Ricerca & Sostenibilità / 25/10/2023

Scarti del calcestruzzo: la lezione europea per il Giappone

Parla il Professor Takafumi Noguchi dell'Università di Tokyo: l’utilizzo di aggregati riciclati è ancora poco diffuso

Intervistato

Takafumi Noguchi

Professore, Dipartimento di Architettura, Università di Tokyo

Qual è il livello di sensibilità e consapevolezza in Giappone relativamente all'impatto ambientale del calcestruzzo reso?

So bene che in Europa è pratica comune scaricare a terra il calcestruzzo reso, lasciare che si indurisca, romperlo ed utilizzare gli aggregati riciclati per formulare nuovo calcestruzzo.

Succede anche in Giappone, ma la maggior parte dei produttori di calcestruzzo giapponesi è refrattaria ad usare questo tipo di aggregati per formulare nuovo calcestruzzo anche se esiste una normativa nazionale che lo permette. Solo una piccola quantità di aggregati di riciclati (probabilmente meno dell'1%) viene utilizzata per produrre nuovo calcestruzzo. Il loro uso, quindi, è permesso ma di fatto è scoraggiato: ciò indica che la consapevolezza dell'impatto ambientale del calcestruzzo reso e dei vantaggi derivanti dall’utilizzo degli aggregati riciclati non è ancora abbastanza consolidata per incoraggiare un uso più ampio di questi materiali nel nostro Paese.

"La consapevolezza dell'impatto ambientale del calcestruzzo reso e dei vantaggi derivanti dall’utilizzo degli aggregati riciclati non è ancora abbastanza consolidata per incoraggiare un uso più ampio di questi materiali in Giappone"

Secondo Lei qual è il fattore più importante per incoraggiare l'uso degli aggregati riciclati nella formulazione di nuovo calcestruzzo?

Chiaramente le normative e gli incentivi governativi sono molto importanti nel raggiungimento di questo obiettivo ma non sono i soli fattori che contano. So che in Europa, in ottemperanza ai regolamenti europei come la norma EN 206, è permesso un utilizzo fino al 5% di aggregati di recupero dal calcestruzzo reso, senza ulteriori limitazioni. In Giappone abbiamo un regolamento simile che ci permette di usare questi aggregati, ma è obbligatorio lavarli: non è non è permesso il loro utilizzo a secco.

Stiamo perciò lavorando ad un nuovo regolamento che ci permetterà di utilizzare anche il sistema a secco per ottenere aggregati granulari con questi additivi. Nonostante ciò, in Giappone l'uso degli aggregati riciclati per la produzione di nuovo calcestruzzo rimane limitato.

"Stiamo lavorando ad un nuovo regolamento che ci permetterà di utilizzare il sistema di riciclaggio a secco per ottenere aggregati granulari dal calcestruzzo reso"

Anche se il governo giapponese incentiva l'uso di materiali riciclati rispetto a quello degli aggregati naturali frantumati per la formulazione del calcestruzzo utilizzato per opere pubbliche, molti produttori di calcestruzzo e imprese di costruzione non prediligono questi materiali. Questo è anche dovuto al fatto che, nella maggior parte dei casi, la demolizione delle strutture avviene per lo più nelle città, mentre la costruzione di nuove opere e strade avviene soprattutto in campagna: c'è quindi una certa distanza tra i luoghi in cui viene processato il calcestruzzo reso e i luoghi in cui viene prodotto il nuovo calcestruzzo. Ciò crea la necessità di trasportare il materiale con conseguente incremento dei costi e degli impatti ambientali.

Anche la qualità è un aspetto molto importante: dobbiamo essere sicuri che l'utilizzo di aggregati riciclati permetta alla formula finale del calcestruzzo di mantenere le sue proprietà, sia allo stato fresco che allo stato indurito. Questo è il motivo per cui guardiamo con grande interesse a nuovi prodotti e soluzioni sviluppati da Mapei e siamo ben intenzionati a lavorare insieme a Mapei in questo ambito.

"Guardiamo con grande interesse a nuovi prodotti e soluzioni sviluppati da Mapei per trattare e riciclare il calcestruzzo reso mantenendone elevate le prestazioni e la qualità"

Il Prof. Takafumi Noguchi (Università di Tokyo) visita la sede e i Laboratori di Ricerca & Sviluppo Mapei

TAKAFUMI NOGUCHI

Takafumi Noguchi è attualmente Professore presso l'Università di Tokyo, Dipartimento di Architettura.

Ricopre numerosi incarichi di prestigio nel settore (Vicepresidente dell'Architectural Institute of Japan, Direttore Generale della Ready-mixed & Returned Concrete Solution Association, Presidente dell'ISO/TC71/SC8) ed è stato insignito di numerosi premi prestigiosi (Excellence Award in Concrete Construction dell'ACI nel 2017, Awards for Outstanding Concrete Structures in Building Category del fib nel 2018, Technology Award del Japan Concrete Institute nel 2021). I suoi principali campi di ricerca comprendono il riciclaggio e la sostenibilità del calcestruzzo, la valutazione delle prestazioni e la conservazione delle opere storiche in calcestruzzo e la progettazione degli interventi di recupero delle strutture in calcestruzzo.