aspirata dalla polvere, la superficie è stata protetta con l’applicazione, a rullo, di ULTRATOP BASE COAT, formulato acrilico monocomponente con la funzione di primer turapori e regolatore dell’assorbimento. Per quanto riguarda il prodotto di finitura, la committenza aveva espresso il desiderio di mantenere inalterata la tonalità della pavimentazione e di avere un effetto opaco e naturale. Per questa ragione è stato suggerito l’utilizzo di due mani di finitura poliuretanica MAPEFLOOR FINISH 58 W, che non modifica l’aspetto cromatico della superficie trattata, è opaca e allo stesso tempo migliora ulteriormente le caratteristiche di resistenza all’abrasione del sistema.
Al fine di facilitare le operazioni di manutenzione dopo il trattamento di finitura è stata infine applicata la cera metallizzata MAPELUX OPACA, ideale su pavimenti realizzati con ULTRATOP LOFT.
Nuovamente carteggiata e aspirata dalla polvere, la superficie è stata protetta con l’applicazione, a rullo, di ULTRATOP BASE COAT, formulato acrilico monocomponente con la funzione di primer turapori e regolatore dell’assorbimento. Per quanto riguarda il prodotto di finitura, la committenza aveva espresso il desiderio di mantenere inalterata la tonalità della pavimentazione e di avere un effetto opaco e naturale. Per questa ragione è stato suggerito l’utilizzo di due mani di finitura poliuretanica MAPEFLOOR FINISH 58 W, che non modifica l’aspetto cromatico della superficie trattata, è opaca e allo stesso tempo migliora ulteriormente le caratteristiche di resistenza all’abrasione del sistema.
Al fine di facilitare le operazioni di manutenzione dopo il trattamento di finitura è stata infine applicata la cera metallizzata MAPELUX OPACA, ideale su pavimenti realizzati con ULTRATOP LOFT.
Mapei ha fornito le soluzioni per la rasatura (ULTRATOP SCREED) delle pareti in cartongesso del percorso di visita che attraversa l'area espositiva e per il rivestimento dei nuovi pavimenti e pareti (ULTRATOP LOFT SYSTEM).
I dati del cantiere
Museo Regionale Archeologico di Kamarina, Scoglitti (Ragusa)
Periodo di intervento: 2019
Intervento Mapei: fornitura di prodotti per la rasatura e finitura del cartongesso e per la realizzazione dei rivestimenti e dei pavimenti
Progettista: Studio Bianchetti Architettura
Committente: Regione Sicilia, Soprintendenza dei Beni culturali di Ragusa
Direttore lavori: arch. Domenico Buzzone
Impresa esecutrice: Massari Costruzioni e Restauro srl, Chessari Salvatore, Dario Fornaro, Daniele Cascone
Rivenditore Mapei: Edilceramica di Bonifacio & Cilia
Coordinamento Mapei: Rocco Briglia e Assistenza Tecnica Mapei (Mapei SpA)
Foto: Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Parco Archeologico di Kamarina e di Cava d’Ispica – Ragusa